torre Cuba
CUBA O CUBBA
Dall'arabo Qubbah che significa «volta, stanza a volta». E' località posta fra Longarino e il mare. Lungo la costa è compresa fra Ognina e Fontane Bianche.
Onde chiarire la toponomastica del luogo, leggiamo quanto scrisse P. Orsi (224). «La Cuba, oggi proprietà del cav. Luigi Vinci di Siracusa, è una di quelle torri, che a tratti si elevano lungo la costa, ma a breve distanza da essa, e che costrutte nel 1500-1600 servivano a tutelare la gente e le proprietà della campagna dagli sbarchi improvvisi e minacciosi dei barbareschi; sorge ad una dozzina di chilometri a S-0 di Siracusa, in aperta e piana campagna a meno di un chilometro dalla angusta baia di Ognina.
Nulla di ragguardevole presenta la torre circolare, oggi trasformata in abitazione signorile, ma il solo nome di Cuba erami indizio non sospetto di maggiore antichità, avendo notato che nella regione siracusana si indicano con tale nome le costruzioni a volta, o meglio a cupola. Non è quindi a dire quale e quanta sia stata la mia sorpresa, nello scoprire che la torre era impostata nientemeno che sopra una magnifica cupola bizantina, la quale colle sue solidissime pareti perimetrali sosteneva l'immane pondo della soprastante costruzione.
La chiesa è sotterranea, e nel suo stato attuale d'interramento dista dal piano di campagna m. 3,75; ma trasformata in cantina venne il suo interno riempito di una massa di materiale della potenza di m. 2,70; per modo che il piano antico ed originale della chiesa trovasi, come vedremo, a m. 6 circa sotto il suolo attuale che non ha subito nessuna modificazione che quello che era in antico... La chiesa ha forma semplice e chiara; una croce greca sormontata da cupola depressa, con tre grandi absidi, ed un atrio che la precede; ma perchè essa, costruita in aperta campagna, ed in solidissimo terreno, sia stata quasi sotterranea, è un problema che mi son fatto, senza saperne dare adeguata spiegazione. La roccia, un calcare tufaceo, detta in paese giuggiolena, si trova qui a piccola profondità: cioè a mezzo metro.
I costruttori dovettero dunque aprire un grande cavo, o latomia, nel quale innestarono la fabbrica, rivestendo di muratura la elevazione delle pareti perimetrali, mentre il piede non meno che il pavimento della chiesa rimase di viva roccia... Ciò che non si sa, è se essa servisse ad un grosso abitato come quello di Cittadella (fra Vendicari e San Lorenzo) o se fosse una chiesa isolata, in mezzo alla campagna; mi si assicura che il grande cortile della fattoria nel cui mezzo essa sorge sia pieno di avanzi di fabbricati, alcuni dei quali io constatai «de visu» nel limitrofo giardino, e contenevano ancora una quantità di dolia colossali fatti a pezzi ; era dunque un magazzino di campagna, la cui età mi sembra di qualche secolo anteriore ai tempi bizantini. Nè le agiografie, nè gli scarsi documenti storici riferibili ai primi secoli del medioevo ci recano alcun sussidio circa il nome della chiesa e del borgo, che sorgeva alla Cuba, la quale in tanto silenzio, resta documento insigne di quella architettura bizantina, di cui ogni ricordo fu cancellato anche nelle maggiori città».
La Cuba in effetti non fu una chiesa. Alla luce degli ultimi studi è stato accertato che si tratta di una cappella funeraria.
(224) Sicilia Bizantina. Voi. I, 1942 alla pag. 46 e seg.
Torre Cuba prima della distruzione provocata da un violento uragano nel 1956
RITROVATO IL VECCHIO AEROPORTO INGLESE DI CASSIBILE in Sicilia:
Ritrovato dopo 70 anni il luogo in cui sorgeva l’aeroporto inglese di Cassibile (Siracusa – Sicilia). Una vecchia foto pubblicata su un sito web ha permesso a Lorenzo Bovi (Associazione Storica Lamba Doria – www.lambadoria.it) di riconoscere l’antica torre utilizzata dagli inglesi nel 1943 come torre di Controllo e tracciare quindi la posizione della pista, sita in località “Torre Cuba” di Cassibile. Il campo di volo era stato costruito dagli anglo americani nel luglio del 1943, pochi giorni dopo lo sbarco in Sicilia, ed utilizzato dagli aerei inglesi Beaufighter della Caccia Notturna. A settembre arrivarono poi gli aerei americani, sempre della Caccia Notturna. L’aeroporto venne definitivamente abbandonato a fine novembre del 1943 e spostato a Montecorvino, per seguire l’avanzata dell’offensiva bellica lungo la penisola italiana. Il sito risultava ormai sconosciuto per tre motivi: il primo è che dove sorgeva la pista oggi c’è un agrumeto; il secondo che le piastre mobili (P.S.P.) usate per la costruzione della pista furono rimosse dagli americani al momento di trasferire la base; il terzo che l’antica torre usata come Torre di Controllo, visibile nelle foto inglesi