Oikos la casa dei greci - ortigia heritage

Ortigia
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Oikos la casa dei greci

L’Oikos la casa dei greci.
L’Oikos era l'unità di base della società, nella maggior parte della città-stato greche, e comprendeva il capo dell'oikos (di solito il maschio più anziano), la sua famiglia (moglie e figli), e gli schiavi che vivevano insieme in un ambiente domestico.
I grandi oîkoi avevano anche delle aziende agricole, di solito condotte dagli schiavi, che erano anche l'unità agricola di base dell'antica economia.
L’Oikos e i ritrovamenti archeologici in piazza Duomo raccontati dal soprintendente Giuseppe Voza.
La scoperta di maggiore rilievo riguarda le opere di incassature in roccia, in senso est-ovest, in cui erano alloggiate le fondazioni di un edificio calcolato in m. 1620 x m. 10,50 da riferire a un tempio di VII-VI sec. a.C. eretto in questo punto più elevato di Ortigia. Le strutture dell'edificio (indicate in azzurro nella tav. III furono totalmente smantellate già in epoca antica; se ne è rinvenuto solo un elemento di timpano sul fondo dell'incassatura di fondazione di nord. Le accuratissime opere di scavo hanno rivelato che questa costruzione templare aveva incorporato un edificio preesistente, di m. 9,20 x m. 6, del quale è stata individuata la struttura muraria perimetra¬le. Ne abbiamo le fondazioni poggiate su un sottile strato terroso a contatto con la roccia di fondo, realizzate in muratura povera senza malta, con un elevato da presumere in legno o in mattoni crudi: sono indicate in colore rosso nelle tavv. III e successive.
La costruzione, così come dimostrano i reperti raccolti soprattutto sul piano di calpestio esterno con cui era in connessione, rinvenuto dalla parte di nord, si data alla fine delI'VIII sec. a.C.
SÌ tratta dell'edificio sacro più antico di Ortigia greca: è l'oikos, di forma rettangolare, discendente dal megaron miceneo, sede del culto ufficiale, con la cui realizzazione si sancì la nascita religiosa e politica della colonia. Que-sto rarissimo e straordinario avvenimento, che segna l'atto di nascita di Sira-cusa greca, era stato vivissimo nei pensieri di Paolo Orsi; (I coloni greci) preso saldo possesso militare di Ortigia consacrarono con un atto religioso il fatto politico della fondazione della città. Quest'atto consisteva nell'impianto di un culto ufficiale colla rispettiva sede; sede certamente in sulle prime molto modesta, una oikos. ...Se questo primo e imprescindibile impianto sorgesse a piazza Minerva od all'ingresso dell'isolotto, nel sito dell'attuale Apollonion, non ci è consentito di dire. ...Ma nel dubbio ben possiamo affermare che il punto culminante e centrale di Ortigia ricevette assai per tempo il Santuario che ben presto diventò il principale della città.







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