INDA che fu - siracusa tragedie greche

Antonio Randazzo da Siracusa con amore
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INDA che fu

INDA nei ricordi di Concetto Gilè
Nella Foto da sinistra -Rag. Vincenzo Moscuzza, Prof. Lino Romano, Prof. Aldo Carratore, Dr. Francesco Testaferrata,
un funzionario dello Stato, il Prof. Antonino Sammartano, un secondo funzionario e il Comm. Concetto Di Falco nella sala del consiglio dell' I.N.D.A. ( 1964



vedi anche rappresentazioni classiche

L'Istituto Nazionale del Dramma Antico

Le attività e gli uomini che lo hanno guidato nei ricordi di Concetto Gilè

Nell'autunno del 1912 da un'idea illuminata del conte Mario Tommaso Gargallo e pienamente condivisa da autorità e benestanti della Siracusa di quegli anni oltre alle entusiastiche adesioni da parte di studiosi italiani e stranieri, artisti, letterati, filologi e attori, prendeva corpo, sei mesi successivi ed esattamente il 26 aprile del 1913, la costituzione di un comitato esecutivo composto da Mario Tommaso Gargallo, Ugo Bonanno, Mario e Marcello Corvaja, Filippo Gargallo, Vincenzo Golino, Francesco Mauceri, Francesco Randone, Ignazio Specchi, Alessandro Statella, guidato dello stesso Gargallo e dal sindaco della città Giuseppe Toscano. Una volta completato l'esecutivo, il conte Gargallo viene eletto Presidente. Da quel momento, siamo ancora a metà del 1913, l'iter per la preparazione del grande evento culturale che la nostra città si apprestava ad organizzare e che toglieva il sonno a quanti credevano in questa grande scommessa mettendoci l'intelligenza, la passione, i soldi, l'onore e la dignità, richiedeva un impegno notevole per i vari nulla osta per l'uso del teatro, la ricerca degli attori e tutto quello che comportava un impegno teatrale di tale portata. Per i componenti del Comitato la posta in palio era alta, legata soprattutto alla buona riuscita dell'idea che avrebbe segnato una tappa fondamentale per il teatro classico e per la nostra città che di storia e cultura è fonte inesauribile. A collaborare all'importante evento siracusano, il Comitato, che aveva già deciso il testo da rappresentare, affidava la traduzione dell'Agamennone di Eschilo a Ettore Romagnoli, noto grecista e studioso di testi antichi. La scena disegnata dallo scenografo e costumista Duilio Cambellotti viene realizzata dalla Scuola d'Arte di Siracusa, direttore prof. Giovanni Fusero. Gli attori sono quelli della compagnia degli spettacoli classici diretta da Gualtiero Tumiati con la suddivisione dei ruoli come segue : Clitennestra, Teresa Mariani; Cassandra, Elisa Berta Masi; Agamennone,Gualtiero Tumiati; Egisto, GiulioTempesti; Araldo,Giosuè Borsi; Scolta , Luigi Savini. Direttore delle musiche il Maestro Enrico Romano,. I costumi di Bruno Puozzo ed eseguti da Manrico Bonetti. Del coro fanno parte alcuni studenti del Liceo Classico T. Gargallo. Arriva il momento del debutto alle ore 17 in punto uno squillo di tromba, come riportano i giornali dell'epoca annunziano l'inizio dello spettacolo.
Il successo è gradissimo. I giornali riportano l'evento teatrale siracusano commentando
positivamente quanto avvenuto al teatro greco di Siracusa con la prima rappresentazione classica dopo millenni di silenzio. Le successive tre repliche furono seguite da un numeroso pubblico e personalità della cultura, della politica e dello spettacolo. Fu un premio inaspettato che diede molta soddisfazione e che ripagò, in primo luogo, l'idea del conte Gargallo e del Comitato organizzatore che volle a tutti i costi portare avanti l'iniziativa.. Altri spettacoli furono programmati per gli anni a venire nel 1921, 1922, 1924, 1927, 1930, 1933, 1936, 1939. L'attività teatrale del Comitato già nel 1925 viene premiata con il riconoscimento dello Stato che ne decreta l'assetto giuridico di Ente parastatale. Nel 1940 un nuovo statuto assegna e riconosce le attività di divulgazione e tutela del rispetto dei testi teatrali antichi in tutto il territorio nazionale del nascente Istituto Nazionale del Dramma Antico. Nel contempo nasce tra le mura della sede di via della Mastrarua, oggi via Vittorio Veneto, un bollettino trimestrale di ricerca e studi classici con le firme dei maggiori studiosi della materia. Successivamente il bollettino prende il nome di “Dioniso” tuttora esistente. Il ciclo degli spettacoli riprenderà dopo il secondo conflitto mondiale esattamente nel 1948 con la trilogia di Eschilo. Tra gli attori di altissimo valore c'è il nostro concittadino Salvo Randone che interpreta il ruolo di Oreste sia nelle Coefore che nelle Eumenidi. Da quell'anno gli spettacoli assumono cadenza biennale.

