Nasce Siracusa - Storia

Antonio Randazzo da Siracusa con amore
Storia araldica monete
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Nasce Siracusa

Tratto da Siracusa 27 secoli di storia di Carlo Morrone
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Nasce Siracusa
Nel 734, proveniente da Corinto, Archia raggiunse le coste orientali della Sicilia. Facevano parte della "comitiva" la nobile famiglia degli Jamidi, il poeta Eumelo, un profeta di Olimpia, artisti e architetti oltre ad un centinaio di amici e soldati.
Sbarcati, probabilmente nei pressi della foce del fiume Anapo, i Dori spinsero verso le montagne gli abitanti dell'isoletta di Ortigia e di alcuni villaggi di Siculi che si trovavano nelle zone del Plemmirio e del Cozzo Pantano.
Le tribù indigene furono costrette ad arretrare fin sulle alture della valle dell'Anapo. Secondo Tucidide, la stessa sorte toccò ai Fenici ma di questo po¬polo non si è trovata traccia; evidentemente si trattava di piccole comunità commerciali che abitavano l'isoletta di Ortigia per pochi mesi l'anno, senza quindi stanziamenti fissi. Il Beloch ha escluso categoricamente la presenza di Fenici nella Sicilia orientale in tempi preellenici e sostiene che quelli che Tucidide chia-ma "Fenici" altri non erano che viaggiatori e commercianti Egeo-Micenei.
Il nome Siracusa viene fatto derivare dal dialetto fenicio: sur (scoglio) e acco (caldo), ma i più sono propensi ad accettare la teoria di Stefano Bisanzio, secondo la quale il nome deriva da Syraco, come si chiamava la palude non molto distante da Ortigia, nei pressi dei "Pantanelli".
Oltre alle case e agli edifici pubblici, i Corinzi innalzarono, come consuetudine, numerosi templi: sull'Acropoli (la odierna piazza Duomo) sorse l’Athenaion; nei pressi del porto piccolo, l'Artemision; sulla collinetta che domina la foce dell' Anapo sorse l’Olimpeion (la zona oggi nota come "Due colonne"); all'imboccatura del porto grande, dove è oggi il castello Maniace, sorse il tempio dedicato a Era (Heraion) e, proprio di fronte (al "Plemmirio"), quello dedicato ad Eracle (Eracleion).
Originariamente Siracusa si governò a "repubblica aristocratica", amministrata cioè dai cittadini più colti e nobili, a simiglianza della città madre; ma lentamente divenne una "repubblica timocratica"; presero cioè il sopravvento i ricchi proprietari terrieri: i Gamori o Ottimati.



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