polittico maestro di San Martino - chiese esistenti Siracusa

Antonio Randazzo da Siracusa con amore
Chiese esistenti
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polittico maestro di San Martino

chiesa di San Martino
Polittico del maestro di San Martino.
Il polittico del maestro di San Martino, pare sia opera di un anonimo pittore nato a Palermo e vissuto a Siracusa dalla fine del 300 ai primi anni del 400.
L’intera “pala” è larga metri 2 e alto metri 2,20.
L’opera, un tempo contornata da esili colonnine tortili collegate con capitelli e archetti, in parte conservati, che incorniciavano i vari settori, dal professor Stefano Bottari, studioso, è attribuita al maestro di San Martino come il polittico del maestro di Santa Maria, Madonna con Bambino, XV secolo, parte del retablo di S. Lorenzo, esposti tutti nella pinacoteca del Museo Bellomo di Siracusa, e il trittico conservato presso il palazzo di città di Licata.
La parte superiore, larga metri 2, alta metri 0,50, è suddivisa in tre scomparti, al centro, la Crocifissione di Cristo Gesù, a sinistra l'Arcangelo Gabriele e a destra la Vergine Annunziata.
La parte inferiore larga metri 2 e alta metri1,70, è divisa in tre scomparti al centro, la Madonna con il Bambino Gesù, assisa su un tronco ornato di candelieri e di fogliami fiammeggianti, tinto di un rosa delicato, a sinistra un Santo Vescovo, forse San Marziano o San Zosimo con il piviale rosso sangue segno del martirio e a destra Santa Lucia Vergine e martire siracusana.
Nel 1917 nel corso dei lavori dei primi restauri la pala fu rimossa e, nel 1955, Giovanni Nicolosi, incaricato del restauro, eliminò la ridipintura cinquecentesca e gli strati di vernice opera di Vincenzo Politi del 1905, del fiorentino Adolfo Bacci e dal figlio Maria Bacci del 1920, scoprendo gli splendidi colori e i disegni originali non firmati né datati.
Tutte le figure, il maestoso vescovo, coperto dall’ampio manto liturgico rosso-cinabro, decorato con un orlo fregiato fino al collo, l’aureola, e i lembi dorati della Madonna e di Santa Lucia, ornati da rosette a bulino, sembrano cesellati da esperto orafo, come le numerose testine di santi racchiuse in leggiadri tondini e finissime miniature, al pari degli ornamenti della mitra, così come il libro aperto nella mano del vescovo, sul quale, in lingua latina, a caratteri gotici sono trascritte le parole del simbolo apostolici.
Purtroppo le immagini scaricate dal web non rendono giustizia a queste magnifiche opere medievali.
polittico del maestro di San Martino
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trittico del maestro di Santa Maria-galleria regionale palazzo Bellomo
 

   

palazzo municipale di Licata

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