chiesa di San Paolo
Il testo è tratto da: Architettura religiosa in Ortigia di Lucia Acerra
stampato nel 1995 da: EDIPRINT.
La chiesa di San Paolo Apostolo si trova a Siracusa in via dell'Apolonion.
Venne edificata nel XVII secolo sulle rovine dell'antica chiesa paleocristiana che è, insieme alle chiese di San Pietro, San Giovannelo, dello Spirito Santo e, forse, quella di San Martino, tra le più antiche costruzioni religiose di Siracusa.
Sulla sobria facciata, una lapide marmoria posta sopra l'architrave del timpano, ricorda la permanenza di San Paolo a Siracusa: "HIC OLIM SYRACUSIS TRIDUO MANENTIS".
In alto, sopra la lapide di marmo, nella vetrata policroma, all'interno del rosone circolare è raffigurato San Paolo.
La chiesa si erge su un alto dislivello al confine con il tempio di Apollo e il Decumano minore oggi via Resalibera.
gli interni
Il portale è circondato da colonne corinzie che sorreggono due timpani: quello inferiore spezzato con al centro una targa in latino posta in memoria della visita di San Paolo alle comunità cristiane di Siracusa; quello superiore di forma semicircolare. Più sopra è collocato un rosone circolare con una piccola vetrata raffigurante San Paolo Apostolo.
La facciata è coronata da un elegante frontone triangolare.
L’interno della chiesa è composto da un’unica navata che si presenta piuttosto ricca di elementi architettonici in stile barocco: come la volta a botte e i bassorilievi geometrici che la adornano. Gli altari sono sormontati da prestigiose opere d’arte sacra, tra le quali va citato un “Crocifisso” in legno.
Nel presbiterio si può ammirare l’Altare Maggiore, sovrastato da un’elegante nicchia absidale in cui è riposta una statua raffigurante San Paolo Apostolo. Sopra questa nicchia si trova un bassorilievo raffigurante la “Gloria da di Dio”, che corona il catino absidale.
Questa Chiesa paleocristiana è il luogo più antico dedicato alla memoria dell’apostolo Paolo. Secondo gli atti degli apostoli San Paolo sbarcò a Siracusa e vi rimase tre giorni. La chiesa paleocristiana vuole proprio ricordare questo evento. Non a caso è posta davanti al porto greco della città, il porto lakkio.
La Chiesa, come abbiamo detto prima, potrebbe diventare un santuario paolino, dove giungere attraverso un percorso che parte dalla chiesa di Palazzolo e attraverso quella di Solarino entrambe dedicate a San Paolo . Insomma sullo stile del cammino di Santiago.
La memoria dell’ Apostolo Paolo nella chiesa di Ortigia è antichissima, più che altrove e non a caso nel timpano viene detto che fu costruita in onore dei tre giorni che San Paolo rimase a Siracusa.
Il “Percorso Paolino” ovviamente dovrà essere naturalistico, come a Santiago, non dovrà prevedere l’uso di inquinamento acustico o luminoso nei percorsi, ma deve rispettare la natura, così come Papa Francescoi chiede di fare, deve rispettare sempre come dice il Papa la biodiversità, gli animali e le piante. Dunque un cammino per niente impattante, altrimenti si rischia di distruggere e turistizzare malamente una zona come Palazzolo che ancora rimane immersa nella natura. Un percorso ricco di suggestioni che trova la sua naturale conclusione davanti al porto greco di Siracusa, dove verosimilmente San Paolo mise piede sulla terraferma.