Scuola media Paolo Orsi - Siracusa memorie ricordi

Antonio Randazzo da Siracusa con amore
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Scuola media Paolo Orsi

scuole Siracusa
La Scuola Media Statale  «  Paolo  Orsi » è nata nel 1910 dalla trasformazione dell'Istituto Tecnico Inferiore  « A. Rizza ».       
       La Scuola di origine era quadriennale e rispondeva bene alle esigenze culturali del tempo, poiché dava una visione completa, sebbene schematica, delle diverse discipline e l'alunno sui quindici anni poteva quasi consapevol¬mente scegliere la via da seguire. La riforma però ridusse a tre anni il corso di studi inferiori e diede una fisionomia propria alla nuova Scuola che d'allora assolve il suo compito nel modo migliore possibile. Nei primi due anni di vita la nuova Scuola, che si veniva formando gradatamente  rimase legata all'Istituto di provenienza e solo al formarsi del terzo corso ebbe auto¬nomia didattica, disciplinare e amministrativa.
      L'inizio però della vita autonoma coincise con i tempi più duri della seconda guerra mondiale e quando avvenne lo sbarco delle truppe inglesi fu soppressa, reincorporata alla Scuola di origine e ridivenne di quattro anni. Ma i tempi veramente neri furono quelli che coincisero nell'immediato dopo guerra con la nuova autonomia poiché, oltre i locali dove far lezione, non esisteva nulla: né un banco, né una sedia, né qualche sussidio didattico: nell'immane disastro, acuito dallo spirito vandalico e dal bisogno di avere qualcosa per potere sopperire agli urgenti bisogni della vita, fu distrutto  quasi tutto e si salvarono solo i registri generali che erano stati messi al sicuro per tempo in luoghi veramente inaccessibili a ogni offesa.
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classe del 59, 3' media Paolo Orsi

Docenti

Cronaca della vita scolastica Anno scolastico 1957- 1958

Il Preside Carmelo Vaccaro prima di iniziare la cronaca vera e propria fa tre premesse.

La prima:
L'Annuario con questa edizione è al secondo anno di vita.
Consensi lusinghieri sono venuti e dai Superiori e dalle Famiglie; il più ambito quello del nostro Provveditore agli Studi, comm. doti. Giuseppe Barra, il quale ci ha voluto onorare di un Suo articolo che viene pubblicato nella secon¬da parte.
Per questo affrontiamo ben volentieri i disagi, essenzialmente economici, della nuova edizione.
Siamo lieti di indirizzarla particolarmente alle Famiglie perché seguano più da vicino la vita della Scuola, che è poi in parte la vita dei loro figli, perché considerino la Scuola come qualcosa di più caro, appartenente anche a Loro.
Solo dalla cordiale, intensa collaborazione tra la Scuola e la Famiglia, possono raccogliersi frutti copiosi.
Vorremmo fare qualcosa di più della semplice ora settimanale di ricevi¬mento, più o meno frequentata dalle Famiglie, ma ce lo impedisce la gravissima situazione in cui versa la Scuola circa il problema locale. Rischiamo di diventare noiosi ripetendo la solita cosa, ma non ci stancheremo fino al giorno in cui potremo salutare il nuovo superbo edificio dove le diverse generazioni di studenti possano ricevere, in una sede degna, quella educazione culturale e morale che li renda ottimi cittadini.
Perché il compito della Scuola non si esaurisce nello svolgimento dei pre¬stabiliti programmi di insegnamento, ma mira più lontano: ad educare le menti e a formare le coscienze.
A questo fine è giunto molto opportuno il Convegno provinciale di studio sui problemi della comunità europea e della scuola tenutosi, per iniziativa del nostro Provveditore, a Siracusa l'11  aprile 1958.
In un momento storico in cui si cerca di realizzare in una maniera sem¬pre più concreta la comunità europea, la Scuola non può essere assente.
Essa ha l'importantissimo compito di formare nelle nuove generazioni una coscienza europeistica e solo da Essa potranno uscire gli ottimi cittadini europei di domani.
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anno scolastico 56/57, dove il Preside Vaccaro Carmelo annotava : " Un gruppo d'insegnanti assai volenterosi e bravi non badando a sacrifici, verso la fine di febbraio, dopo un'accurata selezione, iniziò la preparazione di uno spettacolo teatrale, in cui musica, recitazione, danze e cori si intrecciano magnificamente. Il lavoro fu lungo, paziente, spesso estenuante se si pensa che 160 alunni, sottraendo poche ore alle lezioni normali, furono messi in grado di presentarsi al pubblico in maniera si direbbe perfetta.
Il primo spettacolo fu dato il 19 aprile 1957, al TEATRO COMUNALE, alla presenza del Vescovo, che in quell'occasione battezzò la bandiera della Scuola (ne fu madrina la Signora Maria Cassola), del Provveditore agli Studi Dott. G. Barra, delle Autorità cittadine e di un pubblico che gremiva il teatro in ogni ordine di posti. Lo spettacolo riuscì un trionfo per i piccoli attori i quali riscossero applausi unanimi e calorosi da parte di tutti. Il lavoro fu ripetuto ancora per due sere sempre con pieno successo della enorme massa di attori che a un certo punto agivano tutti sul palcoscenico. L'Operetta rappresentata era « l'Aquilotto » del M. Romolo Corona, in tre atti e qui di seguito piace ricordare i nomi degli alunni che con tanto entusiasmo contribuirono alla ottima esecuzione.

