Decreto decadenza regno Sicilia - Storia

Antonio Randazzo da Siracusa con amore
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Decreto decadenza regno Sicilia

Borboni
DECRETO DI DECADENZA DEI BORBONI DAL TRONO DI SICILIA, emanato dal Parlamento Siciliano il 13 aprile 1848 in seguito al ripristino del Regno di Sicilia, e commenteremo il PROCLAMA che spiega le ragioni della decadenza della dinastia borbonica.

 
 
Commenteremo solamente la prima parte del Proclama (le parti sottolineate) e in un prossimo articolo tutti gli altri contenuti (gli eccessi della polizia borbonica, la legge sulla promiscuità degli impieghi, il colera, il contributo economico fissato dal Parlamento Siciliano riportato nella Legge Fondamentale del Regno delle Due Sicilie, l'accentramento di tutte le risorse finanziare sulla città di Napoli e sulla Terra di Lavoro, la Federazione Italiana di Stati Indipendenti, ecc.)
 
1) Perché nel Proclama la dinastia borbonica viene definita "spergiura" e si legge spesso il termine "frode" ?
 
Perché il "Regno delle Due Sicilie" fu esattamente questo: una frode architettata a Napoli e non a Vienna affinché il Regno di Napoli potesse annettersi il Regno di Sicilia.
 
Il Congresso di Vienna, come abbiamo già spiegato precedentemente, non creò nessun "Regno delle Due Sicilie" né tantomeno si riviene nel testo del Trattato alcuna indicazione di soppressione del Regno di Sicilia, del suo Parlamento e della sua Costituzione.
 
Ad ulteriore conferma di ciò basti ricordare che il Regno di Sicilia le aveva vinte le Guerre Napoleoniche (a differenza del Regno di Napoli) e che non era stata colpita da alcun moto rivoluzionario (a differenza del Regno di Napoli).
 
Sicché fu gran paradosso che un regno sconfitto potesse decidere le sorti di un Regno vincitore.
 
Per questo nel Proclama si parla di manomissione dei diritti della Sicilia, di violenza e di frode.
 
2) I Borbone di Napoli sono doppiamente spergiuri.
 
Essi infatti non solo infrangono l'antica costituzione feudale del Regno di Sicilia ma calpestano il nuovo e moderno testo costituzionale che il Regno di Sicilia si era dato nel 1812.
 
La Costituzione del 1812 vietava espressamente e senza alcuna ombra di dubbio non solo la disposizione per trattato internazionale del Regno di Sicilia ma soprattutto vietava l'unione tra Sicilia e Napoli.
 
I Borbone di Napoli, in un delirio che potremmo definire rivoluzionario, cancellano uno dei Regni più antichi d'Europa e della Cristianità assieme ad una tradizione parlamentare che aveva sette secoli di storia.
 
3) La dinastia borbonica viene altresì considerata decaduta in quanto Ferdinando di Borbone (III) aveva ereditato il Regno di Sicilia, sicché quando decise di creare, in maniera assolutamente arbitraria e illegittima, il Regno delle Due Sicilie, fu egli stesso a distruggere ogni diritto dinastico del suo Casato sul Regno di Sicilia.
 
4) Il Regno di Sicilia fin dal tempo della sua fondazione, in virtù del suo Parlamento, si è retto tramite un Governo Monarchico Temperato a Forma Rappresentativa, divenuto modernamente parlamentare con la Costituzione del 1812.
 
Il Regno delle Due Sicilie è al contrario una Monarchia Assoluta, la quale non è mai esistita in Sicilia.
 
5) Nel proclama si contesta anche il favoleggiamento napoletano di aver ripristinato l'antico regno normanno svevo di Sicilia.
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DECRETO DI DECADENZA DEI BORBONI DAL TRONO DI SICILIA



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