Fiume Salvatore
MOSTRE 2006
Venti anni fa il Maestro volle donare alla città di Siracusa una importante opera appositamente realizzata, una Venere distesa in un splendida cornice di classicità che rappresenta emblematicamente la fonte di ispirazione e meditazione e richiama idealmente a concetti di indugio, di tranquillità, di analisi della conoscenza, di dolcezza e qualità della vita.
Come venti anni fa, nell'anno dedicato al Grand Tour, all'Epopea della famiglia Florio ed all'impronta da essa data ad un secolo di storia siciliana, Siracusa e la Sicilia trovano in questa mostra motivo di orgoglio e di riflessione, oggi con una motivazione più forte in quanto la realizzazione del distretto turistico-culturale del Sud Est, e la recente iscrizione da parte dell'UNESCO di Siracusa e Pantalica e delle città tardo barocche del Val di Noto nella World Heritage List, legano la Comiso di Fiume alla Siracusa di Fiume, nell'espressione di una Sicilia che rinasce e riacquista la propria Identità, in nome dell'arte e della valorizzazione del Patrimonio Culturale, opera in cui il Maestro è stato ed è grande protagonista.
Siracusa, anche con eventi come questo, raccoglie la sfida dell'approfondimento della conoscenza di questo triangolo di terra e di cultura, presentando sé stessa ai Viaggiatori come luogo di incontro, di riflessione, di comprensione della straordinaria opera di stratificazione culturale che si è verificata attraverso la sovrapposizione e l'assimilazione di culture e popoli diversi.
Sono particolarmente contento di rivolgere un invito ai Viaggiatori ed ai Visitatori di fermarsi, senza fretta, a contemplare le eteree allusioni, i paesaggi fantastici, i motivi fiabeschi pulsanti nelle tele oggi esposte alla galleria Montevergini, solo parzialmente nascosti dalla prorompente nuda bellezza delle donne raffigurate, dalle esplosioni dei colori, dagli arditi accostamenti, in cui la realtà scompare sostituita dall'immaginazione, e di rimanere ammirati indugiando nei particolari, scavando nei disegni e nei colori alla ricerca della allegoria del Viaggio Interiore proposto dall'Artista.
È anche grazie a manifestazioni come questa mostra, finanziata dall'Assessorato Regionale al Turismo, e realizzata in collaborazione con l'Amministrazione Comunale di Siracusa, che la Sicilia ritrova una parte importante della propria radice culturale e si propone con fierezza, riconquistando il proprio Patrimonio, degna erede del Suo passato e della gloria delle sue pietre.
Fabio Granata
Assessore Regionale al Turismo
SALVATORE FIUME
Un metafisico a Siracusa
Siracusa - Galleria Civica d'Arte Contemporanea Montevergini
25 Marzo-17 Aprile 2006
La mostra su Salvatore Fiume, allestita presso la Galleria Civica Montevergini di Siracusa presenta,
attraverso una selezione di 30 opere, temi e idee che hanno distinto l'originale lavoro dell'artista nell'intero arco della sua produzione.
L'allestimento della mostra tiene conto delle relazioni che si instaurano reciprocamente tra le opere
(anche quando le tecniche utilizzate sono diverse) e dei temi che caratterizzarono lo spirito metafisico dell'arte di Fiume.
Così, nella prima sala della galleria, trovano collocazione dei bozzetti (olii su carta) e le sculture in bronzo "Vecchio Centauro e Donna" e "Tre Grazie". Sono opere realizzate con tecniche diverse ma che si accostano tra loro, in quanto i bozzetti sono veri e propri studi preparatori alla produzione successiva di immagini plastiche scultoree.
Il tema dello studio preparatorio qui esposto, costituisce preludio alle opere presentate nella sala grande,le principali in mostra, esposte a parete per temi e con una sequenza che predilige gli accostamenti cromatici e dimensionali, al fine di proporzionarsi al meglio alle dimensioni dello spazio espositivo.
Si tratta, da una parte, dei dipinti eseguiti fra il 1983 e il 1989 e appartenenti al ciclo delle Ipotesi
(Allegoria, Se il Cavaliere di Raffaello si svegliasse oggi, Le Sorelle), dove figure e immagini tratte da opere di autori ed epoche differenti si incontrano e si armonizzano, secondo il concetto di
contemporaneità di tutta l'arte pensato da Fiume.