Nel mese di ottobre del 1959, accompagnato da Nino Troia, dipendente della Camera di Commercio e amico del rag. Vincenzo Moscuzza, responsabile amministrativo dell' I.N.D.A., mi presentai per chiedere di poter essere inserito fra le comparse del ciclo di spettacoli del 1960 che vedeva in cartellone la trilogia di Eschilo con Vittorio Gassman nei panni di protagonista ma anche responsabile organizzativo del X ciclo di spettacoli classici. Il 26 aprile del 1960 la mia vita cambiò radicalmente. Fui assunto per tre mesi non per fare la comparsa ma per stare in ufficio con mansioni di ausiliario. Molti grandi uomini attorno a me: il commissario di allora prof. Antonino Sammartano, il V. comm.rio Dr. Francesco Testaferrata, il Comm. Concetto Di Falco, il Prof. Aldo Carratore, il Prof. Lino Romano, il Dr. Franco Leone ma soprattutto il rag. Vincenzo Moscuzza, direttore del settimanale “Siracusa Nuova”, che mi fu molto vicino spronandomi e dandomi fiducia necessari per la mia crescita. Le persone sopracitate ressero per oltre quattro lustri le sorti dell'Ente. I due impiegati dell' I.N.D.A., in quel tempo erano il prof. Giovanni Barone con sei anni di anzianità e geom. Sebastiano Vasques, con tre anni. Furono compagni di lavoro ed amici meravigliosi. Nella sede romana prestavano lo loro attività lavorativa Lina Bernoldi e Rossana Frati. La mia collaborazione non finì dopo tre mesi ma continuò per quarant'anni ancora. In tutti questi anni la gestione dell'Istituto si poteva considerare come una famiglia di volenterosi collaboratori. Per i tre dipendenti, impiegati a Siracusa, lo stipendio era molto esiguo e le attività in forte crescita.
Nel 1960 si ebbe l'istituzione del premio “ Eschilo d' Oro “ come riconoscimento dell' INDA a personalità che si erano distinte nel campo degli studi teatrali e della classicità greca e latina. Ricordo la Scuola di archeologia classica e studi sul dramma antico nata nel 1962 in collaborazione con l'Università di Catania, rettore Prof. Cesare Sanfilippo. I docenti che vi insegnavano erano: Quintino Cadautella, Antonio Mazzarino, Giovanni Rizza, Nellina Lagona, Rosario Anastasi, Paolo Enrico Arias, Antonio Curti, e tanti altri ancora. Gli allievi, anche stranieri, che frequentavano il corso venivano ospitati con vitto e alloggio nella foresteria dell'Istituto di C.so G. Matteotti. I congressi internazionali di studi sul dramma antico, il primo nel 1965 “ Plauto e il teatro ”. La rivista “ Dioniso ”che aveva abbonati in tutto il mondo. Gli incontri culturali di altissimo livello. La coniazione delle medaglie del ciclo di spettacoli, curate dallo scultore Biagio Poidimani e realizzate dalla Zecca dello Stato. L'ultima medaglia coniata fu nel 1972 seguita personalmente dal sottoscritto. Una svolta significativa l'Istituto la subisce nel 1971 quando il ministro del turismo e dello spettacolo il socialdemocratico on. Matteotti, revoca l'incarico al prof. Sammartano, che reggeva l'Istituto dal 1952 e nomina al suo posto l'avv. Diego Gullo. Questo cambio di guardia mi costringe a seguire il nuovo Commissario presso la sede romana di via Michelangelo Caetani, palazzo Antici Mattei fino alla decadenza del suo mandato. Un grande riconoscimento per il lavoro svolto dal Commissario Prof. Antonino Sammartano nei suoi lunghi anni di gestione gli viene dalla presenza agli spettacoli classici di due Presidenti della Repubblica, Giovanni Gronchi ( 1960 ) e Antonio Segni ( 1964 ) Da allora nessun altro Presidente della Repubblica ha assistito agli spettacoli classici siracusani. La nomina dell' avv. Gullo a Commissario dell' I.N.D.A. dura giusto il tempo di un ciclo di spettacoli che vedeva in cartellone la Medea di Euripide con Valeria Moriconi, regia di Franco Enriquez ed Edipo Re di Sofocle, con Glauco Mauri per la regia di Alessandro Fersen e la commedia di Aristofane Lisistrata come spettacolo estivo da portare in giro per il Paese. Il risultato finale di questo terzo spettacolo non fu positivo dal lato economico e per questo motivo fu costretto a lasciare l'incarico.

