Carmelitani Scalzi
Il testo è tratto da: Architettura religiosa in Ortigia di Lucia Acerra
stampato nel 1995 da: EDIPRINT
CONVENTO DEI CARMELITANI SCALZI O TERESIANI via Santa Teresa
L'Ordine dei Carmelitani scalzi risale a S. Teresa che volle conservare nella regola l'antico rigore che era stato attenuato negli altri Ordini dei Carmelitani.
L'idea e l'attuazione di questa regola fu prima seguita nei Monasteri delle donne ma ben presto si diffuse nei Conventi degli uomini. I Teresiani o Carmelitani scalzi giunsero a Siracusa nel 1633 e si stabilirono nella chiesa della Confraternita del SS. Salvatore dei "maestri quartarari", fuori le mura. Ma questa sistemazione risultò poco confacente, e i Carmelitani, col permesso del vescovo Elia de Rubeis, nel 1640, entrarono in città e si posero, provvisoriamente nella chiesa della Confraternita dello Spirito Santo. Nel 1650 il vescovo A. Capobianco pose la prima pietra per la costruzione del Convento e della Chiesa dei Carmelitani scalzi, vicino al monastero di S. Croce o delle Ree pentite.
L'idea e l'attuazione di questa regola fu prima seguita nei Monasteri delle donne ma ben presto si diffuse nei Conventi degli uomini. I Teresiani o Carmelitani scalzi giunsero a Siracusa nel 1633 e si stabilirono nella chiesa della Confraternita del SS. Salvatore dei "maestri quartarari", fuori le mura. Ma questa sistemazione risultò poco confacente, e i Carmelitani, col permesso del vescovo Elia de Rubeis, nel 1640, entrarono in città e si posero, provvisoriamente nella chiesa della Confraternita dello Spirito Santo. Nel 1650 il vescovo A. Capobianco pose la prima pietra per la costruzione del Convento e della Chiesa dei Carmelitani scalzi, vicino al monastero di S. Croce o delle Ree pentite.
Nella chiesa e nel convento i Carmelitani diffusero il culto e la devozione per la loro fondatrice. Col passare del tempo i Teresiani vennero in lite col marchese del Casale e persero il fondo di S. Teresa che costituiva l'unica fonte di sostentamento per la loro comunità, per cui dopo 154 anni furono costretti, nel 1787, a chiudere la chiesa e il convento. Quest'ultimo fu trasformato in ospedale militare e per questi lavori furono adoperati i materiali di risulta degli abbattuti Forti Campana e Vigliena. La chiesa dei Teresiani restò aperta al culto fino al 1861, data in cui venne occupata dal Distretto militare e trasformata in magazzino per le armi.