Cordio Nino - Galleria Roma Siracusa

Antonio Randazzo da Siracusa con amore
Galleria Roma Siracusa
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Cordio Nino

900 Sicilia
Cordio
incisore di fiori

...............nel '68 ha sposato una sua allieva, l'artista Maria Grazia Sorano. Ha partecipato alla Quadriennale ( Roma, ' 5f, ' 67, '71 ), alla Biennale del? incisione ( Venezia, ' 67 ).
Mostre Personali : Galleria Le Jardin des Arts( Roma, '60 ), Galleria Ambiente ( S. Paolo del Brasile, ' 62 ), Maison du Brèsil( Paris, ' 62 ), La Nuova Pesa ( Roma, ' 65,'67 ), Arte al Borgo ( Palermo, ' 65, ' 80 ), Neue Beriiner Galene ( Berlino, ' 66 ), Junge Kunsten (Francoforte suIl' Oder, ' 67 ), Galerie Zentralbuchhandulung ( Vienna,( '67 ), Galleria n Punto ( Catania, ' 68 ), II Torcoliere ( Roma, ' 68 ), II Fondaco ( Messina,( 68 ), D Vicolo ( Genova, ' 68 ), D Gabbiano ( Roma, ' 70, « 72, '76,' 78, * 86 ), Marisa del Rè Gallery ( N. York, * 70 ), Fant Cagni ( Broscia,t 70, ' 73 ), Flaccovio ( Palermo, '71), O Girasole ( Camposampiero PD, '71 ), Galleria Stevenson ( PD, '71), Galleria Durer (Bologna,('73, '77 ), Il Tritone ( Biella, ' 73 ), La Tela( PA, ' 73), Cica ( Avezzano,( '73 ), Galleria '74 ( Palermo, ' 74), Galleria dell' Orso ( Milano,( 74 ), Galleria Arte Oggi ( Messina, '75 ), Caste! S. Pietro Tenne ( BO, '75 ), Tran / Art ( Milano, '76 ), La Racla ( CT, ' 76 ), Apsa 8 ( Roma, '77 ), Museo Calanovella ( Capo d' Orlando, '78 ), Galleria La Spirale ( Milano,'79 ), Lo Spazio ( Broscia, '79 ), Il Narciso ( Roma, '79 ), La Linea (Milano, '79, 80 ), Antologica ( Italsider, Taranto, '80 ), Grifone Arte ( Messina, ' 80 ), Antologica ( S. Ninfa, TP, '81 ), Studio 80 ( Broscia , '82 ), Forni ( Bologna, '82 ), Palazzo Busacca ( Scicli, '83 ), Antologica ( Palazzo del Capitano, Todi, '84 ), Forte San Cario ( Civitacastellana, '84 ), Galerie Duszkapatatyn Karolczak ( Bruxelles, '84 ), Museo Naz.le Belle Arti ( Rio de Janeiro, ' 88 ), Galleria L' Androne ( Scicli, ' 92 ), Antologica ( Roma, Gibellina, Catania, '98 ), Galleria Extramoenia ( Todi, '98 ).
Amico di Sciascia e Camilleri, insieme a Guccione, Gulino, Faro, Spinoccia, Tranchino e Bruno Caruso ha fatto parte dell' Associazione Amici di Sciascia.
Lorenza Trucchi scrive : " Cordio non fa mai sentire il Iato artigiano dell' incisione " e pure Sciascia annotava : " A voler dare delle impressioni, si direbbe che vi presieda la notte : che i paesaggi, gli alberi, le nature vive e morte trovino in sé immersi nel!' oscurità della notte delle scorie di luce ".
P. Nifosì rileva : " nelle sue opere domina la leggerezza, o meglio una sorta di eccitazione di colori, potenziati dai rapporti reciproci. Più che il reale, Cordio dipinge gli spiriti della natura, la qualità dei suoi colori, la sua luce ".
Diario Doc -
Siracusa 2002
Cordio
pittore - scultore di melograni

