necropoli del Fusco Siracusa
necropoli del Fusco Siracusa
Paolo Orsi, gli scavi nella Necropoli del Fusco a Siracusa
ROMA TIPOGRAFIA DELLA R. ACCADEMIA DEI LINCEI 1895
Il buon successo della campagna 1892-93 nella necropoli del Fusco a Siracusa (cfr. Notizie 1893 p. 445-486) ed il bisogno di spingere a fondo 1' esplorazione di quei terreni, ancora in piccola parte tentati, m'indussero a dedicare nuove forze alla escavazione sistematica ed esauriente di una nuova zona di quel classico suolo. Dal 21 giugno al 2 luglio e dal 16 novembre al 31 dicembre del 1893, con una media di 20 operai, attesi a rivoltare da capo a fondo 1' appezzamento di terreno che si estende ad oriente dell'osteria Regina (casa Raeli), fra la ruotatale Siracusa-Floridia ed il bordo meridionale della terrazza fuscana, proprietà del sig. G. Amabile, dove il Cavallari aveva tentato appena qualche esperimento saltuario. Furono intorno a 5000 m.q. di terreno esaurito per modo, che ogni ulteriore ricerca in esso sarà su¬perflua; area non grande, ma lavoro estremamente delicato per la straordinaria fre¬quenza e per il fitto agglomerarsi di sepolcri su angusta superfìcie. Siccome in quel punto comincia il lembo orientale della terrazza fuscana, nè la necropoli poteva estenderei nella bassura sottostante, esposta un tempo agli allagamenti dell'Anapo, pensai, a ragione, che in quest' area vi dovesse essere il principio della necropoli coi sepolcri più antichi; e così fu di fatto.
Il sottosuolo è anche qui costituito da un banco di roccia tufacea recente, co¬perta da un mantello di humus, spesso da m. 0,30 —1,00; le profonde alterazioni subite dal soprassuolo hanno distrutto ogni segno esterno dei sepolcri, dei quali molti dovevano trovarsi in origine sotto un più potente strato di terra, perchè oggi spun¬terebbero dal piano di campagna, se le loro guancie non fossero state troncate. Ciò non deve far meraviglia, dacché si tratta della parte più antica della necropoli di Siracusa, la quale, inclusa verso il 400 nelle mura di Dionigi, perdette il carattere suo e forse fin la memoria della primitiva destinazione. Già allora il soprassuolo di tutta la necropoli subì forti alterazioni, per le vicende del celebre assedio, in causa dei muri e contromuri costruiti dai Siracusani e dagli Ateniesi per legare il Temenite colla palude ; e nella decadenza greca come nell'epoca romana vi sorsero povere fabbriche, di cui ri¬scontrai tracce in più punti; aggiungansi le tumultuarie deposizioni di barbari sco¬nosciuti, che frugarono suolo e sepolcri, e tutto spiega la scomparsa di ogni più pic¬colo segno esterno dei sepolcri arcaicissimi, i quali già ad un Siracusano dei tempi di Cicerone sarebber parsi monumenti di remota età (').
Perciò che riguarda la forma dei sepolcri ed il rito, rimando a quanto scrìssi nelle Notizie del 1893, p. 448 e segg.; però l'unita tabella gioverà meglio a guidarci in mezzo a tanta varietà di forme e di riti sepolcrali.
vedi album galleria sotto
necropoli coi sepolcri più antichi;
Vedi anche cavallari, necropoli del Fusco