Carmelitani Monte Santo
Il testo è tratto da: Architettura religiosa in Ortigia di Lucia Acerra
stampato nel 1995 da: EDIPRINT
CONVENTO DEI CARMELITANI DI MONTE SANTO
Nel 1735, durante la guerra tra Austria e Spagna, fu dato l'ordine di demolire le costruzioni che si trovavano nella "linea di mare della Mastrarua" per facilitare la ritirata delle truppe in caso di attacco da mare.
Il convento e la chiesa di S. Nicolo, insieme a quella di S. Giovanni ante portam latinam, furono demoliti e i frati furono spostati nella chiesa di S. Caterina, dove si fermarono fino all'abolizione del loro Ordine avvenuta nel 1786 per ordine vicereale.
Il convento e la chiesa di S. Nicolo, insieme a quella di S. Giovanni ante portam latinam, furono demoliti e i frati furono spostati nella chiesa di S. Caterina, dove si fermarono fino all'abolizione del loro Ordine avvenuta nel 1786 per ordine vicereale.
I Carmelitani di Monte Santo, sotto la regola di S. Alberto, giunsero a Siracusa nel 1636 ed ebbero il permesso dal vescovo Elia de Rubeis di stabilirsi nell'ex Cattedrale di S. Giovanni fuori le mura. Dopo 17 anni, nel 1653, per ordine del vescovo A. Capobianeo, furono trasferiti in città nella chiesa di S. Nicolo, che era stata unita a quella di S. Paolo, e a fianco alla chiesa costruirono il loro convento.