Burri Alberto
GENIUS
Alberto Burri
Alberto Burri
Sacco, 1954
Alberto Burri
Serie Combustion n.1, 1955
Alberto Burri
Alberto Burri nasce a Città di Castello (Perugia) il 12 marzo 1915. Nel 1940 si laurea in medicina all'Università di Perugia. Chiamato alle armi, esercita la professione di ufficiale medico in Tunisia dove, nel 1943, viene fatto prigioniero dalle truppe inglesi e successivamente inviato dagli americani nel campo di concentramento di Hereford, nel Texas.
Durante i diciotto mesi di prigionia in America incomincia a dedicarsi alla pittura. Rientrato in Italia nel 1946, decide di stabilirsi a Roma dove, nel 1947 e nel 1948, tiene le sue prime personali alla Galleria La Margherita.
Dal 1950, introdotta dalle realizzazioni dei Catrami, delle Muffe e dei Gobbi, si sviluppa e prende corpo la rilevante ricerca dei Sacchi, fondata essenzialmente sull'esaltazione delle qualità pittoriche ed espressive della materia. Nel 1951, con Mario Ballocco, Giuseppe Capogrossi ed Ettore Colla, fonda il gruppo "Origine", orientato verso il superamento dell'accademismo astratto. L'anno successivo espone alla Galleria dell'Obelisco di Roma la serie dei Neri e delle Muffe e partecipa alla XXVI Biennale di Venezia.
Nel 1953 è invitato da James Johnson Sweeney alla mostra Younger European Artists al Guggenheim Museum di New York e, sempre a New York, partecipa nel 1954 a The New Decade: 22 European Painters and Sculptors al Museum of Modern Art.
In seguito realizza diverse personali a Colrado Springs, Oakland, Pasadena e prende parte a numerose mostre di levatura internazionale, come la III Biennale di San Paolo, la VII Quadriennale di Roma e la XXVII Biennale di Venezia. Il 1957e 1958 sono gli anni in cui Burri da inizio alla fase delle Combustioni, dei Legni e dei Ferri.
Nello stesso periodo, oltre a numerose esposizioni nelle più importanti gallerie italiane, tiene mostre personali al Carnegie Institute di Pittsburg, a Chicago, a Buffalo e a San Francisco. Dopo le partecipazioni alla XXIX Biennale di Venezia e alla V Biennale di San Paolo, è invitato nel 1959 alla II edizione di Documenta a Kassel. Nel 1960 viene presentata da Giulio Carlo Argan la sua personale alla XXX Biennale di Venezia. Agli inizi degli anni Sessanta si infittiscono le occasioni espositive e vengono dedicate all'artista le prime ricapitolazioni antologiche a Parigi, Roma, L'Aquila, Livorno, Houston, Minneapolis, Buffalo e Pasadena.
Nel frattempo vengono elaborate le Plastiche, esposte per la prima volta alla Galleria Marlbouromirogh di Roma nel 1962. Nel 1967espone con Lucio Fontana al Moma di New York.
Con l'avvento delle plastiche si apre la stagione delle grandi retrospettive storiche di Darmstadt, Rotterdam, Torino e Parigi (1967-1972).
Negli anni Settanta, con l'introduzione dei Cretti e dei Cellotex, si registra un progressivo orientamento del lavoro verso soluzioni di carattere più marcatamente monumentale. Si susseguono intanto nuove retrospettive storiche ad Assisi, Roma, Lisbona, Madrid, Los Angeles, San Antonio, Milwaukee, New York e Napoli.
Nel 1979 realizza per Città di Castello e la Staatgalerie Moderner Kunst di Monaco di Baviera // Viaggio, primo complesso ciclo pittorico a struttura polifonica a cui fanno seguito Orti, presentato a Firenze nel 1980, Sestante, eseguito nel 1983 per gli ex cantieri navali della Giudecca a Venezia, e Annottarsi, esposto a Roma nel 1985 e successivamente in diverse città europee.
Del 1987 è la serie Annottarsi 2, ospitata nel 1988 alla XLIII Biennale di Venezia. Nel 1981 si inaugura a Città di Castello la Fondazione Palazzo Albizzini, in cui sono raccolte in un'esposizione permanente numerose tra le più significative opere donate da Burri alla sua città natale.
Nel luglio 1990 la collezione viene notevolmente ampliata con l'apertura del grande complesso museale degli Ex Seccatoi del Tabacco, dove trovano definitiva collocazione opere pittoriche di grandi dimensioni e sculture che documentano le diverse fasi dell'attività svolta dall'artista tra la fine degli anni Settanta e il 1990. Nel 1992 la collezione viene integrata con la serie Metamorfotex, costituita da nove imponenti quadri realizzati dall'artista nel 1991.
Alberto Burri muore il 13 febbraio 1995 a Nizza.
(FB)