Di Pietro Corrado
poeti galleria Roma
Corrado Di Pietro
Appoggiati a me, cara,
ti sosterrò sulla strada e sulla scala,
un bastone sarò dal manico prezioso
un tronco di noce che ti fa ombra.
Nessuno si accorgerà del tuo passo incerto
del tuo sguardo spento
del tuo labbro chiuso.
Io camminerò con te
sarò i tuoi occhi
la tua mano che tenta una carezza.
E quando lacrime di rugiada
raccoglierai al mattino
e me le porgerai col tuo bacio stanco
io ne farò un arcobaleno in cielo.
II vento che abita tra noi
II vento che abita tra noi - che il gallo fa girare sopra il tetto -di mare profuma e di rosmarino e punge come il gambo d'una rosa e come i suoi petali carezza.
Il vento che abita tra noi
è come i vecchi saltimbanchi
che chiedono la grazia d'un applauso
e inventano capriole mai tentate
per strapparci un tenue sorriso
II vento che abita tra noi
ci narra dei lamenti e delle pene
che nei deserti d'Africa raccoglie,
i sussurri ci porta, timorosi,
che nei giardini vagano, d'oriente.
Il vento che abita tra noi ci chiede il silenzio, o mia amata. Lascia che ci parli. Che sia almeno lui a figurare lo spirito del mondo.