Lazzaro Domenico
900 Sicilia
LAZZARO
eclettico pittore-scultore
L'artista Domenico, detto Mimì, Maria Lazzaro, è nato nel 1905 a Catania , dove è morto nel 1968 , all'età di 63 anni .
Già appena quindicenne, nel 1919, stabilisce contatti con il suo Nume tutelare futurista , F. T. Marinetti , ed a soli sedici anni ( ' 21 ) espone alla Mostra Futurista di Ravenna ed a Mostre futuriste( ' 23) in Italia ed all'estero ; nel 1923 fonda la rivista " l'Albatro" , dove inizia a rinnegare il coinvolgimento futurista adolescenziale, e poi " Il Fondaco " (' 28) , dove si lancia a testa bassa contro i passatisti catanesi ( E. Tito, R. Rimini,etc.....) , appellandoli caldarrostai di provincia , infine dal 1929 ritorna nella sua Catania, dove, insieme a quell'altra figura titanica, Nunzio Sciavarrello,fonderà poi l'ISA, il Liceo Artistico e l'Accademia BB.AA. !
Polemista ed antiaccademico, esordisce futurista, ma studente dell'Accademia BB.AA. a Roma ( 1924 - 1928 ) , frequenta assiduamente la Scuola Romana di Via Cavour e , negli anni Trenta, i riferimenti artistici sono Chagall e la Raphael nella pittura e Martini nella scultura , mentre negli anni Quaranta segue l'espressionismo visionario di Scipione e Mafai e l'astrazione malinconica di De Pisis e negli anni successivi fa tesoro, in scultura, della lezione di Moore e della produzione postcubista di Picasso, con il suo capolavoro " Ricordo dell'amante " ( 1942 ) , un vestito femminile di bronzo vuoto del corpo che lo ha abitato . L'astrazione è la conclusione finale del suo ellittico percorso artistico, teso alla " promozione culturale dell'isola " . Amico di Giuffrida,gli Abate tutti, Comes, Ranno, Romano, ha partecipato alla Quadriennale( Roma, '35, ' 39 , ' 43 ) ed alla Biennale ( Venezia, ' 34, ' 36, ' 38, ' 40 , ' 48, ' 50, '52).
Mostre Personali degne di menzione : Galleria Bonjean ( Paris, ' 34 ),
oltre a mostre personali a Catania, Roma e in numerose altre città d' Italia .
Mostre Retrospettive : ISA ( Catania, ' 79 ), GAM ( Palermo , ' 79 ) , Ex- Chiesa del Carmine ( Marsala, 2000 ).
Marinetti apprezzò il suo ingegno poetico e Lo definì " il più grande scultore che la Sicilia abbia mai avuto " , per V.Brancati ebbe " il coraggio di scandalizzare per arditezza d'invenzione e la cosiddetta oscurità " e per Cardinale , è " un artista così libero da mode tanto che ne frequentò molte ; un mondo, il suo, di gesti, segni, e colori, sintomo di una coscienza, di una volontà di partecipazione intesa alle esperienze nodali de suo tempo " , mentre per Cardile , è " un rompiscatole " .
Per Bottari , " parte dalla memoria per arrivare a ciò che è immemorabile " e , per Gallo, è " una figura titanica " .
Da poco tempo la città di Catania Gli ha dedicato una Via , che si interseca sulla destra , scendendo per Via Passo Gravina a Catania.
Sua è la Statua della Dea Giustizia( 1953 ), alta quasi 8 metri,presso il Palazzo di Giustizia ed i 4 candelabri scolpiti in Piazza
Università a Catania ; inoltre sulla parete frontale della prima rampa dello Scalone d'ingresso al Palazzo delle Scienze ha collocato una enorme Minerva , ed in cima alle 4 colonne del Piazzale d'ingresso della Villa Bellini si elevano le statue raffiguranti Le Arti ed infine , all'esterno dell' edificio del Palazzo della Borsa, in una nicchia del primo piano, è posta una statua di Mercurio con il braccio alzato ed ancora altresì gli Altorilievi , con episodi di vita pastorale, del Monumento al Cardinale Dusmet .