L' artista belicino. Nino Cordio, notissimo per la sua attività incisoria, nato a Santa Ninfa(TP) il 10 Luglio 1937, è vissuto a Roma ed è morto il 24 Aprile 2000, all'età di 62 anni, in un casolare - studio nella campagna di Felceti a Todi, la città di Jacopone.
Giovanissimo, con la madre, con i due fratelli maggiori ed il fratello gemello. Salvatore, si trasferisce dapprima a Mazara,dove conosce uno scultore del marmo, e poi a Trapani, dove ha come Maestro un intagliatore del legno. Nel ' 51 si trasferisce a Catania, dove consegue il diploma presso I' ISA di Piazza Dante e qui inizia l' amicizia con Piruca, Tantillo, Guccione, i gemelli Brancato, Italia, Scirpa, Abate, Panarello e Laganà.
Nel ' 57 si trasferisce a Roma, frequenta l'Accademia BB. A A., la Scuola d' arte della Medaglia ed il corso di incisione e xilografìa, in Via S. Giacomo. Compie il servizio militare ad Orvieto ; dopo il congedo, conquistata una borsa di studio, va a Paris, dove frequenta ('62 - '63 ) il Friediander Atelier .Nel '63 ottiene la prima cattedra presso l'ISA di Catania ; successivamente insegna per parecchi anni al Liceo Artistico di Roma ed espone in varie Quadriennali e Biennali a Roma ed anche alla Biennale dell'Incisione a Venezia.
Nel ' 68 si sposa con Graziella Sorano, sua allieva a Catania, da cui ha poi due figli, Francesco e Rossella. Dal 70 fino alla fine degli anni Ottanta si lega, anche per affettuosa amicizia, con la Galleria Il Gabbiano ( Roma ) ; nel ' 82 lascia l'insegnamento per dedicarsi a tempo pieno al suo lavoro.
Prima Personale in una piccola Galleria di Via del Vantaggio( Roma, ' '60), la più recente alla Fondazione Sciascia ( Racalmuto, '02 ). Nel 2001, ad Aprile, al proprio t" figlio " più illustre è stata dedicata la Biblioteca Comunale di Santa Ninfa ed, a Dicembre, è stata inaugurata sempre nel paese natìo, in Piazza Libertà, la scultura " La melograna e le rane ".
Pittore, scultore ed incisore, amava in modo particolare i melograni e viveva a Collelungo (Umbria), dove comprò casa nel '81, in compagnia di 2 vivaci pastori maremmani in un casolare pieno di pennelli, vernici, colori ed inchiostri.
E' morto il Lunedì di Pasqua del 24 aprile ed i funerali si sono svolti il 26 Aprile nella Chiesa degli Artisti, in Piazza del Popolo, a Roma ; la tumulazione è avvenuta al cimitero acattolico del Testaccio - Roma .
Del Turco scrive di " incredibile fusione di estro pittorico e di perfetta manualità artigiana che sprizza da ogni foglio uscito dal torchio dell' artista " e Mariani ritiene che " nella pennellata di Cordio si nota la sua nativa disposizione al disegno " , mentre invece per Passa " le tematiche sono quelle della natura ; il giardino, la vegetazione occupano la totalità della visione " ed infine per Di Stefano, le sue sono " incisioni dal ritmo segreto e poetico " . Mafai mormora " questo ragazzo ci sa fare ", per Levi ha " personalità autentica e ricca di possibilità espressive " mentre per Giuffrè " Nino aveva in sé il silenzio della notte di luna " ed infine per Sicari " la palma è diventata quasi un' icona della sua arte " . Secondo Siciliano, " è un alchimista, i geni che lo ispirano sono quelli dell' oro, del fuoco e del vento " e Sortino parla di " giocosità della materia ". Per P. Nifosì, " suo tema preminente è la Sicilia, tra memoria ed immaginazione, una Sicilia che va ad affiancarsi a quella di Guttuso, Guccione e Caruso. Una terra resa col filtro del sogno, alimentata dalle memorie dell' infanzia e dell' adolescenza, dai ritorni fugaci, dai profumi dei gelsomini, dei limoni, delle passiflore ".
Primo Siracusa
Sabato 22 Luglio 2000
Cordio
acquafortista vero
Pittore, incisore e scultore, nato tra Segesta e Selinunte, a Santa Ninfa (TP) nel 1937.......... Rimasto legato ad una figurazione tradizionale ( i temi preferiti, che lo hanno reso famoso, erano i fiori ), Cordio ha privilegiato soprattutto I'uso di un colore morbido che richiamava la grande lezione dell'impressionismo francese, rivisto comunque in chiave mediterranea ; di grande interesse, negli ultimi anni, anche le sue ricerche su diversi strumenti del fare pittura, come la ripresa della tecnica dell'affresco e della tecnica ad encausto in cui guardava alla grande esperienza pompeiana.
In oltre 40 anni di attività, ha tenuto più di 30 Personali ; prima Mostra Personale : Le Jardin des Arts ( Roma, '60), presentato da C.Levi, la più recente alla Galleria Extramoenia( Todi, '98) ed al Palazzo del Vittoriano (Roma, '98 ). Mostre da menzionare : a Sao Paulo ('62), a New York presso la Galleria Marina dal Re, a Roma presso II Gabbiano, Il Torcoliere, Le Jardin des Arts, La Nuova Pesa, a Milano presso la Galleria Dell'Orso, la Linea ed infine Trans' art, ed anche all'estero ( Francia, Germania, Austria, Brasile ).
L'ultima esposizione Antologica è stata allestita presso la Calcografìa Nazionale ( Roma ), la Fondazione Orestiadi di Gibellina e le Ciminiere di Catania ( '98 ) ; ma è da menzionare pure la fantastica mostra Collettiva " La Bella Pittura" a Villa Withaker ( Palermo, '99 ).
Era legato da personale amicizia ad uomini della cultura ( Sciascia, Camilleri, Piccolo e Siciliano ), e dell'arte ( Guccione, Guttuso, Faro e Caruso ). Sciascia ha scritto che nelle sue acqueforti " c'è qualcosa di misterioso e di misteriosamente inventato " ed altresì per Guttuso " aveva la straordinaria capacità di portare l'immagine al limite della meraviglia, quei suoi stupendi fogli di grafica non potevano essere un risultato soltanto tecnico " e per Camilleri " stenta molto a vedere le figure umane ; e se non ci sono case, è solo perché non le ha allora viste, e se non ci sono figure umane, è perché allora non stampavano la loro orma sulla terra " . Per Guzzi, " non è un artista realista ( nel senso più consumato e corrotto ed impegnato del termine ) ma un artista che certamente avviandosi alla realtà, giunge a sostanzialmente mutarla, trasformarla " e per D'Alessandro " Tramonti e melograni, mandarini, aranceti e fiori dell'Etna, palme africane e rossi papaveri fanno coro attorno alla casa del poeta ". Secondo Calvesi, " verso la bellezza segreta dei fiori, ha una letterale simpatia che ha fatto giustamente parlare di Redon e di Hokusaka...." ed altresì per Crìspolti," l' acquatinta era mezzo per una straordinaria tessitura cromatica - materica ". Chi è venuto a contatto con le sue incisioni si è imbattuto di certo nei suoi giardini, " nella sua solarìtà mediterranea, nei colori caldi della sua terra, nella forza impetuosa del mare, nella calma bellezza della natura ", nei versi metrici - calligrafici dì un acquafortista vero : non per nulla il lirico pittore, incisore, scultore Nino Cordio si è trovato a specchiare nelle sue acqueforti la poesia di Lucio Piccolo ( Sciascia), il poeta dei " Canti Barocchi".
Diario Doc - Siracusa  2002

