San Francesco d'Assisi
Convento di San Francesco d'Assisi in via Gargallo
L'Ordine dei Francescani, fondato da S. Francesco d'Assisi nel 1210, si suddivise in quello degli Osservanti, cioè coloro che accettavano la primitiva regola e quello dei Minori Conventuali che avevano ottenuto dal Pontefice alcune concessioni come poter calzare le scarpe e vestire abiti più leggeri.
I Padri Conventuali giunsero a Si-racusa nel 1225 e furono posti nell'antichissima chiesa di S. Andrea Apostolo costruita nel VI secolo e poi restaurata nella metà del XIV secolo dal vescovo Iacopo Orsini. I Minori Conventuali si adoperarono per diffondere i principi di vita cristiana e istituirono varie associazioni di Terziari sia di uomini che di donne. Nel convento dei Padri Conventuali furono ospitati per diversi anni i Cavalieri di S. Giovanni Gerosolimitano, cacciati da Rodi.
Il convento fu ingrandito e restaurato nel 1613.
Dopo la legge di soppressione del 1866 il bellissimo convento dei padri Conventuali fu dato al Municipio che poi lo trasformò in Palazzo di Giustizia per gli uffici della Pretura, del Tribunale civile e penale e della Corte d'Assise. Quest'ultima si trovava prima allocata nei locali dell'antico seminario dei chierici, in via Minerva.
I Padri Conventuali giunsero a Si-racusa nel 1225 e furono posti nell'antichissima chiesa di S. Andrea Apostolo costruita nel VI secolo e poi restaurata nella metà del XIV secolo dal vescovo Iacopo Orsini. I Minori Conventuali si adoperarono per diffondere i principi di vita cristiana e istituirono varie associazioni di Terziari sia di uomini che di donne. Nel convento dei Padri Conventuali furono ospitati per diversi anni i Cavalieri di S. Giovanni Gerosolimitano, cacciati da Rodi.
Il convento fu ingrandito e restaurato nel 1613.
Dopo la legge di soppressione del 1866 il bellissimo convento dei padri Conventuali fu dato al Municipio che poi lo trasformò in Palazzo di Giustizia per gli uffici della Pretura, del Tribunale civile e penale e della Corte d'Assise. Quest'ultima si trovava prima allocata nei locali dell'antico seminario dei chierici, in via Minerva.
Nel 1762 le opere di ristrutturazione furono affidati ai maestri Carmelo Mudanò, Nunzio Caracciolo e Luciano Alì, i quali, utilizzarono i conci di pietra crollati in precedenza, anche per ristrutturare le attigue botteghe limitrofe alla chiesa e al convento.
Con l’unità d’Italia, legge soppressione degli Ordini religiosi del 7 luglio 1866, il Convento venne ceduto al Municipio e adibito a Palazzo di Giustizia.
Nel corso della prima guerra mondiale fu struttura al servizio dell’esercito e solo negli anni 20, a spese del Ministero della Guerra, dalla locale Soprintendenza, vennero eseguiti lavori di restauro, consolidamento e conservazione degli affreschi.