Castello Normanno Noto
Castello Normanno Noto
Le contrade di Noto si estendevano da monte fino al mare.
venne totalmente distrutta dal terribile sisma dell’ 11 Gennaio 1693
Ai tempi di Cicerone, Netum godeva dei diritti di una città federata romana, foederata civitas, alla pari di Messana e Tauromenium (oggi Messina e Taormina); mentre ai tempi di Plinio, conservava sempre il grado di città latina (civitas latinae conditionis), favore di cui non fruivano allora che tre città della Sicilia.
Tolomeo è l’ultimo scrittore antico che faccia menzione di Netum, la quale fu la sola città che seppe opporre resistenza alle vessazioni e depredazioni di Verre.
Occupata dai Saraceni, diede il nome ad una delle tre grandi divisioni amministrative in cui ripartirono la Sicilia, la famosa Val di Noto.
Fu città ben munita, sotto il profilo difensivo, tanto che Ruggero il Normanno, dopo avere sottomesso gran parte dell’isola, la occupò per spontanea dedizione, e non per espugnazione.
Dopo Ruggero fu signore di Noto suo figlio Giordano. Nei primi anni del secolo XIV, a causa di un tradimento venne in mano a Carlo d'Angiò. Sotto re Alfonso fu proprietà del fratello Pietro, il quale costruì la torre maggiore detta volgarmente maestra