Avolio Francesco - Personaggi storici 800 Siracusano

Antonio Randazzo da Siracusa con amore
Personaggi storici
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Avolio Francesco

A
Francesco Avolio di Paola, nacque nel 1762 da famiglia nobile ma con modeste risorse economiche da Felice e da Giuseppa Grienti.

Fu di intelligenza non comune. Fu avviato allo studio del diritto e divenne avvocato, ma, pur svolgendo l’attività di difensore e di magistrato ai più alti gradi, la sua passione furono le lettere e l’archeologia e su argomenti di questo genere egli scrisse numerose opere. Le opere storiche di Avolio sulla città di Siracusa Scrisse importanti opere storiche su Siracusa, soprattutto sugli antichi commerci, sulle manifatture di argilla, dei vasi greco siculi, dei piombi. Scrisse pure diverse monografie e memorie fino a tarda età e raccolse molte opere di autori siracusani, come pure molti vasi antichi e reperti archeologici, buona parte dei quali offrì alla Biblioteca Alagoniana. Tra le numerose sue opere meritano di essere ricordate: Elogio dell’abate Secondo Sinesio (Siracusa, 1784) Rappresentanza legale del diritto che hanno i cittadini Siracusani di potere introdurre vini, mosti prodotti dai loro fondi, in alieno territorio (Catania 1792 ) Riflessioni sopra le leggi siciliane intorno alla caccia ( Palermo 1800). Memorie del cav. Vincenzo Mirabella Alagona (Pal. 1829) Delle antiche fatture d’argilla che si trovano in Sicilia (pal. 1829) Sopra alcune lucerne cristiane che si conservano nel museo di Siracusa ( Palermo 1818 ) Leggi sulla pesca in Sicilia ( Palermo, 1803 ) Osservazioni pratiche intorno alla pesca- corso e cammino dei tonni ( Messina, 1816) Prospetto dell’opera intitolata < Riflessioni intorno all’origine, ai progressi dell’agricoltura e pastorizia in Sicilia ( Siracusa 1820) ( Quest’opera rimase incompleta per la morte dell’autore) Memoria sulla vita e le opere di Giuseppe Logoteta ( Palazzolo 1833) Lettera a Nicolò Maggiore sopra i commerci dei greco siculi confermati da taluni vetusti piombi mercantili ( Palazzolo 1834 ) Memoria per la conservazione degli antichi monumenti di Siracusa. Illustrazione di un’iscrizione col nome di Febo ( 1827 ) Sulle statue di Venere ed Esculapio del museo di Siracusa ( 1836) Sull’iscrizione di Nereide, del teatro greco di Siracusa Su Nereide scrisse anche “ Appendice all’iscrizione della Nereide” Sull’iscrizione di Perpenna ( 1837 ) Memoria intorno alla carta del papiro siracusano . Sull’importanza di iscrivere le vite dei giureconsulti celebri della Sicilia e le ragioni per cui fiorì negli andati tempi la giurisprudenza in Siracusa. Come opere letterarie ricordiamo un Saggio sullo stato presente della poesia in Sicilia, da servire per la storia della letteratura nazionale nel secolo XVIII (Siracusa 1794) Opera di filosofia è quella “Sopra gli studi filosofici del cav. Saverio Landolina” Data la grande stima che godeva non solo nel ristretto ambiente cittadino ma anche al di là dello stretto, si tenne in contatto con i più insigni uomini, soprattutto letterati, del suo tempo. Quando morì, nel 1839, venne pianto da tutta la cittadinanza, che ne apprezzava grandemente le virtù di mente e di cuore.
alla famiglia Avolio è intitolata la "corte degli Avolio" in via del Consiglio Reginale




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