presentazione personaggi 800 siracusano
Oggi pochissimi son quelli che sanno di una via Salvatore Chindemi nella loro stessa Siracusa Ancor meno sono coloro che, passando da via Roma, vi abbiano scorto, al n.65, su un modesto arco di ingresso, la modesta lapide di marmo che così lo ricorda: “In fondo a quest’andito è la casa dove nacque Salvatore Chindemi- Addì 19 gennaio 1808- Morto addì 3 febbraio 1874.” Agli stessi alunni della media che nel passato hanno frequentato la scuola in via Alcibiade e si saranno domandati come mai la loro scuola sia stata intitolata a Salvatore Chindemi, qualcuno lo ha fatto sapere? E’ bene che lo sappiano, e lo sappiano anche i cittadini giustamente curiosi e interessati delle “cusuzze di città”, almeno con queste notarelle che vado spigolando tra le notizie di storia patria. “A egregie cose il forte animo accendono/ l’urne dei forti”: bene scriveva Ugo Foscolo sostenendo che il sepolcro non serve tanto ai morti quanto ai vivi, perché, ricordando le opere egregie e chi le ha fatto e ha meritato di averne conservata la memoria anche attraverso il sepolcro, essi cerchino di imitarlo, per essere, a loro volta, ricordati giacché non si muore del tutto finché c'è qualcuno che ne abbia memoria. La funzione della toponomastica: di memoria e di orientamento La toponomastica, mentre serve per orientarci nel labirinto delle strade di qualunque agglomerato urbano, sia grande che piccolo, contribuisce a conservare la memoria dei personaggi che hanno dato lustro al proprio paese. A facilitare l’orientamento si contribuisce soprattutto quando il nome di un personaggio (via Antonello da Messina, via Giacomo Serpotta… ) oppure di un paese ( via Buscemi, via Buccheri…) o di un fiume (Po, Adige, Tevere…) o di un mare o lago ( Maggiore, Mar Nero..) o di un uccello ( Cormorano) o di un pesce (Sarago, Donzelle, Spigola ), o di una pietra pregiata ( Zaffiro .Ametista, Lapislazzuli…) viene inserito nel settore specifico. Allora, per rendersi conto della zona dove quella strada si trovi, basta considerare a che categoria appartiene quel nome. Non capita generalmente così per il numero telefonico? Basta considerare le prime due cifre dopo il prefisso e in qualche modo ci si può rendere conto del paese e persino del quartiere dove risiede quell’abbonato. A Siracusa, ad esempio, il 38 corrisponde generalmente alla zona di Viale Tunisi, come il 75 corrisponde a quella di Santa Panagia. 5 Il nome dei più insigni personaggi siracusani del nostro Risorgimento I personaggi siracusani più insigni che appartengono al Risorgimento e a cui è stata dedicata una via sono: Salvatore Chindemi, Emanuele Francica barone di Pancali, Emanuele Giaracà, Emilio Bufardeci, Mario Adorno, Vincenzo Moscuzza, Saverio Landolina, Emanuele De Benedictis, Giuseppe Logoteta, il vescovo Amorelli, il vescovo Benedetto La Vecchia, Carmelo Campisi, Vincenzo Statella, Serafino Privitera, Raffaele Lanza, Gaetano Moscuzza, Gaetano Abela, Giambattista Arezzo barone della Targia, Alessandro Rizza, Francesco Avolio Di Paola, Ignazio Avolio, Corrado Avolio, Gaetano Adorno e altri ancora. Di essi daremo le notizie essenziali a farli conoscere e che abbiamo attinto da varie opere, anche manoscritte, come il Gubernale, il Parlato, il Capodieci, i Privitera, il Bufardeci, il Chindemi e tanti altri, che abbiamo consultato alla Biblioteca Comunale. Anche da queste opere abbiamo tratto le foto dei ritratti che abbiamo potuto trovare. Le altre sono fotografie delle strade interessate che sono state scattate recentemente. Le chine sono di Santo Messina, detto Tino, che era disegnatore della CGE a Milano e furono da lui eseguite quasi tutte nel 1966, per una mostra che presentava “Siracusa a Milano” Per Siracusa sono inedite e quindi acquistano particolare valore in questa ristampa dell’opera, che è apparsa circa dieci anni addietro nella pagina della cultura del quotidiano Libertà, da me curata. Arturo Messina