Colonna
Discendente da una delle piu' potenti famiglie romane e italiane, fù capitano della flotta Pontificia di Pio V° e dopo la vittoriosa battaglia di Lepanto contro i Turchi, Filippo II° di Spagna lo nomino' Vicerè di Sicilia influendo sulla vita politica ed economica di Siracusa. Nel cortile del Museo Bellomo si conserva il monolite stemma di famiglia.
Antichissima nobile ed illustre famiglia italiana originaria del borgo di Colonna presso la città di Roma; che il Bursa ed altri autorevoli scrittori dicono derivare da C. Mario console romano; famosa per le sue lotte con la famiglia Orsini, e per aver dato due Papi Adriano I e Martino V, molti santi, cardinali, arcivescovi, contestabili, generali, ambasciatori ed altre rinomate persone.
Sono poi a dir vero memorabili: un Federico Colonna che recatesi in Germania nel 458 edificò un gran castello nella Franconia, un Egidio discepolo di s. Tommaso d'Aquino; un Giacomo cardinale proscritto con tutta la sua famiglia da papa Bonifacio VIII per essersi opposto alla sua elezione, ed indi reintegrato per intercessione di Filippo il Bello; uno Stefano conte di Romagna il di cui figlio Giacomo fu amico e mecenate del Petrarca; un Prospero generale rinomatissimo nella guerra contro Carlo VIII rè di Francia 1485; un Marcantonio duca di Palliano comandante le 12 galere ponteficie alla battaglia di Lepanto 1571, indi viceré in Sicilia da Filippo II; infine una Vittoria figlia del gran contestabile Fabrizio Colonna: costei coltivò la poesia ponendosi al rango delle più esimie imitatrici del Petrarca.
Sarebbe lungo qui tutte riferire le glorie di questa storica famiglia divisa in vari rami, dei quali due fecero passaggio in Sicilia; l'uno per un Francesco Colonna capo del ramo Resuttano, e l'altro come riferisce Inveges per un Federico Colonna, cognominato Romano per la sua patria, ed uno dei primari capitani dell'imperatore Federico II rè di Sicilia. Fu egli che trapiantò in Messina la sua famiglia coll'occasione di accompagnare il di lui fratello Giovanni cardinale e poi arcivescovo di quella città. Era figlio di Giordano III Colonna, marchese di Zagarolo e fratello di Ottone progenitore de' duchi di Tagliacozzo, e gran contestabili del regno di Napoli, nei di cui stati la famiglia Colonna di Sicilia è chiamata a succedere come per testamento del gran contestabile Filippo Colonna principe di Sannino, fatto in Roma li 26 marzo 1639 giusta il Villabianca.
Commendansi di questa linea: Tommaso Colonna-Romano che ridotta ad ubbidienza la città di Messina ottenne in compenso da Martino e dalla regina Maria la terra ed il castello di Fiumedinisi 1392; signore altresì di s. Alessio, Calatabiano, Bissana, Gissia, Cattasi, Montalbano, Favarotta, e della Gabella del Biscotto; eletto straticoto di Messina, gran Giustiziere del regno, e finalmente promosso alla carica di senatore romano; Filippo figlio del precedente secondo barone di Fiumedinisi, e progenitore di Tommaso Colonna, che fu ambasciatore della città di Messina al rè Alfonso d'Aragona Giacomo marito di Paola Colonna-Romano e progenitore di Giuseppe Colonna barone di Fiumedinisi, e di Francesco Colonna primo duca di Reitano, formati essendosi due linee separate. Nella 1" fiorirono: Tommaso Colonna barone di Fiumedinisi; Calogero Gabriele investito di questo stato nel 1666 elevato a marchesato nel 1694 per concessione di rè Carlo II, essendo altresì duca di Cesarò per la moglie Rosalia Joppolo 1741 barone di Joppolo e Giancascio di Regalturco, Godrano, s. Alessio, Gissia, insignito dell'ordine gerosolimitano, deputato del regno, maestro razionale del r. Patrimonio, e ben due volte pretore della città di Palermo 1704-08; Calogero Gabriele 2° nipote ed erede del precedente investito di questi stati nel 1741, e cultore di lettere; Giannantonio premorto al padre; Calogero Gabriele 3° che prese gran parte nella rivoluzione del 1820; Giannantonio 2° governatore della provincia di Palermo 1860, senatore del regno d'Italia, prefetto delle provincie di Bergamo e Siracusa, grande uffiziale dell'ordine dei ss. Maurizio e Lazzaro, ed uffiziale della Corona d'Italia; infine il vivente Calogero Gabriele-Colonna e de Gregorio di lui figlio duca di Cesare, marchese di Fìumedinisi, capo della famiglia Colonna di Sicilia, pubblicista e letterato.
Nella seconda linea si distinsero: Francesco Colonna-Romano primo duca di Reitano per concessione di rè Filippo VI 1639, che tenne l'ufficio di Tesoriere generale del regno, e l'altro di governatore della nobile compagnia dei Bianchi di Palermo nel 1633-44, non che di maestro razionale di cappa corta nel tribunale del r. Patrimonio; Antonio governa tore dei Bianchi di Palermo 1702; Ferdinando investito 1703 e governatore coma sopra; Mario investito 1720, e per la moglie Caterina Giglio principe della Torretta. Segue la geneologia giusta il Villabianca sino ad altro Mario Colonna duca di Reitano e principe della Torretta, investito il 1752, ramo oggi estinto. Finalmente il Minutoli tra' cavalieri gerosolimitani riporta fra' Geronimo, fra' Cesare commendatore di Mazzara 1463, fra' Giovan Battista 1526, fra' Geromino 1564, fra Giulio 1571, fra' Blasco 1622, e fra' Giuseppe 1650.
Arma: di rosso, con una colonna a capitello d'argento coronata d'oro all'antica; accompagnata da due giunchi di verde moventi da un mare d'azzurro fluttuoso d'argento.Corona di duca, sopporto un'quila bicipite spiegata di nero linguata di rosso, armato d'oro; cimiero una sirena al naturale sostenente con le mani la corona imperiale.