allegate, purtroppo nel 1956 crollò a causa di un uragano, rendendone quindi impossibile il riconoscimento odierno, rispetto alle foto del 1943. Oggi della torre in questione, chiamata “Torre Cuba” , restano solo il basamento ed il pano rialzato, costruito su un’antica basilica bizantina, ma tutta la struttura del casolare è integra, così come allora, e ben si riconoscono i balconcini del primo livello e l’ingresso con i suoi merli, identici come all’epoca degli scatti delle foto inglesi. Questo ritrovamento di Lorenzo Bovi chiude quindi il mistero della torre presente nelle foto inglesi del 1943, non riconosciuta da nessuno a Cassibile, e che per un momento aveva fatto temere che le foto fossero state scattate addirittura in Tunisia. In realtà Lorenzo Bovi aveva già trovato poco distante da Torre Cuba un’altra torre (chiamata “torre tonda” ah ah ah), ancora in piedi e di fattura simile nella costruzione dei merli (assottigliati alla sommità) e sentiva quindi di essere vicino alla soluzione. Anche il balconcino del piano rialzato di quel che resta di Torre Cuba era uguale a quello delle foto inglesi, ma la conferma al 100% è arrivata solo son la foto antica della torre pubblicata on line da Antonio Randazzo e tratta dal libro “Masserie e vecchi manieri nel siracusano”, di Annalena Lippi Giudi. Un grazie ovviamente al proprietario dell’edificio che ha permesso la pubblicazione della foto.Complimenti quindi a Lorenzo Bovi dell’Associazione Storica Lamba Doria – www.lambadoria.it per aver risolto anche questo piccolo ma significativo rebus “storico”.
Siracusa, 26 giugno 2012
foto IERI di Giovanni Giunta
Torre Cuba distrutta da un violento uragano nel 1956 e ora ricostruita
Strada vicinale Santa Teresa - Piana Cuba La Torre "Cubba"
Nel vecchio fondo Cuba a sud ovest della penisola Maddalena, nell'antico feudo "Longarini", sorgeva una torre di avvistamento del Cinquecento, costruita su una basilichetta tricora di epoca bizantina, che fu evidenziata da Paolo Orsi nel 1899. Oggi è trasformata in villa. La torre è circondata da un complesso rurale che risale al 1882.
La denominazione è da riferire alla versione dialettale di cupola, in quanto esisteva un edificio con questa caratteristica sul quale venne eretta la torre.
Gli studi di Giuseppe Agnello ci illuminano sulla storia di questa torre: "La basilichetta è una delle più armoniche e rappresentative costruzioni bizantine esistenti in Sicilia e con un buon fondamento può farsi risalire ai secoli Vili e IX..."
"Purtroppo, la torre è oggi quasi interamente distrutta. Nel febbraio del 1956, investita da un eccezionale uragano di vento, subì una profonda decapitazione, che ebbe conseguenze paurose sulla statica dell'intero edificio'"43.
Le terre intorno alla torre 111 salme, 3 bisacce, 3 tumoli, di cui 95 salme di seminativi e 15 di pascoli comprendevano anche, ai primi del secolo scorso, case di masseria, pennata e mandre. A quell'epoca apparteneva a Vincenzo Danieli e Landolina[143].
[1] Nel Rivelo Rusticano del 181 1 (1733-1 1), presso l'Archivio di Stato di Siracusa del conte Danieli e Landolina appaiono informazioni sui confini rappresentati dalle proprietà limitrofe dei Lanza, del marchese Casale, dei nobili La Feria.
Tratto da MASSERIE E VECCHI MANIERI NEL SIRACUSANO di Annalena Lippi Giudi, foto Giovanni Giunta edito da Arnaldo Lombardi Editore Istituto editoriale in Sicilia
La denominazione è da riferire alla versione dialettale di cupola, in quanto esisteva un edificio con questa caratteristica sul quale venne eretta la torre.
Gli studi di Giuseppe Agnello ci illuminano sulla storia di questa torre: "La basilichetta è una delle più armoniche e rappresentative costruzioni bizantine esistenti in Sicilia e con un buon fondamento può farsi risalire ai secoli Vili e IX..."
"Purtroppo, la torre è oggi quasi interamente distrutta. Nel febbraio del 1956, investita da un eccezionale uragano di vento, subì una profonda decapitazione, che ebbe conseguenze paurose sulla statica dell'intero edificio'"43.
Le terre intorno alla torre 111 salme, 3 bisacce, 3 tumoli, di cui 95 salme di seminativi e 15 di pascoli comprendevano anche, ai primi del secolo scorso, case di masseria, pennata e mandre. A quell'epoca apparteneva a Vincenzo Danieli e Landolina[143].
[1] Nel Rivelo Rusticano del 181 1 (1733-1 1), presso l'Archivio di Stato di Siracusa del conte Danieli e Landolina appaiono informazioni sui confini rappresentati dalle proprietà limitrofe dei Lanza, del marchese Casale, dei nobili La Feria.
Tratto da MASSERIE E VECCHI MANIERI NEL SIRACUSANO di Annalena Lippi Giudi, foto Giovanni Giunta edito da Arnaldo Lombardi Editore Istituto editoriale in Sicilia