Cristianesimo Siracusa
Origine del Cristianesimo a Siracusa
statua San Marciano al Duomo
vedi anche:http://www.antoniorandazzo.it/santisiracusani/san-marciano.html
Sulla diffusione del cristianesimo a Siracusa non ci sono prove storiche (cioè dati verificabili) per cui ,nel tempo, vari studiosi si sono confrontati per stabilirne l’origine Pietrina o Paolina basandosi sulle proprie deduzioni e interpretazioni.
L’assenza di prove storiche ha fatto sì che diverse siano le opinioni in proposito.
Holm, Pace, Finley, Calderone e altri studiosi della materia, sostengono che Paolo sia stato il primo a giungere a Siracusa e a fondare il cristianesimo nella città perché At. 28,12 non specifica che Paolo vi abbia trovato cristiani, non tenendo conto del fatto che il cristianesimo cominciò a diffondersi da Gerusalemme abbastanza velocemente, in tutto il bacino del Mediterraneo già a partire dalla Pentecoste dell’anno 33. Siracusa, per la sua posizione strategica nel Mediterraneo era crocevia per le navi che da oriente dovevano raggiungere l’occidente e quindi Roma per cui è logico pensare che i siracusani siano venuti a conoscenza del messaggio evangelico ancor prima di tante altre città dell’occidente e sicuramente prima del 61 che è una data abbastanza tarda (28 anni dalla risurrezione e appena tre anni prima dell’inizio delle persecuzioni in tutto l’impero).
“Le navi che dall’Oriente e dall’Africa erano dirette a Roma, o da Roma ad Alessandria o a Cartagine, svernavano o passavano qualche tempo in quel porto (Siracusa)…. Gli uomini apostolici e i primi missionari del Cristianesimo devono aver fatto lo stesso percorso (…) Codesta stazione importante di commercio, battuta da negozianti orientali e israeliti, codesto porto cosmopolita frequentato da battitori dell’evangelo, trovasi nelle più fortunate condizioni per ricevere presto il Cristianesimo; i numerosi sobborghi della città e le abitazioni intorno al porto erano un terreno propizio per accogliere il Cristianesimo e formare un forte nucleo di cristiani”.
Riguardo ad atti 28,12 si può pensare che San Luca non abbia parlato di fratelli cristiani perché a qual tempo era un dato risaputo e sottolinea solo il fatto che vi abbia predicato.
Anche S. Privitera nella sua “Storia di Siracusa” sostiene che San Pietro, nell’anno 39, mandò Pancrazio e Marciano in Sicilia ad evangelizzare; Pancrazio andò a Taormina (Tauromenio), Marciano a Siracusa.
Marciano trovò a Siracusa i natii, i latini e una grane comunità di Ebrei stabilitasi nella città verso l’anno 59 a.C. e iniziò subito la sua predicazione. Tanti si convertirono e ben presto la comunità crebbe.
I primi cristiani a Siracusa si riunivano “in una spelonca sotterranea presso le mura dell’estrema Acradina” (…) in quell’antro silenzioso e scuro eresse il primo altare, battezzò i nuovi credenti, piantò la sede vescovile, fondò la chiesa siracusana” ovvero San Giovanni fuori le mura dove San Paolo predicò nel 61 così come riporta At. 28,12.
Sulla venuta di San Pietro a Siracusa non vi è traccia documentale anche se un’antica tradizione sostiene che vi sia fermato durante il suo viaggio verso Roma e ciò sarebbe fattibile.
Cfr. P. Magnano ,Syracusana Ecclesia I, Zangara Stampa, pp. 3-11