villetta Aretusa
Negli anni sessanta i vecchi camminamenti delle mura di ponente si trasformarono in un passeggio urbano con una ringhiera artistica che valorizzava la visione panoramica. Sotto le mura la marina si aprì. A sud, con una rampa che circondava il bastione Fontana, ruppe il diaframma che la separava dalla fonte Aretusa. A nord, con l'abbattimento delle mura, divenne, a tutti gli effetti, spazio urbano pienamente integrato nel sistema di percorribilità della città, non più limite esterno a essa. È in questo contesto che si affermò l'idea di un vero e proprio riassetto urbanistico della marina.
Lo spazio della marina già a partire dagli anni sessanta dell'Ottocento iniziò così ad affrancarsi dalle funzioni militari e commerciali e dalle rispettive pratiche sociali. Divenne uno spazio libero, progressivamente invaso dalle pratiche della sociabilità notabilare: svago, passeggio, incontro, esposizione. Per un notabilato che faceva del decoro, della quantità e qualità delle relazioni sociali una delle principali risorse d'identità, la marina divenne luogo ideale di produzione di identità. E così anche fisicamente il luogo si trasformò. Negli anni sessanta i vecchi camminamenti delle mura di ponente si trasformarono in un passeggio urbano con una ringhiera artistica che valorizzava la visione panoramica. Sotto le mura la marina si aprì. A sud, con una rampa che circondava il bastione Fontana, ruppe il diaframma che la separava dalla fonte Aretusa.
la scaletta la bretella di collegamento marina-fonte aretusa è realizzata. foto anni 20
vista da sopra, foto stessa epoca, a destra hotel degli stranieri
La storia della villetta è un tutt'uno con le vicende storiche trattate diffusamente da SALVATORE ADORNO nel suo testo LA PRODUZIONE DI UNO SPAZIO URBANO SIRACUSA TRA OTTOCENTO E NOVECENTO.
vedi meglio il testo completo documentazione pdf
la casina sanitaria (ancora non aperto il passaggio per la fonte Aretusa)