torre Ognina - castellietorrimedievali

Antonio Randazzo da Siracusa con amore
Castelli e torri
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torre Ognina



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La frazione marittima chiamata Ognina, delimitata dalla Punta Asparano a nord e dal Capo Ognina a sud, è una delle più interessanti località marittme del siracusano vista la ricchezza di rovine storiche che fanno da contorno ad un mare molto pulito e dai fondali poco profondi (a seconda della morfologia marina). Va detto che la costa, quasi interamente rocciosa, è interrotta da una piccola insenatura che ospita un piccolo "Porto Canale" in cui sono ormeggiate piccole imbarcazioni da pesca.
Dal punto di vista storico - archeologico, Ognina sarebbe stata in epoca greca una piccola località abitata da pescatori e da agricoltori. Difatti alcuni coloni greci provenienti dalla vicina Siracusa si stanziarono qui creando un piccolo porticciolo attorno al quale sorse un piccolo villaggio chiamato "Longasia" (termine greco che indicherebbe la presenza di pietre forate che servivano come vere e proprie "ancore" per le imbarcazioni) latinizzato poi in "Lognina" e divenuto infine "Ognina". Nelle epoche romane bizantine e medievali, il villaggio non mutò la sua funzione agricola peschereccia; anzi i Bizantini qui trovarono un luogo adatto per ospitare Oratori e Catacombe rupestri. Tralasciando i secoli successivi, in epoca moderna (1900 - 2000) Ognina assunse l'attuale funzione di borgo marinaro.
Molte sono le curiosità naturali e le rovine da visitare ad Ognina tra le quali citiamo la presenza di grotte sottomarine scavate dalle onde e di numerosi scogli dalle forme bizzarre che formano addirittura veri e propri "portici" naturali; di vecchie cave di pietra di epoca greco - romano - bizantina in cui vi sono "scale artificiali" cavate nella scogliera, risultato dell'estrazione dei blocchi di pietra; i resti di un villaggio neolitico sull'isolotto di Ognina, le cui rovine sono caratterizzate dalla presenza di numerose fessure scavate nella roccia che servivano per piantare i pali che sostenevano le capanne in cui abitavano le popolazioni neolitiche che a quei tempi popolavano le campagne del siracusano; la presenza di una "Latomia"; alcuni "bulbi" in pietra che servivano come attracco per le antiche imbarcazioni da pesca greche; i resti di strade carraie di epoca greco - romana; i resti di fornaci terranee di epoca romana; resti di Oratori rupestri e Catacombe bizantine, nonchè di Necropoli rupestri di epoche neolitiche, sicule, greche e romane; le rovine di una Basilica bizantina ubicata presso l'isolotto di Ognina e infine i resti di due torri di avvistamento chiamate rispettivamente "Torre Cuba" e "Torre di Ognina". Per la presenza di numerose testimonianze archeologiche si è pensato di creare ad Ognina un piccolo "Parco Archeologico", ma ancora non è partita nessuna richiesta giuridica.

[1] Cfr. Giuseppe Agnello "Le torri costiere di Siracusa nella lotta anticorsa­ra" 1 in Archivio Storico Siracusano IX pp 21-60 1963.
[1] Cfr. Giuseppe Agnello "Le torri costiere di Siracusa nella lotta anticorsara" 1 in Archivio Storico Siracusano IX pp 21-60 1963.

Tratto da MASSERIE E VECCHI MANIERI NEL SIRACUSANO di Annalena Lippi Giudi, foto Giovanni Giunta edito da Arnaldo Lombardi Editore Istituto editoriale in Sicilia


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