Giudecca fototeca
Giudecca
Il quartiere Giudecca (jureca in siracusano) era il quartiere abitato dagli Ebrei.
La Giudecca, a Jureca, quartiere di orugine ebraica, per noi ragazzi degli anni 40, era un percorso obbligato per giochi e vita sociale.
La imboccavamo, in un tempo ormai passato, venendo dalla chiesa dell'Immacolata, parroco allora padre D' Asta, e la prima cosa che sentivamo era il profumo del pane, dei biscotti appena sfornati dai vari fornai, Recupero, Pinto, Ventura, Romico nella stessa via e nei vicoli adiacenti.
I negozi di genere alimentari, del cavaliere Natale Greco, la Macelleria di Don Pasqualino Giudice, la macelleria di Di Natale, e di Peluso, le pompe funebri di De Grande, bancarelle, botteghe di frutta e verdura, barbieri, fotografi, tabaccai, osterie, che con le loro turbinose attività offrivano una capacità di servizio che abbracciava tutta Ortigia.
Poi l'abbandono e il declino, oggi la Giudecca muta e immobile vive di ricordi per qualche sfuggevole turista che passando da quelle parti non riuscirà mai a capire cosa fosse la Giudecca del tempo che fu.
Della comunità Ebraica si hanno tracce di presenza sin dai tempi dei Romani e, per i riferimenti del Capodieci e del Privitera, la presenza nel tessuto urbano fu' sempre costante anche nell'era bizantina e normanna-federiciana. Da sempre snobbati e sottomessi dai cristiani, si ha notizia che intorno al 1300, gli Ebrei furono autorizzati a costituirsi in un loro ghetto nel rione di San Giovanni fuori le Mura per poi stabilirsi stabilmente nel rione della Giudecca ove ebbero un Ospedale e una prima Sinagoga dove oggi sorge la Chiesa di San Filippo,nonchè una probabile seconda Sinagoga ove oggi c'è la Chiesa di San Giovannello. Avviarono fiorenti commerci in tutti i settori merceologici ed erano governati da 12 Probi collaborati da altrettanti Prothi governativi per la gestione di tasse,matrimoni,ripudiazioni,macellerie e rispetto delle leggi etc etc. Governando la Camerea Reginale il Cardenas in nome e per conto della Regina Isabella di Spagna,l'editto di Espulsione del 31 Marzo 1492 di Ferdinando il Cattolico si abbatte' come una scure sulla loro sorte in Siracusa.Tanti optarono per un ritorno in Palestina,altri lasciarono Ortigia ed i piu' deboli di fede optarono per una conversione al Cattolicesimo rimanendo in città e continuare le proprie attività. Di tutto questo martirio etnico sono rimaste poche tracce storiche, prevalentemente in architettura, come le lastre funebri rinvenute nel 1892,( causa lo smantellamento delle fortificazioni iniziate 3.4 anni prima), nell'area cimiteriale di Santa Lucia ed oggi custodite nel cortile del Museo di Palazzo Bellomo
vedi anche:
http://www.antoniorandazzo.it/storia/ebrei.html
http://www.antoniorandazzo.it/chiese/chiesa-san-giovannello-o-san-giovanni-battista.html
Piantina del quartiere della Giudecca nel XV secolo con l'originale toponomastica tratta da Scandigliato-Mulè, foto e commento di Matteo Masoli
la via della Giudecca in una foto del primo novecento