Antonino Uccello - mangiare siracusano

Antonio Randazzo da Siracusa con amore
Mangiare siracusano
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Antonino Uccello

mangiare siracusano

Antonino Uccello (Canicattini Bagni 1922 - Palazzolo Acreide 1979) è stato un valido studioso della cultura popolare siciliana non accademica, come attestano i suoi libri di ricerca antropologica e gli interessanti cataloghi editi in occasione delle mostre d'arte e di cultura materiale allestite nella Casa-Museo di Palazzolo Acreide, realizzata e inaugurata nel 1971. Un'idea di museo vivo, aperto e partecipato che suscitò interessi e consensi diffusi anche fuori della Sicilia, ma da taluni a livello istituzionale lungamente osteggiato. Uccello lo difese caparbiamente con quella passione che lo contraddistinse anche nell'impegno per la salvaguardia del patrimonio artistico e nelle lotte a sostegno dei diritti sociali e civili.
Ha scritto a proposito l'antropologo Luigi M. Lombardi Satriani "Antonino Uccello non si limita a studiare i protagonisti della fascia folklorica: vive con loro, partecipa del loro orizzonte culturale, ne condivide un progetto complessivo di liberazione dal dominio. L'impegno politico di Uccello non è qualcosa di aggiuntivo ed esterno al suo impegno scientifico; le due forme di coinvolgimento sono strettamente intrecciate e caratterizzano la personalità complessiva di un uomo, le cui singole iniziative costituiscono il senso di una dedizione totale" (dall'introduzione al volume Antonino Uccello e la Casa Museo, Distretto scolastico n. 55 di Palazzolo Acreide, 1995).
Nell'intensa ed articolata indagine etnografica degli usi, delle tradizioni e dei modi di vita delle classi popolari siciliane, egli prestò attenzione anche allo studio delle consuetudini alimentari e a quello di determinate attività lavorative ad esse connesse. La conoscenza dell'ambiente agro-pastorale, in particolare dell'area iblea, si esprime ad esempio nel volume Bovari pecorai curatali, pubblicato dall'Associazione amici della Casa Museo di Palazzolo. Ma è nel prezioso Pani e dolci di Sicilia, edito da Sellerio nel 1976, "dedicato alla cultura rituo-alimentare delle classi subalterne" che Uccello riesce a coniugare in modo eccellente le ampie acquisizioni bibliografiche con la verifica diretta, attraverso ricognizioni, interviste, comparazioni a largo raggio.
Di cibi e cucina, ma non solo, leggiamo in questa raccolta Del mangiar siracusano, pubblicata la prima volta nel 1969 dall'allora Ente provinciale per il turismo di Siracusa. Antonino Uccello fu ideatore e curatore dell'iniziativa, nonché autore di alcuni dei testi contenuti nel libro al quale collaborarono, tra gli altri, scrittori, giornalisti, artisti ed archeologi. Ecco quindi lo studioso, il ricercatore faceva assumere il ruolo di stimolatore culturale mediante la realizzazione di un lavoro collettivo.
Il risultato non lo appagò pienamente, come si evince da un passaggio della sua nota finale al volume, che in questa edizione è sembrato opportuno inserire nell'introduzione. "Nella compilazione - scrive Uccello - ho dovuto seguire un criterio di economia editoriale, e ho potuto quindi mettere in evidenza solo quel poco e a In
volte non proprio significante materiale che mi è stato dato di raccogliere".
A distanza di oltre trent'anni questi "itinerari gastronomico- letterari ed anche archeologici" comunque conservano, se pure parzialmente, il progetto di raccontare caratteristiche e abitudini alimentari di un territorio, delle sue popolazioni. I brani più interessanti sono quelli che riescono a farci percepire e intravedere il ricordo di un mondo prevalentemente rurale, basato sui cicli stagionali e su un rapporto più equilibrato con la natura; scansioni temporali spesso legate alle celebrazioni agricole e alle feste religiose. Sono scorci di memoria, frammenti della civiltà contadina, atmosfere casalinghe in cui a volte fa capolino la nostalgia per "il buon tempo antico"; non certo in Uccello che guardava al passato e alle tradizioni in modo laico e problematico, credendo nella possibilità di trasformazione della realtà.
Carmelo Maiorca
(aprile 2000)








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