Leo Donato
Donato Leo maresciallo cc. poeta
PATRIA MIA
La mia amata Patria
tanto chiacchierata,
spogliata dei suoi beni
da mani ingorde.
Molto sangue fu versato
per ricomporre il Tuo Corpo.
Dopo tante battaglie
da Magenta a Solferino,
il nemico fu annientato.
T'ho servita con onore,
cosi come una figlia accudisce
la propria madre.
Ti custodisco nel cuore
e nella mente, sappi
che Ti riverisco e Ti rispetto,
anche quando non sono
al Tuo cospetto.
Non sarò mai orfano
sotto il vessillo Tricolore.
EROE
Alcune raffiche di mitra sul tuo petto
che hai mostrato ai tuoi carnefici,
pur sapendoti innocente.
Sangue che si è sparso sulla tua divisa,
scrivendo una pagina di storia indelebile.
Non hai esitato a dichiararti colpevole
di un attentato ai danni del nemico,
per salvare molti ostaggi civili e indifesi.
Ti ho visto scavare la fossa con le mani,
poi cadere dentro... urla e lacrime di dolore
hanno accompagnato la tua anima
al cospetto di Nostro Signore.
Il volto scarno e cereo, poggiato
sulla terra, quasi a volerla baciare.
Stele e monumenti sono stati costruiti,
per ricordare le tue gesta.
Sei salito agli onori della cronaca prima,
a quella degli altari poi, perchè beatificato.
Anche il tuo nemico ed i tuoi carnefici,
si sono chinati davanti al tuo sacrificio.
IL LAVORO CHE NON C E'
Un grido di dolore vaga
nel vuoto alla ricerca
di quiete perenne.
Quel grido chiede dignità
umana per un salario
prestando la propria opera.
Menti fragili e disperate han
reciso il cordone con la vita
isolandosi nelle tenebre.
Basterebbe un posto di lavoro
per assicurare una vita dignitosa
e guardare il futuro con serenità.
OPPRESSIONE
Vendevi il tuo corpo il cambio
di pochi spiccioli,
nell'animo covavi tristezza e disprezzo
per quell'uomo che ti aveva resa
schiava delle tue carni.
Una retata
ti liberò dalla schiavitù.
Ormai il calvario è alle spalle,
quel grosso macigno oppressivo
è scivolato negli abissi.
Hai riconquistato la tua anima e il tuo
corpo, le ferite ormai sono cicatrizzate.
Cerca e troverai lo spazio
nel giardino profumato della vita,
riservato agli oppressi
LE NOZZE D'ARGENTO
Venticinque anni fa colsi una rosa rossa,
del suo profumo mi inebriai
e con me la portai.
La sua essenza non si è mai essiccata,
tutti i giorni ricevbe linfa,
fra amore, carezze ed attenzioni.
E' posta nel vaso di cristallo,
l'hio eletta regina della casa, oltre
ad essere regina dei fiori.
Vivrò al suo fianco, sicuro di essere amato.
Un giorno questa rosa si essiccherà,
perderà i suoi petali e non emanerà
più il profumo, per aver concluso
il ciclo della sua vita...
altre ne sbocceranno
...mai uguali.
INNAMORARSI
Ho rubato i tuoi occhi
splendenti per specchiarmi
in ogni momento.
Ho rubato il tuo respiro
per alimentare
la mia anima.
Ho conquistato il tuo
cuore perchè sono
tanto innamortato.
T'ho stretta al mio petto
ho sentito i palpiti del
tuo cuore.
...siamo due cuori e un'anima
GUERRIGLIERO