Colore siracusano
MOSTRE 2014
Oggetto: Mostra collettiva
Titolo: COLORE SIRACUSANO
Autori: Pippo Betta - Vittorio Lucca - Oreste Puzzo - Armando Tantillo
Presentazione: prof. Paolo Giansiracusa
Luogo: Galleria Roma - Piazza San Giuseppe 2
Data: 17/27 maggio
Inaugurazione: 17 maggio ore: 19,00
Orario di Apertura: dal martedì alla domenica
17,00 - 20,30
Organizzazione e
Direzione Artistica: Stefania Federico
galleriaRoma
artecontemporanea siracusa
COLORE SIRACUSANO
Pippo Betta - Vittorio Lucca - Oreste Puzzo - Armando Tantillo
presentazione critica prof. Paolo Giansiracusa
organizzazione Stefania Federico
vernissage 17 Maggio ore 19,00
dal 17al 27 Maggio 2014
La Galleria Roma di Siracusa, con la mostra intitolata “Colore Siracusano” vuole ricordare e rendere omaggio ai quattro grandi e indimenticati pittori del secondo novecento siracusano, non più viventi.
Pittori che hanno in comune alcuni elementi quasi costitutivi della nostra pittura mediterranea, come l’interesse per il paesaggio. È un tipo di pittura all’aria aperta, che sa esplorare non solo le sperdute campagne ma anche i cadenti casolari e, immergendosi nei centri urbani, riesce a cogliere la memoria degli antichi passaggi umani attraverso le strade e i palazzi, i vicoli e i cortili, il mare e le barche. Siracusa fa sempre da matrice e sfondo ma anche da luogo metafisico oltre che simbolico. Ecco, allora, la necessità di adoperare stili vicini all’impressionismo e all’espressionismo, tali cioè da poter trasmettere allo spettatore quelle emozioni suscitate nell’animo o trasmesse fuori di esso dal nostro solare e cangiante paesaggio. Questi i tratti principali dei nostri quattro pittori.
La poetica e delicata visione di Pippo Betta, incline a una metafisica quasi favolistica e a composizioni ordinate e armoniche, dove la geometria delle forme e la pulizia espressiva esprimono il pensoso e nello stesso tempo meraviglioso sentimento del pittore verso la città aretusea;
Le accensioni cromatiche di Vittorio Lucca, tormentato dal demone del colore, dalla sua forza espressiva e da una ricerca stilistica varia e complessa, che lo condurrà negli ultimi quadri alla devastazione di ogni forma e all’accettazione di quelle disarmonie tipiche di una aspra dialettica fra la bellezza del paesaggio e il degrado cui esso è sottoposto.
La “sapienza” della pittura di Oreste Puzzo. Sapienza come conoscenza, come approfondimento del reale. Sapienza come saggezza ed eleganza, ma anche come introspezione e contorcimento, come spasimo dell’esistenza. Sapienza gravida di passione esistenziale e di mistica sacralità; sapienza come perfezione formale e cromatica; sapienza come dimensione in cui egli pone la sua vita e la sua arte.
In Armando Tantillo, come ho già avuto modo di scrivere, c’è “…una continua ricerca di ciò che la luce può illuminare nel variegato spettro cromatico del paesaggio; un’analisi emotiva che parte dal proprio animo e fa rispecchiare le proprie emozioni nei boschi, nei prati, nei laghi in cui tutto è mosso, è vibrante, è tremolante; un paesaggio che travalica i confini immediati di una lettura espressamente paesaggistica e diventa visione, sogno, fantasia, mito e utopia”.
Gran parte della pittura siracusana del secolo scorso si è rispecchiata in questi Quattro Maestri, così come in altri che presto cercheremo di ricordare con altrettanto amore.
Corrado Di Pietro