A suo posto subentra il prof. Giusto Monaco, (1973), siracusano di vicolo dei bottai (Ortigia) come lui stesso amava definirsi. Non fu facile per il nuovo Commissario Monaco riavviare la macchina organizzativa degli spettacoli: le casse dell'Istituto erano precarie. I revisori dei conti, uno del Tesoro, uno del turismo e uno della Regione avevano evidenziato la gestione precedente un po' troppo superficiale. Ricordo che fu indetta una assisi straordinaria del consiglio comunale per discutere sulla situazione economica dell' INDA e sulle possibilità di realizzare o meno il ciclo di spettacoli del 1974; Ifigenia in Aulide di Euripide e Troiane di Euripide. Il merito di avere superato la criticità di quel momento fu, a mio modesto parere, dovuta a quattro persone: dal Sindaco di allora Concetto Rizza, a Concetto Lo Bello che aveva preso a cuore le sorti dell' INDA, il nome di Giusto Monaco lo propose lui, Mario Giusti, direttore dello stabile di Catania e lo stesso Prof. Monaco che all'Istituto sin dal primo giorno affidò tutte le sue forze e la sua grande personalità culturale. Al Commissario Monaco, collaborato dal suo giovane allievo Filippo Amoroso, si deve la ripresa della pubblicazione della rivista Dioniso, in un unico volume 1971/1974, che risulterà per il suo valore scientifico - culturale riconosciuto negli ambienti che contano, l'ancora di salvezza per fare uscire l'INDA dalla lunga schiera di Enti pubblici considerati “ rami secchi “ per lo Stato. L'avvio della scuola di teatro classico (1984) a lui intitolata, con i primi aspiranti attori / attrici: Francesco Alderuccio, Mario Arcidiacono, Giovanni Argante, Raffaella Cammisa, Valeria Di Chiara, Carlo Di Maio, Salvatore La Vecchia, Maristella Marino, Paola Pace, Isabella Perricone, Anna Ricci, Antonella Schirò, Margherita Smedile, Laura Valvo. La giornata delle scuole al teatro greco di Siracusa con la rappresentazione di testi antichi da parte degli studenti ed il concorso nazionale tra le scuole di secondo grado per una esercitazione scritta su uno dei due drammi in programma a Siracusa. Nel mese di dicembre del 1990, da un'idea del sottoscritto nasce il Festival Internazionale del Teatro Classico dei giovani a Palazzolo Acreide che debutta nel mese di maggio del 1991. Nel 1992 il Prof. Monaco promuove una scambio culturale tra l'Istituto del Dramma Antico e il teatro Nazionale di Grecia che presenta a Siracusa l'Ecuba di Euripide e il Filottete di Sofocle in greco antico, mentre l'INDA trasferirà nel teatro di Epidauro i due spettacoli del XXXII ciclo: l' Edipo Re di Sofocle e l' Alcesti di Euripide.

