Locandine giovedì
MOSTRE 2010
Oggetto: Mostra Personale
Titolo:"Le locandine dei giovedì '09"
Autore: Corrado Brancato
Presentazione: Salvatore Zito
Interventi critici di: Salvo Sequenzia e
Corrado Di Pietro
Luogo: via Maestranza 110 Siracusa
Data: 9/19 gennaio 2010
Inaugurazione: 9 gennaio ore: 18,30
Orario di Apertura:
dal martedì alla domenica 17,30 - 20,30
Organizzazione e
Direzione Artistica: Corrado Brancato
Addetto Stampa: Amedeo Nicotra
Info:
0931/746931
0931/66960 (orario apertura Galleria)
cell.338/3646560
corradobrancato@hotmail.com
www.galleriaroma.it
le locandine dei giovedì della galleria 2009
LE LOCANDINE DEI GIOVEDÌ DI GALLERIA ROMA
Sabato 9 gennaio alle ore 18,30 presso i locali della Galleria Roma di via Maestranza 110 vernissage della mostra " LE LOCANDINE DEI GIOVEDÌ " 50 locandine realizzate da Corrado Brancato per i giovedì della galleria.
La “macchina” culturale di Galleria Roma in 50 locandine prêt à porter di Corrado Brancato
di Salvatore Zito
Un significativo ruolo espresso da Galleria Roma nel contesto cittadino in cui opera già da qualche tempo è quello degli appuntamenti del giovedì. Una serie di incontri pomeridiani situati tra l’ora del tè e quella di cena nei quali si avvicendano con costante partecipazione esperti, studiosi, appassionati, professionisti di turno dei settori più disparati per regalarci un pomeriggio di conversazione e di condivisione delle loro esperienze e delle loro conoscenze in aperto dialogo con il pubblico che, in tutti questi appuntamenti, non ha mai lesinato interesse verso ogni ambito culturale lambito dai diversi relatori.
Senza luci né clamori la “macchina dei giovedì” si muove spontaneamente saltando da un giovedì all’altro con una naturalezza ed una semplicità tali da meravigliare come con così pochi ingredienti si riescano a mettere assieme eventi, settimana dopo settimana, con tanto di illustri relatori, comunicati stampa, inviti, presentazioni e, per l’appunto, con tanto di locandine utili sia per il web che per notiziare localmente il pubblico, ovvero stampare quelle tre o quattro copie giuste per i passanti di via Maestranza e per il pubblico all’interno.
Un anno o poco più di appuntamenti del giovedì radunati in un sol colpo in 50 locandine prêt à porter, inventate lì per lì, dal fuochista di questa sorta di “macchina a vapore dei giovedì” che è, ancora una volta, Corrado Brancato (già Direttore artistico di Galleria Roma). Pochi minuti per farsi venire una idea e realizzarla, pochi minuti per lanciarla sul web, pochi minuti per avvisare le maestranze (me compreso addetto alle presentazioni) e un altro giovedì è stato sfornato e un’altra locandina ci sarà da stampare.
Come il più famoso Bob Peak (illustratore) il cui nome sta dietro le locandine (affiches) di alcuni dei più grandi capolavori dell'ultimo secolo cinematografico “padre delle moderne locandine" (da Apocalypse Now a Excalibur a 007) le petites affiches di Corrado Brancato marcano e reinventano nel loro piccolo il territorio culturale della nostra città aggiungendo ogni volta qualcosa, a ritmo di giovedì.
La storia, piccola o grande che sia, si fa anche così, clamori a parte.
Al cuore delle cose
di Salvo Sequenzia
Le locandine realizzate dalla “Galleria Roma” per promuovere gli incontri del “giovedì”, uno delle più vivaci e significativi momenti culturali siracusani, fissano una esperienza di “leggerezza”, nel sottaciuto rimando a una cerchia complice di amici e di “compagni di viaggio” – gli amici della “Galleria Roma” - testimoniano una storia intensa di amore e di passione per la cultura, per l’arte e per quel luogo assoluto – l’isola di Ortigia – che diviene speculum, laboratorio creativo e, insieme, luogo dell’anima dove elaborare e realizzare un’idea di impegno culturale vivace e coerente, rigoroso ed esemplare, “militante” nel senso più profondo dell’espressione, qual è quello che da anni gli amici della “Galleria Roma” portano avanti.
Vere e proprie opere d’arte, mai banali, mai frettolose, sempre puntuali e dense nel definire e illustrare l’evento, le locandine così concepite, assumono in maniera concreta la dimensione dell’evento e diventano molto di più di una semplice illustrazione della rassegna. Rappresentano uno specchio dei tempi. Chiosano, coincise, l’attualità. Sono il lessico visivo del presente. Tematizzano la complessità del reale. Con linguaggi e tecniche differenti le affiche non hanno più solo il compito di captare l’interesse del passante distratto e accompagnarlo attraverso la città alla sede della manifestazione, ma diventano una sorta di prolungamento dell’evento nei vicoli di Ortigia, nella città di Siracusa, nell’universo del web: una possibilità di espressione ulteriore, una presenza di sé oltre l’evento.
C’è un assieparsi di memorie, in queste locandine così caramente raccolte e postillate da Corrado Brancato. Un affiorare di volti. Un brulicare di voci. Un ribollio di temi, argomenti, tenzoni. Prospettive lunghe, dettate da meditazioni severe. E, consentitemi, si coglie anche l’agitarsi di una bella malinconia. La malinconia dei momenti che mancano e che si vorrebbe che tornassero, sempre.
