canonici i lignu
E tempi re canonici i lignu (quando la lettera iniziale maiuscola, particolarmente elaborata con motivi floreali e a colori che apriva il capitolo o la pagina si chiamava canonico nel senso di maiuscolo).
Dalla memoria di Cecè Genovese trasmessa a Ermanno Adorno.
Le prime macchine da stampa sfruttavano un meccanismo a vite simile a quello dei torchi utilizzati per la spremitura delle olive ed erano costruite in modo da esercitare una forte pressione sulla forma tipografica.
Sulla tavola pressa (torchio) venivano incastonati caratteri dell'alfabeto realizzati in legno di dimensioni uguali e regolari.
Canonici ri lignu quindi la lettera iniziale maiuscola, particolarmente elaborata con motivi floreali e a colori che apriva il capitolo o la pagina (stampata una per uno singolarmente) usate nelle stamperie prima dell'invenzione del'uso dei caratteri in piombo e più recentemente in plastica rigida.
Si usa dire di uno che sia rimasto indietro per mentalità e costume rispetto ai tempi in cui vive, e quindi superato e arretrato.
l'espressione è anche usata per indicare l'avvenuto cambiamento della società.
"Arristasti e tempi re canonici ri lignu" sei rimasto fermo al tempo in cui si usavano ancora "i canonici" di legno per dire stiamo parlando di episodio molto indietro nei tempi.
C'erunu 'na vota i canonici ri lignu.