Castello Sortino - castellietorrimedievali

Antonio Randazzo da Siracusa con amore
Castelli e torri
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Castello Sortino

CASTELLO DEL FEUDO (oppure CASTELLO DEL PRINCIPE )






IL Castello venne fatto costruire dagli arabi nel " Casale di Ksutiah " intorno all'anno 1000. Nonostante la fonte sia affidabile, essendo estratta da un manoscritto appartenente alla Cancelleria araba del tempo e pubblicato nel 1789 col titolo Codice Diplomatico Arabo", resta da chiarire se davvero il casale di Sortino e quello di Ksuthia siano la stessa cosa. Come abbiamo già detto i dubbi sulla questione sono molti e tuttora irrisolti. Se non si hanno sicurezze sull'origine del castello le si hanno sulla sua collocazione e la sua distruzione. Sia la torre che il castello erano ubicati nella parte sommitale della costa Sortino, a 396 metri s.l.m., e costruiti su una balza rocciosa alta circa cinque metri. Questo "trucco" faceva sembrare le due costruzioni ancora più grandi ed imponenti, soprattutto agli occhi di chi proveniva dai quartieri collocati nella parte bassa dell'abitato. Nel quadro il castello e la torre vengono raffigurati su un ordine di tre piani. La torre, raffigurata con merli alla guelfa, nascondeva un piano interrato (7m x 7m), diciamo pure un sotterraneo, utilizzato come prigione: una porticina si affacciava sullo strapiombo di Cava del Marchese ed era utilizzata per disfarsi dei cadaveri dei giustiziati. Il sotterraneo è ancora oggi visibile anche se in cattive condizioni. Rimane visibile anche il cunicolo che collegava il castello alla torre (in parte modificato dagli attuali proprietari) e la spianata rocciosa sulla quale sorgeva il castello. Per il resto, sia della torre che del castello non rimane quasi nulla: i resti di un tramezzo intonacato e colorato d'azzurro e qualche blocco di pietra ben lavorata e incastonata nei vicini muri a secco. Sulla sinistra del castello sono ancora presenti, a poca distanza l'uno dall'altro, due fossati di fortificazione paralleli, larghi circa tre metri ed alti quattro (le misure originarie erano sicuramente diverse, almeno per quanto riguarda l'altezza), mentre il pozzo-cisterna raffigurato nel quadro è ancora oggi visibile e funzionante. Della piccola torretta d'avvistamento, raffigurata nell'estremo sperone orientale, rimane soltanto l'intaglio quadrangolare della roccia. La spianata del castello, utilizzata per circa due secoli come cimitero ("u cimiteru vecchiu"), è adesso una piccola area verde chiamata Villa delle Rose. Nel 2000 sono stati realizzati qui sei murales raffiguranti altrettanti scorci di Sortino Diruta. Nel 1542 un terremoto danneggiò gravemente il Castello nel quale rimasero sepolti la Baronessa con il figlio ed altre 12 persone. Il Castello venne poi ripristinato, compresa la cappella al suo interno nella quale venivano celebrate quattro messe al giorno. Con i terremoti del 9 ed 11 gennaio termina la vita del castello della Sortino medievale, ricostruito nel nuovo paese accanto alla Chiesa Madre, esattamente dove oggi sorge l'edificio scolastico "Specchi"».Le viicende che hanno accompagnato il comune di Sortino in Età medioevale sono legate alla famiglia nobile dei Moncada e successivamente agli eredi di Modica (1477). Il feudo di Sortino, molto appetibile per le indiscutibili ricchezze naturali, fu acquistato dalla Famiglia Gaetani Baroni originari della Toscana, il cui capostipite si era trasferito a Palermo in cerca di gloria e fortuna. I Gaetani saranno, per più di tre secoli, i principali protagonisti della storia, non solo di Sortino ma della intera provincia di Siracusa. Emblematico è stato l'aiuto che Pietro Gaetani diede alla ricostruzione del paese nella collina Aita, dove tuttora si trova, dopo il devastante terremoto del 1693 che colpì l'intera costa orientale sicula.

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