Da tale esperienza di “leggerezza” e di animato ventaglio culturale (che ha visto l’adesione e il contributo di un fervido manipolo di scrittori, giornalisti, critici d’arte, poeti, studiosi di antropologia, etnografi, medici, scienziati e giuristi) si dipana un progetto tra i più esaltanti e felicemente riusciti della Sicilia orientale di questo ultimo decennio. Un progetto in cui lievita un’idea dell’impegno culturale nutrita dei valori originali dell’uomo e caratterizzata da un meticciato intellettuale tra i più originali: quasi un andare a bottega, un apprendistato continuo, laborioso, lungimirante, il cui fermo sestante è il dialogo, l’incontro, la condivisione di progetti, di idee e di visioni del mondo; l’apertura mentale e la “scommessa di sè” come ricerca di accrescimento etico e, quindi, contributo di civiltà. Per giungere, sempre, al cuore delle cose, e donarle al mondo in un atto d’amore. Amore per la cultura, amore per l’uomo.
La Galleria Roma e i giovedì culturali
di Corrado Di Pietro
Non è grande, anzi è proprio piccola per essere una galleria d’arte! Così nascosta dentro un ampio atrio di uno di quei palazzoni barocchi della via Maestranza e così cavernosa e umida si presterebbe meglio a un deposito di anticaglie, a una grotta della ‘truvatura’, a una cantina di vino, a un ritrovo di carbonari. Eppure tutti i pomeriggi, escluso il lunedì, Corrado Brancato, direttore artistico di questo covo, apre il portoncino in legno e una luce tenue, anch’essa ombrosa e timida, rischiara i quadri appesi alle pareti. Accese, poi, anche le luci, ecco che quell’anfratto s’illumina a giorno, s’ingrandisce allargando le sue pareti bianchissime, e un’aria gentile t’avvolge come quella brezza sciroccosa che viene dal mare e che sbatte sulla vicina scogliera. Arrivano i soci, il presidente dell’associazione “Nuova Galleria Roma” Salvatore Zito, arrivano i pittori, gli scultori, i poeti, i giornalisti, gli artisti arabi e quelli polacchi, e quelli di altre nazioni europee e gli intellettuali che non sanno che fare e i ragazzi della vicina università di beni culturali e gli amici degli amici che per interesse o curiosità vogliono guardare le opere dell’artista che sta esponendo.
La Galleria, soprattutto di sabato quando s’inaugurano le mostre, si riempie fino all’inverosimile e si discute, si dibatte, si confronta, si beve un bicchierino di spumante e si mangia un dolce, qualche volta persino il cous cous preparato dal poeta arabo, e l’artista che espone si sente come naufragare in un mare di simpatia, di strette di mano, di complimenti. Corrado Brancato fa il fotografo e immortala scene, visi e personaggi in quel mondo virtuale del digitale per trasferire poi quelle immagini nel sito della galleria. Questo sito (www.galleriaroma.it) è un universo di informazioni su tutte le iniziative proposte ma anche sugli avvenimenti culturali di Siracusa, sulle opere d’arte locali e nazionali, sui servizi cittadini e su quant’altro possa interessare il visitatore che approda virtualmente in galleria. Attualmente siamo a quasi 260.000 visitatori!
Ma l’attività della Galleria non si limita alla preparazione delle mostre, le quali durano dieci giorni; il giovedì, giorno di riposo e di transizione fra una mostra e l’altra, Corrado Brancato ha voluto dedicarlo a incontri culturali. Sono nati così, per caso e per riempimento, i giovedì della Galleria Roma: appuntamenti divenuti ormai fissi e attesi, tali da riempire tutte le settimane dell’anno e di rappresentare uno degli appuntamenti più qualificati della programmazione culturale della città. Chi vuole presentare un tema, una conferenza, uno spunto di discussione, uno studio o un recital non ha che da iscriversi chiedendo al direttore artistico di prenotargli un giovedì. Gli inviti si fanno via e-mail e la galleria si riempie quasi sempre, anzi qualche volta la gente resta in piedi. Le prenotazioni attualmente arrivano a settembre del 2010!
S’è parlato di tutto, in questi giovedì: dalle tradizioni popolari alla storia locale, dalle questioni d’arte alle lezioni sulla poesia e sui grandi poeti, dall’astronomia alla fisica, dai rapporti fra matematica e pittura a quelli fra matematica e architettura, dalla lettura urbanistica di Siracusa a quella archeologica; si sono discussi argomenti di attualità quali quelli politici e giuridici, quelli religiosi e morali, oltre che commemorazioni e ricordi di scrittori, poeti e scultori deceduti.
In un anno e mezzo di attività si sono avuti oltre 60 incontri, tutti di grande interesse e tenuti sempre su un livello medio-alto da esperti delle varie materie: Corrado Di Pietro, Maria Rosa Malesani, Luigi Amato, Umberto Garro, Nino Sicari, Dino Cartia, Franco Purpura, Michele Romano, Ramzi Harrabi, Salvatore Rapisarda, Fabio Morreale e tanti altri che sarebbe veramente lungo elencare.
Di molti di questi incontri si sono registrati i filmati a cura di Salvo Trommino e prossimamente gli incontri del giovedì saranno trasmessi, così come tutte le altre occasioni culturali e artistiche, in diretta sul sito che abbiamo citato.
Oggi la Galleria Roma rappresenta uno dei luoghi di massimo spessore culturale, avendo coagulato attorno alle iniziative che in essa si producono un vasto gruppo di intellettuali e di artisti, costituendosi come centro propulsore di iniziative e di confronto nell’ampio panorama culturale ed artistico della città aretusea.