Istituto Dramma Antico - siracusa tragedie greche

Antonio Randazzo da Siracusa con amore
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Istituto Dramma Antico

Istituto Nazionale del Dramma Antico-Storia
Nell'aprile del 1913, un gruppo di cittadini siracusani con a capo il Conte Mario Tommaso Gargallo si costituisce in Comitato Esecutivo per iniziare, a Siracusa, quanto era stato fatto nel teatro romano di Fiesole nel 1911.
Il Comitato Esecutivo, dopo aver nominato le quattro commissioni: tecnico-artistica, legale-finanziaria, alloggi e propaganda-trasporti, si pone al lavoro.
Chiede la concessione del Teatro Greco al Ministero della Pubblica Istruzione e grazie al Soprintendente alle Antichità Professor Paolo Orsi, inizia la collaborazione con il grande ellenista professore Ettore Romagnoli che sarà, per lungo tempo, il direttore artistico delle rappresentazioni classiche.
Per il progetto della scena viene incaricato Duilio Cambellotti e per l'esecuzione si dà l'autorizzazione alla Regia Scuola d'Arte di Siracusa. Il sarto Manrico Bonetti realizza i costumi che sono disegnati dal Puozzo. Il pittore Metlicovitz prepara il bozzetto per i manifesti che verranno distribuiti in tutta Europa.
Il Comitato prende accordi con agenzie, associazioni di viaggio e società di navigazione per pubblicizzare la prima rappresentazione classica della tragedia "Agamennone" di Eschilo.
La Compagnia Drammatica di Gualtiero Tumiati sarà la voce dei personaggi della tragedia.
Dopo la pausa della guerra, il Comitato Esecutivo riprende i lavori e gli spettacoli classici svolti nel 1921, 1922 e 1924 saranno un successo mondiale.
Nel 1924 si istituisce una "schola cantorum" sia per ragazze che per ragazzi per poter formare un coro permanente del teatro siracusano.
Nel 1925 il Comitato si scioglie per dar vita all'Istituto del Dramma Antico, nato per volontà del Duce nel 1925 dopo lo scioglimento del Comitato Esecutivo.
Riconosciuto Ente morale con regio decreto del 7 agosto 1925, l'istituto, secondo le norme statutarie,ha il fine di organizzare, ogni tre anni, spettacoli classici latini e greci nel Teatro Greco di Siracusa, nel teatro romano di Ostia, Pompei, Paestum, Taormina, Agrigento e Palazzolo Acreide.
Nell'assemblea generale dei soci del 21 settembre 1929, per volere del Duce, assume la presidenza dell'Istituto il professore Biagio Pace, archeologo e valido sostenitore del regime fascista. Sempre per volontà superiore la sede dell'Istituto viene trasferita a Roma presso l'Istituto Fascista di Cultura.
Con presidente Biagio Pace, negli anni '30, l'istituto assume sempre più carattere nazionale e progredisce in ogni ramo della sua attività: partecipazione a mostre del teatro sia in Italia che all'estero, organizzazione di cicli di conferenze sul teatro di Sofocle ed Euripide, pubblicazione della rivista "Dioniso" che diventerà un interessante mezzo di studio sul teatro e, infine, la compilazione di uno schedario ragionato sulle opere drammatiche greche e latine che costituirà un utile strumento di lavoro
per gli studiosi.
Nel 1939, l'istituto, finalmente, ha una sua sede definitiva a Siracusa, costruita sui ruderi di un palazzetto medioevale, dove è collocato tutto il materiale (bozzetti scenici, costumi ed armi) delle rappresentazioni precedenti e, anche, una biblioteca specializzata sul teatro antico, medioevale e della rinascenza.
Nel 1944, sconfitto il regime fascista, viene eletto presidente dell'istituto di nuovo il Conte Gargallo il quale si reca nella sede di Roma e porta via tutto ciò che era di proprietà dell'INDA.
Nel 1948, con presidente professore Raffaele Cantarella, si riprendono gli spettacoli classici a Siracusa, con la trilogia eschilea "Orestea" cioè Agamennone, Coefore ed Eumenidi; la traduzione è realizzata dall'ellenista Manara Valgimigli, le musiche composte da Francesco Malipiero, le scene e i costumi di Duilio Cambellotti e le danze eseguite dal corpo di ballo di Rosalia Chladek. Attori di chiara fama interpreteranno le parti principali di Agamennone, Oreste, Clitemnestra e Cassandra.
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