Dall'altra parte, sono le opere appartenenti al ciclo delle Isole di Statue e delle Città di Statue (tra tutte va segnalata, // Raduno delle Statue, collocata in corrispondenza dell'ingresso originale della chiesa).
Le opere di questo ciclo esprimono contemporaneamente un ideale di pittura, di scultura e di architettura, ideale che l'artista rappresenta in isole o città costituite da architetture immaginate come sculture abitabili, enormi e allusivamente antropomorfe o zoomorfe.
La terza sala, per dimensioni la più intima, svela con sorpresa la "Venere siracusana", un dipinto ad olio di grandi dimensioni con il quale il pittore ebbe modo di rendere omaggio nel 1986 alla città di Siracusa.
L'opera, di proprietà del Comune di Siracusa e gentilmente concessa per l'evento, introduce al tema della bellezza femminile. Tema che da questa sala si apre e, al tempo stesso, si chiude in un caldo "Meriggio" del 1986.
La mostra è corredata da 5 pannelli con immagini fotografiche e notizie sull'opera di Salvatore Fiume, posti nella sala d'ingresso della Galleria.
Salvatore Gozzo - che ha curato l'allestimento della mostra - è nato a Siracusa nel 1972.
Architetto di formazione, dagli anni Novanta si dedica alla fotografia.
Campo specifico della sua attività sono l'architettura e il paesaggio. Lavora per l'industria, gli studi professionali, le istituzioni.
Dal 2001 ha documentato e collaborato ad alcuni allestimenti realizzati presso la Galleria civica d'Arte contemporanea.
Nel 2004 ha collaborato alla realizzazione del progetto "Le vie dell'arte", un percorso di sette opere d'arte contemporanea nel Parco delle Madonie, presentato a Palazzo Belmonte Riso di Palermo all'interno di Sensi Contemporanei nel settembre dello stesso anno.
Vive e lavora a Catania.
BIOGRAFIA DI SALVATORE FIUME
Nato a Comiso, il 23 ottobre 1915, Salvatore Fiume fu pittore, scultore, architetto, scrittore e
scenografo.
A sedici anni, grazie a una borsa di studio, entrò al Regio Istituto d'Arte del Libro di Urbino dove acquisì una profonda conoscenza delle tecniche della stampa. Nel 1936, terminati gli studi, si recò a Milano dove conobbe artisti e intellettuali fra cui Salvatore Quasimodo, Dino Buzzati e Raffaele Carrieri, con i quali strinse amicizia.
Fiume ottenne il primo successo con un'opera letteraria, il romanzo Viva Gioconda!, scritto durante la guerra e pubblicato a Milano nel 1943. Alcuni anni prima, nel 1938, si era trasferito a Ivrea, presso la Olivetti, come art director di una rivista particolarmente cara al presidente, Addano Olivetti. Tuttavia, per potersi dedicare completamente alla pittura, nel 1946 lasciò la Olivetti e si stabilì a Canzo, vicino a Como, dove adattò a studio una filanda dell'Ottocento.
La prima mostra fu a Milano, nel 1949, alla Galleria Borromini, dove le sue "Isole di statue" e
"Città di statue" suscitarono molto interesse presso la critica. Ne seguì l'invito della Biennale di Venezia dove, nel 1950, espose il trittico "Isola di statue". Nel 1953 le riviste Life e Time gli commissionarono una serie di opere raffiguranti una storia immaginaria di Manhattan e della baia di New York, che Fiume reinventò come isole di statue.
Fra il 1949 e il 1952, su invito dell'industriale Bruno Buitoni, Fiume completò un ciclo di dieci
grandi dipinti sul tema "Le avventure, le sventure e le glorie dell'antica Perugia", nei quali è
evidente la lezione dei maestri italiani del Quattrocento, come Piero Della Francesca e Paolo Uccello.
Nel 1962 una mostra itinerante portò cento quadri di Fiume in diversi musei tedeschi, toccando, fra le altre, le città di Colonia e Ratisbona.
Nel 1973 Fiume si recò in Etiopia, nella valle di Babile, dove dipinse su un gruppo di rocce
utilizzando vernici marine anticorrosione. Per la grande mostra antologica del 1974 al Palazzo Reale di Milano, Fiume realizzò un modello a grandezza naturale di una sezione delle rocce dipinte in Etiopia.
