107-porta ligny siracusa - sculture

Antonio Randazzo da Siracusa con amore
Sculture Randazzo
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107-porta ligny siracusa

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Opera n.107, anno 2002, scala 1/20 circa, essenze di legni, pino, faggio, noce locale, rovere, abete, pitch-pine, larice, ramen, mogano, frassino, verniciatura naturale.

La porta Ligny, così chiamata dal cartiglio nobiliare che si trovava sulla cimasa sostenuta dal capitello della colonna tortile di sinistra, dimensioni metri 3,60 x 1,50, profondità cm 25, che ancora oggi, privo del grifone, è conservato presso la Galleria regionale di Palazzo Bellomo, dov’è anche Il grandioso cartiglio con lo stemma reale di Spagna, dimensioni metri 4,43x2,60, profondità centimetri 30 che era il punto più alto della costruzione in totale metri 14,50 circa dal piano di calpestio.

Fu edificata, presumibilmente nel 1673 dall’ingegnere Carlos De Grunemberg, olandese delle Fiandre, che diresse i lavori comprendenti anche la rielaborazione delle poderose mura della cittadella costruite intorno al 1540 dall'ingegnere bergamasco Antonio Ferramolino.

Il prospetto, costruito con massicci conci di pietra, cm. 100 x 50, sovrapposti e incastrati tra loro, era alto metri 12,60 circa, dal piano di calpestio del ponte alla parte superiore del cornicione frontale, esteso circa metri 10,00 e dal quale, si diramavano i solai laterali inclinati di 45 gradi, tali, da formare una sorta di guarnitura a trapezio, misurava alla base metri 30 circa, compresi i pilastri di tenuta, alti circa metri 4,00 dal piano di calpestio, addossati ai due muri di limite esterno che, a loro volta, poggiavano, presumibilmente, sull’attuale livello stradale, che era all’ingresso di Ortigia, alla fine dell’attuale ponte umbertino.
Il contorno del poligono era formato da tre file di mattoni sovrapposti di circa centimetri 80 x 40, delimitati, a loro volta, nella parte inferiore, da un toro sporgente formato da conci disuguali spessi centimetri 40 e, nella parte superiore, da un cordolo retto, sporgente anch’esso, circa dello stesso spessore degli altri mattoni.

Venne danneggiata dal terremoto del 1693 e fu restaurata e rinforzata con la realizzazione della facciata interna chiamata “postìca”, dallo stesso ingegnere Carlos De Grunemberg.
Fu demolita, insieme alle altre fortificazioni spagnole, nel 1893 e i materiali di risulta furono utilizzati per la bonifica delle vaste paludi a nord e a sud dell’Anapo.



 



An 2002. PORTE DE ORTIGIA DI LIGNE. Bois: pin, hêtre, noix locale,rovere, sapin, pitch-pine, mélèze, ramen, acajou, frêne, peinture naturelle.


Year 2002 “Ortigia di Ligne” gate. Material: home-grown walnut, oak, larch, ramen, ash and mahogany.


Jahr 2002 Pforte von Ortigia. Hölzer: Kiefer Buche Walnußbaum locale,rovere, Tanne pitch-Pinienzapfen Lärche ramen Mahagoniholz Esche natürliches Lackieren.


Año 2002. Puerta de Ortigia de Ligne. Maderas: pino, haya, nogal locale,rovere, abeto, pitch-piñas, alerce, ramen, caoba, fresno, barnizado natural.

Opera n.107-porta Ligny
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