Pistritto Federica - Galleria Roma Siracusa

Antonio Randazzo da Siracusa con amore
Galleria Roma Siracusa
Vai ai contenuti

Pistritto Federica

poeti galleria Roma

Federica Pistritto

Ode d'amore

Fa capolino tra i pensieri '1 volto,
il volto suo che tanto amai ed amo.
Se li occhi chiudo voce sua ascolto
echeggiar tra me, com 'un richiamo.
Par veda sfiorar la bionda sabbia,
su la greca spiaggia la mia mente
i suoi passi, lievi, dolcemente;
nasce tanto ardore, quanto rabbia!
Oh Diana, dalla folta chioma
Raccolta in su, sul capo vittorioso;
con la freccia ch'ogni fiera doma;
e la faretra e l'abito orgoglioso;
e Demetra, che messi rendi prosperose,
il petto mio colmare d'abbondanza;
d'incensi aulenti e ninfe melodiose,
di vergini e di muse in coro e in danza!
E quel volto, oh.. .quel volto appare
in belle vesti ed orientale il tratto;
in bianchi manti e in dolce vagheggiare.
Alla sua beltà ogni cor vien matto!
O vestali attente ai focosi altari,
parlate al petto mio, destate il canto;
Fra trìpodi lucenti e in drappi rari,
portatemi '1 suo amor, che lungi è intanto.
Oh luna, dalle iridi d'argento
su le sacre sponde,
al petto suo sussurra...
portagli il mio cuore, il mio ardimento,
dimostragli l'amor eh' in petto urla!
E domani del tuo, la bella polve,
la tua silente e magica canzone
che '1 poeta desta, e che t'awolve;
e a lui condurla, in pudica passione.
E tu, o Circe, impròba e incorruttibile;
toccarlo non osar! Lascialo impune.
Cessa per un po' d'esser terribile,
destalo d'un ardor fuor dal comune!
E antiche idrie e ancelle giù alla fonte,
e draghi ,elfi e mitiche creature,
Oh Apollo, Dio dell'arte, e altre figure...
Il volto suo portate, e la sua fronte,
perch'io possa baciarla, e il suo bel viso,
poterlo riveder e carezzarlo...
Ei,che '1 cor mi squassa
e de l'incanto è intriso,
sedermi innanzi, e soave contemplarlo.
T'invoco o messaggero alato e forte!
Principe di sogni e di magia,
sussurrami all'orecchio la poesia
o bianco Pegaso nella nera notte!
Ma favella uman non svela ciò ch'in petto
s'asconde e si confonde in ciò ch'accogli!
E continua sì, a vagar suo bell'aspetto,
nei prati fantasiosi e tra i cerfogli.
E tu, o Eros! di frecce acute e fatate!
Svegliate in lui l'amor
come in lui provo...
e le belle pupille sue, di me colmate!
Torna ai contenuti