Eracle di Euripide - siracusa tragedie greche

Antonio Randazzo da Siracusa con amore
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Eracle di Euripide

Euripide
Eracle di Euripide (trama)
Il dramma è ambientato a Tebe, davanti al palazzo di Eracle. La moglie Megara, i tre figli dell’eroe e il padre Anfitrione, attendono con trepidazione il ritorno di Eracle, sceso nell'Ade per compiere l'ultima fatica; la loro vita è in pericolo da quando a Tebe Lico si è impadronito del potere uccidendo Creonte, padre di Megara e re della città.
Proprio quando il loro sacrificio sta per compiersi, ritorna Eracle che, informato dai suoi familiari dei recenti accadimenti, entra nella reggia per tendere un agguato a Lico. Questi cadrà, poco dopo, sotto i colpi di Eracle, dentro il palazzo. Giustizia è fatta, almeno così sembra.

Proprio quando l’ultimo ostacolo è stato superato dall’eroe che finalmente si è ricongiunto ai suoi cari, appaiono sulla sommità del palazzo Iride e Lissa, figlia della Notte, in orribile aspetto da Gorgone. Costoro annunciano come, per volere della dea Era, Eracle sia destinato impazzire e ad uccidere moglie e figli.

Dall’interno della reggia si ode il grido straziante di Anfitrione, segno che la follia si è ormai impossessata di Eracle, portandolo a compiere azioni terribili di cui è del tutto inconsapevole. L’eccidio è raccontato in ogni particolare dal Messaggero: solo Anfitrione è stato risparmiato, grazie all’intervento di Atena. Eracle è ora assopito e legato ad una colonna, ma ai suoi piedi giacciono i cadaveri dei figli e di Megara: questa terribile visione riporta l’eroe alla realtà quando, scuotendosi dal sonno ed ormai libero dalla follia, si rende conto di avere assassinato la persone a lui più care.

Nello stesso istante arriva Teseo, re di Atene, giunto a Tebe in soccorso ad Eracle per ricambiare il beneficio ricevuto dall’eroe che lo aveva liberato dall’Ade e restituito alla vita. In nome dell’amicizia che li unisce, Teseo dissuade Eracle dall’intenzione di suicidarsi, e lo invita a seguirlo ad Atene. Prima di andare via sorretto da Teseo, l’eroe affida ad Anfitrione l’incombenza dolorosa di seppellire i suoi cari.
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