Punto di Vista
MOSTRE 2010
Oggetto: Mostra Collettiva
Titolo:"Punto di vista "
Presentazione: Salvatore Zito
Cura critica: Salvatore Rapisarda
Luogo: Palazzo del Governo - via Roma 31 Siracusa
Inaugurazione: 17 luglio ore18,30
Orario di Apertura: tutti i giorni 9/13 -16/20
Organizzazione e
Direzione Artistica: Corrado Brancato
Addetto Stampa: Amedeo Nicotra
Info:
0931/746931
0931/66960 (orario apertura Galleria)
cell.338/3646560
corradobrancato@hotmail.com
www.galleriaroma.it
Sabato 17 luglio alle ore 18,30 nei locali del Palazzo del Governo di via Roma 31 Siracusa, Salvatore Rapisarda presenta la collettiva d'arte contemporanea PUNTO DI VISTA Varietas aretusea
Proseguendo il cammino intrapreso da Galleria Roma lungo gli itinerari degli artisti e dell’arte quale patrimonio della nostra comunità cittadina ci si doveva fermare, almeno per un po’, giusto il tempo di una verifica, a redigere il bilancio visivo di una somma di espressioni e di talenti che, radunati in luogo strategico, mostrassero la sintesi di un pensiero comune se non di una comune volontà. E’ la compagnia dell’arte che esibisce il resoconto patrimoniale di una società senza patrimonio, se non ciò che si vede, il colpo d’occhio sugli artisti che fan tornare i conti dove invece i conti non tornano. Questione di punti di vista. “Punti di vista” è infatti il titolo che si è voluto dare a questo compendio visivo di generazioni di artisti locali, diversi o diversissimi tra loro, votati al salvamento di quell’euritmia necessaria alla continuità della specie che sopravvive grazie anche a queste anime salve che guardano al mondo dai loro barbacani a strapiombo sulle coscienze, senza togliere spazio, senza togliere aria, offrendo solo il loro privilegio, in cambio di niente, il loro punto di vista, in cambio di niente.
Salvatore Zito
La mostra collettiva di pittura che si inaugurerà Sabato, 17 luglio presso i locali della provincia di Siracusa, riunisce un folto numero di artisti siracusani invitato dall’Associazione Culturale Nuova Galleria Roma.
Le opere che saranno presentate si distinguono per le diverse peculiarità culturali espresse dalle diverse personalità degli autori, le diverse provenienze, e i diversi percorsi intrapresi nell’arco degli anni di produzione.
Voglio introdurre la mia nota critica con una prima citazione.
“ L’arte vuole ciò che ancora non è stato,
ma tutto ciò che essa è, già è stato.”
Così Scrive il filosofo T. W. Adorno nella sua opera Teoria estetica.
Attraverso questo concetto si può identificare quel poliedro dalle plurime facce che da diversi anni ci propone opere d’arte tendenzialmente legate ai linguaggi della modernità figurativa dalle avanguardie alle post-avanguardie, dalle trans-avanguardie alla pittura colta, accademica e sperimentale.
Tutto ciò è traducibile attraverso la sintesi della varietas.
Una varietas di studi, ricerche, intenzioni, intuizioni, elaborazioni che articolano, attraverso le tecniche più tradizionali, o più personali, una pluralità linguistica di temi e argomentazioni figurative solcando personalità, conoscenze, esperienze, culture.
Una varietas che si vuol tradurre in dotta, in tecnica, in sperimentale.
Varietas non come dispersione o vacuità ma come plurilinguismo che restituisce le esperienze del vissuto materiale e spirituale, che riesce a trasmettere la scintilla della sua poesis, superando il mero virtuosismo tecnico, le convenienze e le opportunità.
Leggere un’opera d’arte talvolta significa appropriarsi dell’opera.
La critica letteraria la rende testo, come forma filosofica, strutturata da comparazioni ed evocazioni trasversali della cultura strumentale.
L’artista, che, come ho sempre detto, opera da uno speciale osservatorio, vive della sua libertà di pensiero espressivo, coniugato attraverso gli strumenti della rappresentazione.
Concludo citando le parole di Kandinsky:
La libertà arriva fin dove arriva
la sensibilità dell’artista
La vera opera d’arte nasce dall’artista
in modo misterioso, dogmatico, mistico.
L’arte, il linguaggio dell’anima.
Salvatore Rapisarda