 CORDIO
incisore nostalgico


.....il suo amore visivo ed emozionale per la natura è sempre ricreato nel lampo polveroso della luce che supera ogni rappresentazione puramente mimetica e della realtà sensoriale .
Per Guccione , " affida allo spessore stratificato delle < morsure > colorate il suo notturno lirismo dominato dal ricordo ( forse intensa nostalgia ) della Sicilia "  ed inoltre  per  D' Alessandro c' è
"  un sapiente uso vibrato del colore , portato al limite della meraviglia e della suggestione di trasparenze emotivamente rese " .
Lucrecia Vega Gramunt annota : " L 'itinerario della linea degli anni Novanta cambia l' oggetto permanentemente , trasferendolo o evocandolo in un percorso cosmico in dissoluzione e ricreazione della espressione intima " ed infine Calvesi afferma che " la visione viene interiorizzata in una cornice mentale attraverso la vena di contemplazione lirica " .

  Ulteriori Mostre: Omaggio a Nino Cordio Le Ciminiere,CT,dal16 Aprile al 1 Maggio 2005).
  Per Camilleri, " la sua arte riproduce,interpreta ed inventa la natura stessa,ma con una forzatalmente potente che sembra che la cornice non possa contenerla ed i colori siano capaci di apparire all'improviso e sfondare le pareti............Nino Cordio era uomo dolce,di delicati pensieri e di grande generosità, nei contatti con gli altri non innalzava schermi protettivi,ma la sua arte......." .
Per F. Guerrera,il mondo dell'artista sono "fiori,fogliame,frutti,campi in fiore,ma anche germogli,nidi dirondine,magmatici o acquatici riflessi,ombre che fra di loro si intrecciano,dilatate risonanze di colori ".

Sarà pronto entro l'Estate 2005,a Santa Ninfa(TP),il Museo dedicato a Nino Cordio.
Il Museo sarà ospitato al II Piano del Centro Sociale,sopra la Biblioteca Comunale,già a Lui intestata nel 2001 .

      Sabato 14 Luglio 2007 è stato inaugurato a Santa Ninfa,Piazza Aldo Moro, in provincia di Trapani, il Museo monografico «Nino Cordio», che la città natale ha voluto dedicare  al grande incisore, scultore e pittore scomparso nell'aprile del 2000.
Ampio spazio nel percorso espositivo è dato alle incisioni, tecnica nella  quale Cordio si è particolarmente affermato, con la riproposizione pressoché  integrale del corpus di opere che fu esposto nella mostra allestita nel 1997  a Roma, alla Calcografia Nazionale.
La quarantennale carriera dell'artista è documentata anche da un'esauriente  selezione di dipinti, sculture, affreschi, disegni, per un totale di circa  150 opere. Una sala ospita la ricostruzione dello studio di Cordio, con gli  strumenti originali utilizzati nelle diverse tecniche, mentre all'attività  didattica e documentaria sono dedicate una sala multimediale ed una sala per  proiezioni video.
Da menzionare che nel 2001 gli ha dedicato una Retrospettiva a Racalmuto la  Fondazione Sciascia.

                       


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