torre Landolina
La torre Landoliina dopo il restauro
LAGANELLI E TORRE LANDOLINA In vernacolo Lacaneddi e Turri 'ndulina. Località siracusane poste fra il vallone Cavadonna e la Villotta. (12) Qui riporto parte di un contratto di enfiteusi ed annuo censo (redatto presso il notaio Polizzi. voi. 11669 del 27 dicembre 1713) su un luogo chiamato Vela "sito e posto in con¬trada della Mottava confinante con il luogo degli eredi di donna Vittoria Buonanno e con altri confini, regalato da donna Vittoria Giustiniano, un tempo amica della baronessa Dorotea e dopo ..." Parte della contrada Laganelli viene chiamata Torre Landolina. Questa differenziazione si notava già due secoli fa visto che nel ruolo dell'antico catasto della Valle di Siracusa (1811-1859) si specificava "Laganelli detto Torre Landolina" da "Laganelli e Mottava". La strada di Laganelli va dai numeri 170 e 172 di via Elorina al bivio S. Domenico-Calcaccia, mentre la traversa Torre Landolina va dalla strada S. Domenico, sulla destra, alla Cozzo Pantano. Laganelli, secondo C. Avolio <i3>, deriva dal greco "agnos" che significa agnocasto, in latino vitex agnus castus, in siciliano lignu castu, ma che nel siracusano prende il nome di lacanu ed in qualche paese lagomu. La denominazione delle terre senza dubbio derivò dal prevalere vegetazionale di questa specie spontanea lungo i margini dei pantani <i4>. Che la contrada prenda nome dall'agnocasto è avvalorato da una registrazione del notaio Di Giovanni (voi. 10944 - anno 1639) per una gabella "di loco sito in contrada Laganelli o Piretri" usi. La Torre Landolina sorge sopra una piccola altura e nei tempi passati aveva avuto sicuramente funzione segnaletica in caso di scorre¬rie corsare. (13) Archivio glottologico italiano – 1899
( 14) Questa verbanacea. fino ai nostri giorni, si usa in erboristeria come anafrodisiaca. Essa rappre¬senta l'emblema della castità e i suoi frutti venivano usati nell'antichità per frenare l'appetito sessuale e l'eretismo nelle giovani come pure per favorire il ciclo mensile. Si legga una nota sull'agnocasto a pag. 132 del I voi. al toponimo Fiume di Cassibile. (15) Il toponimo in oggetto ha dato nome ad una scultura greca, raffigurante una testa, trovata in loco e ritenuta importante per gli archeologi. A tal proposito riporto M.P. Loicq - Berger. SYRACUSE. Bruxelles 1967. "Les plus ancien, dont l'importance prévaudra longtemps. est le courant dorique. nettament affirmé dans les arts plastiques comme dans l'architecture. Il a marqué de soli empreinte des morceaux de sculpture dédalique tels ces deux torses acéphales provenant d'Aerai, oli encore la fameuse téte de Laganello (Langlotz-Hirmer la datent tantòt du VII siede ... Quarles vati UfTord descend jusq'au milieu du VI siede) exhumée pai Landò lina vers 18 30. prés de la source Cyane. et dont l'entérét réel flit
Non si hanno molte notizie sulla storia della torre, in proposito scrive G. Agnello: Si sa soltanto che preesisteva al terremoto del 1693 e che da questo abbattuta, fu ripresa, come la Torre Milocca, dalle fondamenta nei primi del Settecento. Impossibile stabilire oggi se la ricostruzione sia stata condotta con riferimento alla vecchia o con l'attuazione di un nuovo piano...
Silvana Micciulla
PER APPROFONDIMENTI : Archivio di Stato di Sr . Fondo Landolina- Interlandi- Pizzuto,(1493-1949) donato all'AS Siracusa dal barone Rosario Pizzuto. Il fondo comprende soprattutto carte della famiglia Landolina di Siracusa, ramo cadetto dei Landolina Calandra, baroni di Imbaccari, proveniente da Caltagirone, stabilitasi a Siracusa alla fine del 1600. Di una certa importanza risultano le carte concernenti alcune commende e cariche ecclesiastiche.
Da : Massae, Massari e Massarie di M. Monterosso - " Le terre di Laganelli, antico possedimento dei Gaetani, passarono, nel 1759, dai Catalano ai Landolina, per il matrimonio di Francesca Catalano e Francesco Saverio Landolina.(...) Passata al figlio Mario, la proprietà della torre come delle terre annesse passarono, per estinzione del ramo maschile dei Landolina agli Interlandi e da questi, nel 1901, alle famiglie Pizzuto e Perrotti(....)
Foto Arribas tratte dal volume Masserie e Vecchi Manieri... della Lippi Guidi. Non reca la data della stampa, ma, salvo errori, risale ai primi anni Novanta. Le foto originali sono di Giovanni Giunta
PER APPROFONDIMENTI : Archivio di Stato di Sr . Fondo Landolina- Interlandi- Pizzuto,(1493-1949) donato all'AS Siracusa dal barone Rosario Pizzuto. Il fondo comprende soprattutto carte della famiglia Landolina di Siracusa, ramo cadetto dei Landolina Calandra, baroni di Imbaccari, proveniente da Caltagirone, stabilitasi a Siracusa alla fine del 1600. Di una certa importanza risultano le carte concernenti alcune commende e cariche ecclesiastiche.
Da : Massae, Massari e Massarie di M. Monterosso - " Le terre di Laganelli, antico possedimento dei Gaetani, passarono, nel 1759, dai Catalano ai Landolina, per il matrimonio di Francesca Catalano e Francesco Saverio Landolina.(...) Passata al figlio Mario, la proprietà della torre come delle terre annesse passarono, per estinzione del ramo maschile dei Landolina agli Interlandi e da questi, nel 1901, alle famiglie Pizzuto e Perrotti(....)
Foto Arribas tratte dal volume Masserie e Vecchi Manieri... della Lippi Guidi. Non reca la data della stampa, ma, salvo errori, risale ai primi anni Novanta. Le foto originali sono di Giovanni Giunta
Le terre di Laganelli, antico possedimento dei Gaetani pervennero ai Catalano alla quale appartiene lo stemma.
(per il sopravvenuto matrimonio di Francesca Catalano con Francesco Saverio Landolina)
DESCRIZIONE STEMMA ARALDICO da:
CATALANO "Titolo di Signore del Marcato di Melilli Ultimo investito Antonio Francesco Paolo (1781) Col titolo di Nobile dei Signori del Marcato di Melilli e qual discendente da Francesco (1806), fu iscritto Felice, di Giuseppe, di Francesco. Figli: Marianna, Andrea, Francesca, Antonino, Lucia, Giuseppe e Clelia Arma: d'azzurro, alla colonna d'argento, sormontata da una stella di otto raggi dello stesso e sostenuta da due leoni coronati d'oro, contrarampanti ed affrontati
Alias: d'azzurro, alla fascia in divisa abbassata sotto un illetto scorciato, accompagnata, in punta, da una stella di dieci raggi e sostenente due leoni coronati, contrarampanti ed affrontati al filetto, il tutto d'oro"
Alias: d'azzurro, alla fascia in divisa abbassata sotto un illetto scorciato, accompagnata, in punta, da una stella di dieci raggi e sostenente due leoni coronati, contrarampanti ed affrontati al filetto, il tutto d'oro"
DURANTE I LAVORI DI RESTAURO foto Michele Impelluso