Riflettori puntati su un artista catanese defunto,
Maestro-guida per tantissimi scultori siciliani .
LAZZARO
" lo Scultore "
L'onnipresente M.M.(Mimì Maria) Lazzaro( 1905- 1968) , detto Il Moro oppure Moraccio, era conosciuto per essere " la caffeina di Catania "...
Dotato di notevole vis polemica, era noto per il suo aggressivo vittimismo..........
Lazzaro è soprattutto uno scultore, sua la scultura I Malavoglia( '39 ) in una Piazza di Acitrezza ( CT ) , la Dea Giustizia( ' 53 ) a Piazza Verga ed i 4 candelabri bronzei ( ' 57 ) a Piazza Università e i4 Altorilievi in bronzo e lo stemma in pietra calcarea ( '33 ) del monumento al Cardinale Dusmet, in Piazza S. Francesco , oltre a Minerva al Palazzo delle Scienze e le statue Le Arti a Villa Bellini.
LAZZARO
artista-boxeur
Mimì Maria Lazzàro,nato, da un padre bravo decoratore,specializzato negli stucchi,il 15 Gennaio 1905 a Catania, dove è vissuto in Via Crispi N. 240, è morto,dopo una lunga malattia,alle ore 4 del mattino del 16 Marzo 1968, per blocco renale, all'età di 63 anni .
Intimo amico dell'Arch. Leone, l'onnipresente M.M. Lazzàro, conseguito, all'Istituto Tecnico, il Diploma di Geometra('24), si iscrive all'Accademia BB.AA. a Roma( 1924- 1928),legandosi d'amicizia con Claudio Bonichi(Scipione),Mario Mafai e Renato Marino Mazzacurati .
Pittore autodidatta,amico di Pippo Giuffrida,Francesco Ranno,Carmelo Comes,Dino Caruso(Caltagirone,1921 - Catania,1985)e Nunzio Sciavarello, è stato allievo,insieme a Tino Condorelli,Elio Romano e Saro Mirabella del pittore Saro Spina(Acireale,1856 - CT,1943).
Sua prima Personale in una Galleria di Messina(15-30 Maggio,1926).
Altre mostre Personali: Catania(10-30 Agosto 1928),Barcellona in Spagna(1929), Galleria del Milione( Milano,1932,1947),Interprovinciale di Sicilia( Palermo,'33,'34,'40),Galleria Bonjean(Paris,'34),Galleria Arbiter(Catania,'35),Venezia('35),Budapest('36),Mostra Universale(Paris nel 1937) , Forte dei Marmi(1948), Forlì( 1952) . Ulteriore mostra degna di menzione, la Collettiva di aggiornamento ,allestita proprio da Lui stesso,alla Galleria di Roma('40), con 82 opere di artisti siciliani ; nel 1940 viene chiamato ad insegnare Scultura alla Reale Accademia BB.AA. di Napoli fino al 1943,anno in cui ritorna nuovamente a Catania. Si è sposato con la signora Agata Lao, da cui ha poi avuto la figlia, Lucia; dal 1950 fino alla morte ha diretto l'ISA di Catania,coniando altresì un famosissimo slogan : " Diamo una lavagna a Carmelo,Bastiano e Pippo, così non sporcheranno più i muri ! " .
E' stato, dal 1945 fino alla morte,critico d'arte ufficiale del quotidiano La Sicilia e collaboratore del Popolo di Sicilia .
Mostre Retrospettive : ISA ( Catania, 1978), GAM( Palermo,1979) , Ex-Chiesa del Carmine( Marsala, Aprile-Giugno, 2000 ) . Barbera ne loda " la tempra di Artista-Boxeur come Egli ama definirsi ",
e per Frazzetto esalta pittoricamente " la coniugazione moderata degli stimoli romani " . Per Nicolosi " scolpì Ciclopi e Demoni,ma anche Venere ed Amazzoni,che sono figurine piene di grazia " , mentre per Barbera " balza dalle sue tele la potenza di concezione e la volontà che egli sembra soffi dalle sue figure " e secondo Guasco " il Lazzàro migliore Lo ascriverei di pieno diritto alla Scuola Romana, quindi un Lazzàro pittore e non ancora scultore " .
