2-Enza Giuffrida liriche
Martedì 30 Settembre 2014 presso il Cenacolo di via Agostino Scilla n. 29 seconda conversazione. Presenti Rosa Mingolla, Alfio Di MauroEsterina Ferrari, Silvana Leggio, Enza Giuffrida che ci ha allietato con le sue liriche, Nuccia Fornì, Gaetano Boscarino con la moglie Daniela Lo Verso e le figlie Giorgia e Federica. Non ricordo il nome delle altre persone presenti. Magnifica serata. Fra non molto il filmato per chi non era presente.
Chi è Enza Giuffrida
Leggiamo ciò che Adriana De Santis Micalizio scrisse parecchi anni addietro nel presentare una silloge dei versi della prof.ssa Enza Giuffrida Vittorio, della quale adesso ne ascolteremo alcuni in lingua siciliana per sottolineare ciò che il Cenacolo della Sicilianità e della Siracusanità in particolare si propone, a differenza delle altre associazioni culturali.
Chiunque abbia conosciuto Enza Giuffrida Vittorio, poetessa apprezzata nei migliori centri culturali italiani ed europei, un po' meno nella sua isola, come avviene di solito ai grandi geni, sa che la sua poesia matura in un ambiente idilliaco, dove fa da base la natura con i suoi giardini, con le sue magnolie, con i suoi profumi immersi nella regione del vento, tratta da un ramo di sogno allungatosi nel magico precipizio del tramonto che la sera alimenta per fermare qua e là scorsi di colore. Gli stessi colori che con pennellature d'anima lascia nei suoi versi, che sono come un effluvio di petali, soffiati dalla natura conosciuta, che si lascia plasmare dall'inconscio, traendo a tratti quella ragione sublime espressa nei versi che imprimono il passaggio tra ciò che è la natura animata e ciò che è la natura che si estende oltre il limite della quotidianità per essere parola fermata nel tempo, idillio negli spazi surreali, momenti su cui è logico soffermarsi per avere capacità logie a nel creare l'universale.
Chi può meglio di Enza capire come attraversare il tempo e animare i nembi che la memoria le concede a tratti, considerato che le sue poesie sono brevi, ma dense di significati eterni, sollecitati dagli spazi che corrono come onde su radure solcate da geometrie perfette che ricevono l'armonia del "Tutto".
Si può dire che questa poetessa ha il privilegio d'essere originale in tratti specifici dei versi, che sono sublimi versi, rendendoli, per la maggior parte dei casi, comprensivi di messaggi sempre riconducibili al fatto che la natura offre il modo di diventare essa stessa verso che attinge alla fonte dell'universale ogni ragione suprema.
La musica, che adesso ascolteremo come sottofondo e a commento dei versi, è di Arturo, che l'ha scritto e orchestrato proprio per questa circostanza.
rassegna stampa quotidiano Libertà del 30 Settembre 2014
Il secondo incontro al Cenacolo della Sicilianità fondato e presieduto da Antonio Randazzo è stato dedicato alle liriche in perfetto siciliano della prof.ssa Enza Giuffrida
“Sarausa incantatura” di Arturo Messina