Merico comandante siculo-spagnolo
Romani
Merico, comandante Siculo Spagnolo del contintente dei Mercenari.
Merico, comandante Siculo Spagnolo, secondo gli storici, durante l'assedio Romano di Siracusa, era stato designato, quale comandante dei Mercenari, di difendere le mura e le torri di Ponente della costa del porto Grande.
Tradendo, fece entrare nottetempo i Legionari romani di Marcello che assediavano la città da quasi 3 anni, dall'antica porta di Aretusa, provocando la caduta definitiva della città.
Lo storico romano Tito Livio, (123), scrive, ricordato il premio cinquanta jugeri, (124), di terreno posto nell'agro si racusano, che il senato donò a Merico (Mericus Hispanus) per aver fatto introdurre, con il tradimento, le truppe di Marcello in Ortigia, decretando così "l'ora della caduta della gran capitale della Sicilia Greca" «Merico urbs agerque in Sicilia ex iis a populo romano defecissent jussa dari, id M. Cornelio mandatum ut ubi ei videretur, urbem agrumque eis assignaret. In eodem agro Belligeni, per quam illectus ad transitionem Mericus erat CCCC jugera agri decreta».
Si sconosce l'esatta ubicazione del sito indicato, agro Belligeni, ma sappiamo che nell'agro di Melilli, esiste un'estesa area agricola coltivata già in epoca greca, qui meglio specificata.
Mappa disegno territorio di Biggemi-Melilli