borgata Santa Lucia
Borgata Santa Lucia
La Borgata Santa Lucia.
vedi anche
Memorie di Giovanni Raciti:http://www.antoniorandazzo.it/siracusani/memorie-di-borgata.html
Per noi siracusani nati nello "scoglio", Ortigia, "scoglio-nati", delle generazioni precedenti agli anni 60, tutto ciò che era oltre i "ponti", l'umbertino, era "a Buggata", o la "campagna".
Gli abitanti della Borgata erano, forse anche in senso dispregiativo, "buggarioti".
Storicamente, la Borgata Santa Lucia, orientativamente, è da considerare gran parte del territorio dell'antica Akradina, seconda città della Pentapoli Siracusa, come era conosciuta dagli storici ed eruditi.
Il territorio compreso tra via Torino ad est, via Piave ad ovest, viale Teocrito a nord, e la costa degli scogli lunghi-Riva porto Lakio a sud, potrebbe considerarsi il secondo centro storico di Siracusa.
La sua realizzazione si deve sopratutto a Leone Luigi Cuella, privato cittadino, il quale, utilizzando le sue personali ricchezze, lottizzò un’ampia zona di fondi agricoli coltivati a vigneto e mandorleto su trentaseimila metri quadrati, e, seguendo le indicazioni del piano regolatore approvato, nella parte predisposta da Luigi Scrofani, anch’egli Consigliere comunale, cedette i 10 lotti, a prezzi irrisori e pagamenti dilazionati, per lo più agli acquirenti contadini e pescatori, con l’obbligo però di costruire edifici con lo stesso stile, allineati alle strade che si intersecavano perpendicolarmente.
Il piano regolatore era stato redatto da un gruppo di lavoro formato di 5 ingegneri; Gaetano Cristina, Luciano Storaci, Gioacchino Maielli, Luigi Scrofani, Luigi Spagna e da due proprietari Francesco Abela e Alfonso Pria, il quale, esaminato ed approvato dal Consiglio comunale di Siracusa il 5 dicembre 1885, reso esecutivo dal Prefetto nel gennaio 1866 confermato dal Regio Decreto Decreto del 9 agosto 1889.
L'urbanizzazione del quartiere fu incentivata anche dai nobili possidenti latifondisti, i Gargallo, gli Impellizzeri e i De Bonis.
In epoca greca e romana, ma anche nel medioevo, era intensamente urbanizzata, come dimostrano l'arsenale greco, i ritrovamenti archeologi in via Iceta, (resti di età ellenistica), in via Pasubio, (casa dei 60 letti), oltre alla Basilica di Santa Lucia extra moenia, e le terme bizantine.
Dalla mappa archeologia di Francesco Saverio Cavallari 1881, rileviamo che a quel tempo era quasi interamente disabitata, salvo casolari e masserie sparse e terreni agricoli coltivati.
la conferma è data da foto d'epoca che immortalano come era fino alla fine dell'800
com'era negli anni 50
mappa lottizzazione precedente al 1932
piano di lottizzazione- piano particolareggiato
lottizzazione Impellizzeri
lottizzazione Del Bono
lottizzazione Leone Luigi Cuella