P E R S O N A G G I
Paolina - Annino Laura
Agnese - Siracusano Concetta
La Segretaria - Evelina Sommer
II borgomastro - Vincenzo Cappuccio
L'Aquilotto - Giorgio Orefice
Renato - Pietro Tranchina
L'orso - Giovanni Sessa
Placido - Guido Cavaliere
Josè - Francesco Arcidiacono
Capo zingaro - Emanuele Imbesi
Capo degli Ampezzani - Pierluigi Fagotto
Ingegnere - Michele Rametta
" BALLERINE
GLICINI — Sommer - Vittonetto - Rubino - Tozzi - Disco - Romano - F.spa -Lo Giudice - Romano Natalia - Latina.

LUCCIOLE -- Gozzo - Rizza - Caldarella - Corbino - Ambrogio - Fazzina -Scarfì - Cianci - Garofalo - Bosca - Cappello - Italia.

NANETTI — Cassola - Trombatore - Dierna - Vittonetto - Serra - Aglianò -Ragusi - De Caro - Carnemolla - Reale Marina - Garro - Aceto - Fichera -Reale Lucia.

CORI
VALLIGIANI E AMPEZZANI -- Sole - Greco - Marano - Gallo - Cortese -Zaccaria - Lucchesi - Nocera - Marotta - Aliperti - Bonucci - Grassia -Aiello - Mauceri - Lopes - Guido - Lo Bello - Pranzò - Barbagallo - Milardi - Platania - Sapia - Romano - Bosca - Giudice - Pantano - Lorefice
- Maiolino - Maiolino Serafina - Gentile - Calabrò - Caia - Garipoli - Garro - Espa - Mirenda - Milone - Ilossitto - Gaddi - D'Anna - Nicastro -Davi - Leone - Bosco - Vaccaro - Fagotto - Gemma - Zirone - Leone Maria - Blandini - Calandrucci - Formica - Amicata - Calaci - Montalto – Migliore - Spicuglia - Abela - Randazzo - Tiralongo - Rametta - .Bauso - Garofalo -Meli - Cifali - Gallia - Bandiera - Basile - Battista.

ZINGARI — Messina - Mazzullo - Boscarino - Cassia - Carpenzano - Calvo -Amenta - Denaro - Scatà - Greco - Randazzo - Attanasio - Russo - Ama¬tore - Garro - Geraci - Mattia - Manzella - Imbesi - Trilla - Bramante -Bucci - Franzò - Di Falco - Casella - Boscarino - Campisi - Genovese -Di Bari - Platania - Aloscari - Ambrogio - Rubera - Campisi C. - Sicuso -Carianni - Tiralongo - Rametta.

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