Raffa Paola - Mostre Galleria Roma Siracusa

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Raffa Paola

MOSTRE 2004
Dal 4 al 14 Settembre 2004
"SPAZIO VISIONARIO"
fotografie di Paola Raffa

Lo Spazio visionario  delle opere di Paola Raffa è costituito da immagini legate ad un mondo “Altro” lontano dal reale, più celebrale…
Immagini legate ad uno spazio parallelo, mentale, dove non esiste un tempo che regola le cose ,dove non esistono né risposte  né domande: un mondo “Interno” ed “Interiore” Quello della Raffa è il mondo della continua ricerca dell’Essere in perenne conflitto con se stesso e con ciò che quotidianamente lo circonda e lo annulla. Questo mondo è quello di Spazio senza tempo (2002).
Le immagini inquietanti, che precedentemente hanno riscosso parecchio consenso da parte del pubblico e della stampa, vengono oggi soppiantate da una nuova serie di immagini realizzate dall’artista, quelle che amo chiamare le “Immagini da sogno di Paola”.
Questa nuova serie di immagini sono si delle immagini mentali, ma al contrario delle precedenti opere dell’artista sono più reali. I corpi dei soggetti raffigurati, i loro movimenti armoniosi, catturati in frames davvero emozionali, danno una svolta nella carriera artistica della Raffa.

Legate sempre alla natura interiore e impercettibile della coscienza umana le nuove produzioni dell’artista sono più libere; gli spazi che circondano i soggetti raffigurati non sono più tetri ed inquieti.
Ed è proprio questo ciò che affascina della produzione artistica della Raffa trasformare in fotografie “reali” le sue immagini mentali che sono  legate al mutare delle cose, al loro trasformarsi, ai passaggi. Dove non esisteva luogo oggi c’è uno “SPAZIO” che è vissuto si da immagini mentali ma è vissuto; non più l’orizzonte infinito di Spazio senza tempo ma l’armoniosa presenza dei gesti della ballerina in Riflesso libero. La “forza interiore” degli Adoni sfocia in forza reale, data dai muscoli in primo piano.
Le immagini della Raffa hanno sconfinato…. come, speriamo al più presto le nostre menti, regolate troppo spesso, purtroppo, dai ritmi frenetici della vita.

Santino Russo


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