De Logu esalta " il tormento della forma e l'insaziabilità del già fatto " e per Leone, " la sua ostentata noncuranza di forma celava un'incontestabile liricità di contenuti " ed infine per Troisi " è una delle personalità più sfaccettate della storia dell'arte del Novecento in Sicilia " . Lazzàro è stato ,tout court, pittore-scultore-ceramista-poeta ! Ulteriori opere pubbliche,degne di menzione : un busto del musicista Francesco Paolo Frontini al Viale degli Uomini Illustri al Giardino Bellini(CT),un altorilievo in terracotta alla Stazione Sperimentale di Granicoltura in S. Pietro a Caltagirone,la stazione della Via Crucis (l'ottava) nella Chiesa di Avilla-Buja( Friuli),la statua di S. Giuda Taddeo al Duomo di Messina('48), il busto di Martoglio al Giardino Bellini di Catania('52), 3 doppi capitelli al Chiostro del Duomo di Cefalù('51),Volto ed affresco dedicato a S. Antonio Abate nella Chiesa di Gesso-Messina('26), 14 teste di atleti modellati in cemento nel prospetto dello Stadio Polisportivo di Siracusa( '35),una statua raffigurante l'Edilizia(Casa degli Italiani,Paris, '37),altorilievo raffigurante l'Annunciazione presso la Chiesa Madre di Trecastagni (CT, '34), Cristo(opera in legno)all'Istituto Salesiano di S. Francesco di Sales(CT, '48), altorilievo in pietra calcarea nello scalone del Municipio di Lentini- SR('39),Monumento a Mazzini( Enna, '49), Nuova Porta di bronzo nella Chiesa Madre di Nicolosi-CT( '52).
Galleria di riferimento : Arte Club (Catania ).
Diario Doc - Siracusa 2003
M.M.LAZZARO
impareggiabile animatore culturale
Figlio d'arte,in quanto nato il 15 Gennaio 1905 a Catania da un padre decoratore ed esperto stuccatore.
Ad appena 14 anni(nel '19), l'inquieto Mimì Maria Lazzaro aderisce al movimento di F.T. Marinetti,che Gli rivolge lodi per la poesia parolibera della raccolta Dinamismo Scarlatto pubblicata sulla rivista L'Ascesa e Gli lancia tante lodi: " la tua Pittura-Follia mi piace " .
Nel 1921 partecipa,con le due sculture,Autoritratto e Testa di Benedetto Croce, alla Mostra Internazionale Futurista di Ravenna, Torino('22),Praga('23),e firma e data un olio su tela,cm 45x55 , il Ritratto della madre ; sempre nel 1923 fonda e dirige la rivista l'Albatro .
L'attività futurista dura solo l'arco di un triennio, ma è solo l'innesco di successive rivolte anticonformiste : già nel '24 pubblica
una raccolta di liriche dal titolo Luminaria(SEM,CT) e partecipa alla Biennale di Monza('24) e poi di Reggio('25).
Conseguito nel 1923 il diploma dell'ITI per Geometri,si trasferisce
a Roma nel 1924 per iscriversi ad Architettura ed invece frequenta l'Accademia di Belle Arti . Nel 1926,prima Mostra Personale a Messina e poi pubblica a Catania la raccolta di prose Cavalcate(SEM, CT) .
Nel 1928 altra mostra Personale a Catania,dove ,il 5 Maggio,fonda la rivista il Fondaco e dà vita alla Associazione " I quattordici",presto sciolta dal Questore perchè non ritenuta ortodossa .
Nel 1929 è nominato fiduciario,per la Sicilia orientale,del Sindacato fascista di Belle Arti:partecipa alla mostra Internaz.le di Barcellona .
