Mitilini Mauro carabiniere - a-carabinierieroi

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Mitilini Mauro carabiniere

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MAURO MITILINI CARABINIERE nato a Casoria (NA) il 16 settembre 1969 ucciso a Bologna il 4 gennaio 1991



Medaglia  d'oro al valor Civile alla Memoria
vai a strage del Pilastro

con la seguente motivazione
"COMPONENTE DELLA PATTUGLIA AUTOMONTATA, MENTRE ESEGUIVA, UNITAMENTE AD ALTRI DUE PARI GRADO, PREDISPOSTO SERVIZIO NOTTURNO DI VIGILANZA, VENIVA PRODITORIAMENTE FATTO SEGNO AD IMPROVVISA
AZIONE DI FUOCO DA PARTE DI TRE MALVIVENTI. BENCHE’ COLPITO IN PIU’ PARTI VITALI REAGIVA CON L’ARMA IN DOTAZIONE MA, ORMAI PRIVO DI FORZE, SI ACCASCIAVA AL SUOLO, IMMOLANDO COSI’ LA SUA GIOVANE ESISTENZA. NOBILE ESEMPIO DI VIRTU’ MILITARI PORTATE ALL’ESTREMO SACRIFICIO"
BOLOGNA 4 GENNAIO 1991
Carabiniere M.O.V.C. "alla memoria", nato a Casoria (NA) il 16 settembre 1969.

Arruolatosi nell'Arma dei Carabinieri in data 14 febbraio 1990. Dopo aver svolto il previsto corso d'istruzione presso la Scuola Allievi Carabinieri di Campobasso, venne promosso Carabiniere il successivo 18 agosto e destinato, in data 5 ottobre 1990, alla Stazione Carabinieri di Bologna Porta Lame dove prestò servizio fino al tragico 4 gennaio 1991, giorno in cui compì l'atto di valore a seguito del quale gli venne concessa la Medaglia d'Oro al Valor Civile "alla memoria" con la seguente motivazione:"Componente di pattuglia in servizio notturno di vigilanza insieme ad altri due pari grado, veniva proditoriamente fatto segno ad improvvisa azione di fuoco da parte di tre malviventi e, nonostante le ferite mortali, reagiva con l'arma in dotazione prima di accasciarsi al suolo esanime. Nobile esempio di altissimo senso del dovere e non comune ardimento portati fino all'estremo sacrificio". Bologna, 4 gennaio 1991.

Alla sua memoria è intitolata, dal 16 marzo 2010, la Caserma sede del Comando Stazione Carabinieri di Crespellano (BO).
Il 4 gennaio 1991 la banda della Uno Bianca uccide i carabinieri Otello Stefanini, Andrea Moneta e Mauro Mitilini. Sono tre delle 24 vittime e degli oltre 100 feriti causati dal gruppo di criminali tra il 1987 e il 1994.  
E' il quattro  Gennaio 1991. Mancano pochi minuti alle ventidue.
Una nebbia fittissima ed umida avvolge il Pilastro, quartiere periferico di Bologna. Una pattuglia dell'Arma composta da tre carabinieri, Otello Stefanini, Mauro Mitilini, e Andrea Moneta tutti sui vent'anni  sta percorrendo le strade a bordo di una Fiat Uno.E' un servizio di perlustrazione e di controllo del territorio. Infatti pochi mesi prima  si era verificato un gravissimo fatto di cronaca. Ignoti malintenzionati avevano cercato di dare fuoco ad una struttura scolastica abbandonata, utilizzata da tempo come ricovero di fortuna  per 300 extracomunitari.
Ma quella notte al Pilastro, e ciò sarà appurato nel corso delle indagini passano quelli della Uno Bianca, diretti a San Lazzaro. Sono in cerca di un'auto da rubare. I Carabinieri continuano il loro servizio, ed  in via Casini, sorpassano l'auto del delinquenti. E' un fatto causale.Ma la banda da  subito, sospetta che i tre carabinieri stessero prendendo la targa della loro auto che risultava rubata, Per questo decidono di passare all'azione, aggiungendo al proprio curriculum criminale un'ignobile strage. Si affiancano all'auto dei Carabinieri e dal finestrino Roberto Savi esplode una raffica di colpi. Otello Stefanini, è il carabiniere che guida l'auto,nonostante le gravi ferite ugualmente accelera cercando di fuggire. Ma  i colpi ricevute sono troppo gravi, per cui  perde il controllo della macchina che va a sbattere contro alcuni  cassonetti dell'immondizia. Dalla famigerata Uno Bianca scendono due uomini e cominciano a crivellare di colpi la Uno dei Carabinieri. All'incirca trenta colpi vengono esplosi in pochi secondi, i banditi sono ex poliziotti, dotati di armi da guerra, razziate in armerie. E spesso si esercitano prima di compiere le loro terribili e sanguinarie scorribande criminali. Mitilini e Moneta, nonostante la giovane età, e la sorpresa di quello che si rivelò come un vero e proprio agguato,  scendono dall'auto sparando. Riescono anche a ferire Fabio Savi.Ma vengono sopraffatti dal fuoco nemico.A questo punto gli uomini della Uno Bianca avvicinatasi ai   tre carabinieri ormai a terra, con vigliacca ferocia, li ammazzano con un  colpo alla nuca.Rubano l'ordine di servizio che i militari custodiscono in auto, e  scompaiono nella nebbia, che avvolge fitta il Quartiere del Pilastro. Questa è la terribile cronaca di quella maledetta notte.

    

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