Nel 1975 la cittadina calabrese di Fiumefreddo Bruzio accolse con entusiasmo la proposta di Fiume di rivitalizzarne gratuitamente il centro storico con alcune sue opere. Così nel '75-'76 l'artista siciliano dipinse alcune pareti interne ed esterne dell'antico castello semidiroccato e, nel 1977, la cupola della Cappella di San Rocco. Poi, negli anni Novanta collocò una scultura di bronzo in ciascuna delle due piazze panoramiche di Fiumefreddo che dominano il mare dall'alto.
Del 1987 è l'esposizione "De architectura pingendi" a Montecarlo, inaugurata dal principe Ranieri di Monaco; seguono mostre ed esposizioni a Milano, Roma e Mosca. Nel 1993 Fiume visitò i luoghi di Gauguin in Polinesia e donò un proprio dipinto al Museo Gauguin di Tahiti.
Sebbene si fosse cimentato nella scultura fin dagli anni Quaranta, Fiume debutta ufficialmente come scultore solo nel 1994 con una mostra alla Galleria Artesanterasmo di Milano. La sua produzione comprende opere in pietra, bronzo, resina, legno e ceramica, alcune delle quali di grandi dimensioni, come la statua di bronzo al Parlamento europeo di Strasburgo.
La prima esperienza di Fiume nella scenografia risale al 1950, quando eseguì i bozzetti per le scene e i costumi de "La vida breve" di Manuel de Falla, un'attività che continuò fino ai primi anni sessanta anche con altri teatri come il Covent Garden di Londra, il Teatro dell'Opera di Roma e il Teatro Massimo di Palermo.
Oltre a Viva Gioconda!, Fiume pubblicò altri tre romanzi, numerosi racconti, nove commedie, una tragedia e due raccolte di poesie. Nel 1988 l'Università di Palermo gli conferì la laurea ad honorem in Lettere moderne come riconoscimento per la sua attività di narratore, poeta e drammaturgo.
Sue opere si trovano in alcuni dei più importanti musei del mondo quali i Musei Vaticani, il Museo Ermitage di Sanpietroburgo, il MOMA di New York, il Museo Pushkin di Mosca e la Galleria d'Arte Moderna di Milano.
Salvatore Fiume muore a Milano il 3 giugno 1997.
Salvatore Fiume
Un metafisico a Siracusa
Elenco opere presenti in mostra
1. Meriggio Olio su masonite, cm 124x182, 1981.
2. Tre Grazie Scultura in bronzo, H. cm 70, 1991.
3. Vecchio Centauro e Donna Scultura in bronzo, H. cm 60, 1970.
4. Ricostruzione museale Olio su carta, cm 50x70, 1994.
5. L'Attore greco Olio su carta, cm 70x50, 1994.
6. Ricostruzione museale Olio su carta, cm 50x70, 1994.
7. Immagine mitologica Olio su carta, cm 50x70, 1994.
8. Ricostruzione museale Olio su carta, cm 50x70, 1994.
9. // Reperto Olio su carta, cm 50x70, 1994.
10. Gallo di ferro Olio su tela, cm 119x121, 1970.
11. Allegoria Olio su masonite, cm 135x200, 1984.
12. Se il Cavaliere di Raffaello si svegliasse oggi Olio su masonite, cm 170x200, 1984.
13. Le Sorelle Olio su masonite, cm 135x200, 1983.
14. Architettura figurativa Olio su masonite, cm 122x124, 1968.
15. Il Raduno delle Statue Olio su tela, cm 170x345, 1983.
16. Ipotesi Druidica Olio su tela, cm 119x122, 1971.
17. La Statua d'acqua Olio su tela, cm 106x160, 1986.
18. Pianeti che attendono Olio su masonite, cm 106x161, 1984.
19. La Storia dell'Isola galleggiante Olio su masonite, cm 130x200, 1983.
20. Romantici Silenzi Olio su masonite, cm 106x160, 1985.
21. Pianeti che attendono Olio su masonite, cm 100x200, 1984.
22. Monumento al Gallo Olio su masonite, cm 114x145, 1984.
23. Figure mediterranee Olio su masonite, cm 100x200, 1982.
24. Meriggio Olio su masonite, cm 69.5x170, 1986.
25. Venere siracusana Olio su masonite, cm 170x300, 1986.
26. Amanti equestri Olio su masonite, cm 77.5x120, 1970.
27. Il Quadro nell'atelier Olio e penna su carta, cm 71.5x102, 1964.
28. Le Cave equestri China su carta, cm 72x102, 1965.
29. Le Pietre antropomorfe Olio su tela, cm 74x110, 1956.
30. Modella dalle calze rosse Olio su masonite, cm 90x150, 1992.