Nel 1931 partecipa alla Mostra Artisti Italiani di Tunisi ed alla Mostra Arte Coloniale a Roma .
Partecipa alla Interprov.le(Palermo,'32,'34,'35,'36,'37,'38,'39) , Gall. del Milione(Milano,'32),Mostra Naz.le(Firenze,'33),Interprov.le (Cagliari,'33), Galleria Bonjean(Paris,'34),Mostra Arte Italiana(Vienna,'35 - Budapest,'36), Mostra Univ.le(Paris,'37),Mostra naz.le(Napoli,'37),Gall. Mediterranea(Palermo,'38),Galleria di Roma('40),Mostra naz.le(Milano,'41),Galleria dell'Annunciata(Milano,'41),
Promotrice d'arte(CT,'45),Premio Forte dei Marmi('49), Mostra Artisti Siciliani (Venezia,'49),Mostra Naz.le del Disegno(Forlì,'52),Arte in vetrina(Sr,'52),Mostra del Mezzogiorno (Roma,'53), Artisti Siciliani (Varsavia,'59), Rassegna di Scultura (Forlì,'60).
Alla metà degli anni Sessanta dirige l'ISA di Palermo,a cui dona una scultura, La vergine che si desta, del '33 .
Per De Logu , " in un primo periodo di scapigliatura giovanile abbracciò la fascinosa idea futurista.....con opere che rivelarono al pubblico la sua irrequieta natura " e per Privitera, " ...una testa tormentata dal naso contorto,tirata su a colpi di pollice,ad incavi,chiusa dentro una croce che l'attanaglia. Tolto l'inutile simbolismo ed il giochetto di parole,rimane l'innovazione della tecnica costruttiva....." .
Per Brancati, " come tutti coloro nati dopo il 1900,ha lavorato nel peggiore dei tempi possibili " e per Mafai, " Hai due grandi qualità : sei artista come ha da essere l'artista,sommamente intuitivo, e hai una tenacia ed audacia qualche volta ostinata " ,mentre,secondo Maganuco, era " squadrato,possente,primitivo e raffinato ad un tempo " ed infine per Ojetti, " ha tanto ingegno da potere dare a ogni esposizione sorprese fortunate " .
Secondo Franco Grasso , è stato " un impareggiabile animatore culturale, un Maestro che aveva saputo coniugare al più alto grado immaginazione e ragione,slancio poetico e sicura esperienza , per il rinnovamento dell'arte in Sicilia " .
E' morto a Catania il 16 Marzo 1968 all'età di 63 anni .
LAZZARO, agitatore culturale
La sua formazione avviene all'Accademia BB. AA. di Via Ripetta a Roma,dove,dopo una breve esperienza Futurista marinettiana(rassegne a Ravenna nel 1921,a Torino nel 1922,a Praga nel 1923) ,diviene amico di Ferruccio Ferrazzi,Scipione(Gino Bonichi),Mazzacurati e Mafai .
Ha insegnato ornato modellato nel Liceo Artistico annesso all'Accademia BB.AA.(Napoli,1940-1943) .
Nel 1950 ha fondato l'ISA di Catania prima nel Monastero dei Benedettini,in Piazza Dante,e poi in Via Crociferi a Catania .
In una giovanile prosa lirica scrisse : < Un momento prima di morire atteggerò la mia bocca in una smorfia deliziosa,ed il gelo dell'oltretomba dovrà impietrirla come voglio io >. La profezia non s'avverò: morì di morte comune ,dopo lunga malattia renale .
Scrive Bonanno : " Di ritorno a Catania diviene agitatore culturale. Nei modi è un futurista che parla Novecento credendo di essere della Scuola Romana " .
Secondo Nicolosi, fu " uomo estroso,pieno di fantasia come artista e come uomo, timido benchè d'apparenza esuberante,incapace d'adattarsi all'ordinaria amministrazione,trasfiguratore della realtà secondo i suoi canoni dell'arte astrattista e futurista " .