Colonizzazioni siracusane - Storia

Antonio Randazzo da Siracusa con amore
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Colonizzazioni siracusane

La colonizzazione siracusana nell’VIII – VI e nel IV sec. a.C..
Alcune ipotesi per un modello insediativo. a cura di Pietro Piazza
Ricorre nel 2017 il 2750esimo anniversario della fondazione della città di Siracusa, per questo motivo, chi scrive, in questo articolo non porrà l’accento, come consuetudine, sulla fondazione della città e le sue implicazioni storico – urbanistiche bensì l’oggetto di questo breve contributo, sarà invece Siracusa come metropoli e su alcune peculiarità insediative delle sue fondazioni coloniali, in particolare di quelle fondate nel momento in cui la potente πόλις dorica si espanse nella cuspide sud – orientale della Sicilia tra la fine dell’VIII e il VI sec.a.C., e nel IV sec. a.C., quando con rinnovato spirito espansionistico, Dionisio il Vecchio estese il controllo siracusano su alcune aree ritenute strategiche come il Basso Tirreno (dove viene fondata Tyndaris) e nel Mare Adriatico (Ancòn, Issa, Pharos e altre).
la presente trattazione inizierà con un’elencazione e una descrizione dei principali siti oggetto dello studio, basata soprattutto sul materiale bibliografico; questa sarà propedeutica e illustrativa ai fini delle conclusioni su cui, lo scrivente, intende basare le propria ipotesi e cioè che nelle scelte insediative i coloni siracusani seguirono un modello topografico, che in parte riprende la madrepatria, e in parte le necessità strategico – militari, soprattutto durante la penetrazione nell’acrocoro ibleo.



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