17-quartiere Bottai - cenacolosiracusanità

Antonio Randazzo da Siracusa con amore
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17-quartiere Bottai

http://www.antoniorandazzo.it/ortigia/i-bottari.html

Anticamente il quartiere Bottai era il quartiere degli artigiani e dei commercianti. Posto ad ovest di Corso Matteotti conserva ancora i pittoreschi edifici adibiti ad esercizi turistico - commerciali e ad abitazioni private di particolar e interesse storico. Vi erano anche la chiesa di Santa Lucia la Piccola e la chiesa di San Giorgio demolite per far posto ad edifici privati nella seconda metà dell'800 Le vie che contraddistinguono questo quartiere sono: Via Cavour, Via Dione (parallele al Corso Matteotti) Via Claudio Maria Arezzo, Via dei Cordai, Via dei Candelai e Via Gemmellaro (che dalla Via Cavour scendono fino alla "Marina" di Siracusa).
Da una vecchia mappa del 1930 La toponomastica delle traverse di via Cavour a scendere sulla sinistra: Via Pace, via Amalfitania, Via Gemmellaro, via Landolina (oggi Candelai), via Campailla (oggi via Cordari), via A. Rizza (oggi via Claudio Mario Arezzo), Via Rocco Pirro ,via Timbri(oggi inesistente). Sulla dx a scendere: Via Consiglio, via Amalfitania, Via Scinà, Via della farina, Via M. Adorno, via C. Campisi
Via del littorio prese il nome dai fasci Littori o Littoriani, cioè servitori imperterriti dello Stato che simboleggiavano il potere con l'unione delle forze espresse in Fasci di verghe. Siracusa si adeguò all’ideologia fascista come il resto d’Italia e venne realizzata un’arteria stradale di forte richiamo.
Agli inizi degli anni 30 dalla zona mercato non si poteva raggiungere agevolmente Piazza Archimede - Via Roma – Duomo, raggiungibili con mezzi dalla Mastrarua-maestranza. Venne scelto il progetto dell’ingegnere Barreca che venne reso esecutivo nel 1933 e finanziato con un mutuo comunale finanziato da Banco di Sicilia e Cassa di Risparmio. Vennero abbattute le vecchie e fatiscenti case tra Dione e Cavour comprese palazzi di pregio. Vennero cancellate le vie Areta, Ronco Cerera, Ronco Diodoro Siculo, parte di Carmelo Campisi e, nella nuova toponomastica nacquero le vie San Cristoforo, la via Landolina divenne Via dei Candelai, Via Campailla fu rinominata Via dei Bottai,Via Alessandro Rizza diventò Claudio Mario Arezzo e al primo venne intitolata una via nei pressi del Pantheon.
L'opera venne considerata una perla nei Grandi Lavori del Ventennio
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