Lapa cortile
Bottai
Cortile delle api meglio conosciuto dai siracusani come CUTTIGGHIU A LAPA, denominazione popolare che ha scomodato "studiosi" di casa nostra. Fino al 31 Dicembre 1926 la toponomastica cittadina e l'anagrafe era competenza delle autorità religiose, arcivescovado e parrocchie che in relazione alla toponomastica utilizzavano per la maggioranza dei casi nomi di religiosi appartenenti alla casta oltre naturalmente alla specificità dei luoghi tramandati dal gergo. Fino a quella data quindi u cuttigghiu a lapa, così chiamato dal popolino, era ufficialmente denominato Ronco Nicolò del Lapi come risulta dalla documentazione allegata redatta dal funzionario del comune di Siracusa che rielaborò i testi dei precedenti documenti avuti dalle parrocchie. In epoca fascista, così come avviene ad ogni cambiamento di cultura e mentalità, prima dello sventramento del quartiere Bottai con la realizzazione della via del littorio, oggi Matteotti del 1935, la via che da via Dione portava all'antica via Savoia, si chiamava via Timbri, (fiume), il quale, per chi non sa è in zona Buccheri-Buscemi-Palazzolo, adiacente anche al monte Lapa, dov'è la sorgente dell'Anapo, come risulta dalla cartina-disegno a suo tempo rielaborata da Ermanno Adorno. Oggi di quella via rimangono il tratto chiamato via Carmelo Campisi e il ronco primo a corso Matteotti. In quell'occasione u cuttigghiu a lapa, come logica vuole, venne chiamato ronco monte Lapa proprio perche all'incrocio della via Monte Timbri.
toponomastica delle vie Sezione A-Liceo- copia documentazione tratta dal registro redatto in occasione del passaggio delle competenze, anagrafe e toponomastica, dall'autorità religiosa al Comune a partire dal primo gennaio 1927.
pianta topografica di Siracusa 1893
la cartina elaborata da Ermanno Adorno su antica documentazione datata 1785 esistente presso l'Archivio Storico di Siracusa
in alto a sinistra la freccia rossa indica monte Lapa
la freccia rossa indica la sorgente del fiume timbri
Dalla rivista “I SIRACUSANI” Novembre-Dicembre 2001, Anno IX n.52 testo di Carmelo Tuccitto