Ortigia geologia
Ortigia una volta isola (nesos) e più estesa soprattutto nella sua parte orientale, è stata condizionala nella sua evoluzione morfologica e poi nel suo sviluppo urbanistico e militare, dall'alto strutturale calcarenitico (horst) delimitato e attraversato da un fascio di faglie, con direzione NNW-SSE e secondariamente E-W e ENE-WSWche hanno determinato sulla parte sud-orientale dell'isola, inclinala debolmente verso ESE., almeno due ordini di terrazzi degradanti verso il mare.
Gli insediamenti abitativi dei greci si sono cosi adattati alla suddetta morfologia tettonica di Ortigia, rispettando le principali aree culturali indigene ( piazza Duomo - via Minerva) sì sono allineati con la nuova rete viaria ortogonale (plateiai stenopoi) prima impostata su fasce limitate dalle faglie principali.
Tutto ciò è sinteticamente simboleggiato nella Carta Urbanistica (Fig. 2) dalla grande faglia del Furo Italico sotto la muraglia del Passeggio Adorno, e dallo stesso allineamento viario dei templi greci (V-IV sec. a.C.
AKRADINA quartiere contrapposto all'isola di Ortigia e ad essa presto collegata da un argine di pietre, è costituita da un "horst" di solida roccia calcarenitica (Pleistocene medio- superiore) allungato verso NW e limitato ai fianchi dal mare e da due paludi.
Fu subito abitata e fortificata, poi sede strategica dei tiranni, perché indispensabile come collegamento con l'entroterra per la strozzatura limitala da terreni paludosi all'inizio di via Ermocrate; il quartiere era perciò attraversato da una larga e lunga strada bloccata alle estremità dalla Porta di Ortigia e da quella, interna alla prima necropoli arcaica, detta appunto di Akradina, (Piazzale Stazione FF. SS.).
PALUDI fra quelle ora scomparse per interramenti e per bonifiche. si trovavano, come su accennato, immediatamente a ponente e a levante di Akradina. Ritrovate con sondaggi geognostici, vengono identificate dalle fonti antiche con la periferica Lisimelia (Contrada Pantanelli), alimentata da un piccolo fiume proveniente da Contrada Tremilia e dalle piene dell'Anapo. mentre la Palude Minore, alimentala per lo più da un piccolo fiume orientale in parte sotto il viale Cadorna, era interna alla città ed ora si trova sepolta sono le costruzioni.
Viene ricordata da diversi autori come la mitica palude Syrakó che diede il nome all'antica Siracusa (Figg. I-3).