Dopo tante polemiche e vicissitudini per il riconoscimento della sede legale a Roma o a Siracusa, l'Istituto del dramma antico, il 5 ottobre del 1993, alla presenza del sottosegretario Maccanico, viene normalizzato con la nomina a Presidente del Prof. Giusto Monaco e dei componenti del consiglio direttivo composto da Maria Arisco, Concetto Gilè, Antonino Greco, Giacinto Lentini, Roberto Rossetti, Renzo Tian, direttore generale Giorgio Punzo, revisori dei conti Dr. Dante Piazza e Dr. Antonino De Simone. Cinque mesi dopo il Prof. Giusto Monaco moriva a Palermo la sera del 14 febbraio 1994. Per me ricordarlo e scrivere di Lui è alquanto emozionante. Toccò a Manuel Giliberti, su suggerimento dello stesso Prof. Monaco, assumere l'incarico di Presidente f.f., fino alla nomina del filologo genovese Prof. Umberto Albini. Guardando in avanti e pensare che l'Istituto Nazionale del Dramma Antico festeggia il prossimo 16 aprile i cento anni delle sue attività è una gran bella cosa. Ad aprire la stagione sarà lo spettacolo curato da Manuel Giliberti che firma anche la regia di “ Verso Argo “ con testi tratti da Omero, Eschilo, Euripide e Gorgia coordinati in ordine alla drammaturgia da Eva Cantarella. Ognuno di noi ha contribuito a sostenere e mandare avanti con sacrifici e con amore quell' idea nata nella mente di un figlio illustre di questa terra isolana e di tanti altri uomini lungimiranti e responsabili che hanno amato la nostra cara e bella Siracusa.
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II programma di spettacoli per il centenario ci propone la trilogia di Eschilo: Agamennone, Coefore , Eumenidi, tradotta da Monica Centanni ed una commedia Le Vespe di Aristofane nella traduzione di Alessandro Grilli. Il cast di attori impegnati in questo ciclo sono di massima garanzia per una eccellente riuscita dell'evento storico-culturale : Francesco Scianna (Oreste), Elisabetta Pozzi (Clitennestra), Paola Gassman (Profetessa), Ugo Pagliai (Apollo), Massimo Venturiello (Agamennone), Andrea Renzi (Egisto), Mariano Rigillo (Araldo in Coefore-Eumenidi), Giovanna di Rauso ( Cassandra ), Mauro Avogadro (Sentinella), Antonello Fassari (Vivacleone), Mita Medici (Elena-Clitennestra), Lucia Sardo (Ecuba), Massimo Cimaglia (Menelao), e la partecipazione straordinaria di Piera Degli Esposti ( nel ruolo di Athena ). Luca De Fusco curerà la regia di Agamennone, Daniele Salvo la regia di Coefore – Eumenidi, Mauro Avogadro la regia delle Vespe di Aristofane. Le scene sono di Arnaldo Pomodoro per la prima volta al teatro greco di Siracusa. Le musiche di Agamennone e Verso Argo sono di Antonio Di Pofi, mentre le musiche di Coefore ed Eumenidi di Marco Podda. Il debutto ufficiale è fissato per il 9 maggio alle ore 18.30 con Agamennone e a seguire fino al 22 giugno in alternanza con le Coefore-Eumenidi e le Vespe.
La mia collaborazione con l'Istituto si è conclusa nel 1999 ed è per questo motivo che le mie riflessioni su una esperienza lavorativa indimenticabile non vanno oltre quella data. Per il Commissario della Fondazione INDA Alessandro Giacchetti e tutto lo staff dirigenziale ed operativo di Palazzo Greco di Corso G.Matteotti, 29 questa edizione di spettacoli comporta un notevole sacrifico organizzativo nel rispetto di una tradizione resa immortale dalle tematiche universali che trovano nel magnifico teatro greco di Siracusa la eco e le testimonianze di un tempo lontano di venti secoli fa, ma così vicino alla nostra quotidianità. Forza INDA. Un in bocca a lupo con tanta fortuna e tanta mer.. . teatralmente parlando.

Concetto Gilè


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