Bufardeci Emilio
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Bufardeci Emilo
Sacerdote e patriota. Vicino alle dottrine di Mazzini, collabora con i liberali che preparano l'insurrezione del '48 ed è ancora attivo all'arrivo dei Mille. All'indomani dell'unità d'Italia, si oppone energicamente alle profanazioni di libri che avvengono a danno della chiesa del Collegio Gesuitico. Nel 1866 intercede presso l'amico Francesco Crispi affinché le monache del Monastero di San Benedetto non vengano trasferite in altro luogo. Nel 1868 pubblica a Firenze "Le funeste conseguenze di un pregiudizio popolare", in cui parla del colera e degli avvenimenti siracusani del 1837. Il libro gli attira numerose polemiche e molte censure. Si presenta alle elezioni per la XIV legislatura nel maggio 1880, ma con 120 voti su 980 non va neanche al ballottaggio. Nella XVIII legislatura e in qualche altra seguente verrà eletto deputato per Modica.