Privitera Giuseppe - musicisti siracusani

Antonio Randazzo da Siracusa con amore
Musicisti cantori attori
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Privitera Giuseppe

Giuseppe Privitera, cugino e non fratello del piu' conosciuto Serafino, nacque a Siracusa nel 1820, puo' esser annoverato fra i DEGNI SIRACUSANI, per la fama raggiunta nel campo della composizione musicale e della musicologia. Autodidatta ed estremamente virtuoso nel suonare il violino, trovo' uno sbocco professionale presso la Filarmonica Siracusana di cui divenne direttore,nonchè del Teatro Santa Lucia nel quale diresse la propria opera Gelone I°. Causa limitati mezzi finanziari, la Municipalità avanzo' l'idea di inviarlo a proprie spese presso il Conservatorio di Napoli o Milano reputando che il Privitera avesse ampi margini di crescita per imporsi anche a livello internazionale. Rimase un sogno non avverato. Continuando gli insegnamenti e le Direzioni Musicali, ebbe l'onore di reggere il cordone funebre per la traslazione delle ceneri di Vincenzo Bellini in memoria del quale compose una romanza per pianoforte e soprano. Ricchissimo il novero delle sue composizioni come Opere Teatrali, Musica Cameristica, Musica Sacra e Scritti Vari . Un autentico talento che, se finanziato, avrebbe potuto dare piu' lustro alla sua Siracusa ,nella quale si spense nel 1888 riposando entro il LAPIDARIO DEI DEGNI

busto di Giuseppe privitera
PCSR-BG-G. Privitera - 94
1) Busto di Giuseppe Privitera
2) Luciano Campisi (Siracusa 1859-1933)
3) 1880
4) Gesso
5) cm. 75
6) Androne dell'Istituto Musicale Comunale G. Privitera-Siracusa
7) Il busto, di buona fattura, è firmato e datato nella parte posteriore sinistra: "L. Campisi fece 1880". Nella parte anteriore si nota, al centro in basso, un bel fregio raffigurante una lira con un nastro che porta incisa la scritta: "Musicae scientiae auctor" e che si riferisce all'attività di musicista e trattatista del Privitera stesso. Il busto, pur presentandosi, prima del restauro, deturpato in più punti da atti vandalici, favoriti dalla friabilità del materiale e dalla scarsa protezione assicurata al reperto, e compromesso da alcune mancanze della materia, si imponeva immediatamente per l'armonia delle forme e la tecnica sapiente d'esecuzione. L'opera riproduce la stessa immagine dell'incisione al n. di cat., 92, il che fa presupporre un diretto riferimento od un lavoro su alcuni studi eseguiti dallo stesso Campisi che, presumibilmente, ha potuto eseguire anche la lastra litografica della stampa anche se non abbiamo notizie certe su una sua attività di incisore.
Le fonti ci tramandano di un reciproco rapporto di stima e di amicizia tra lo scultore e Giuseppe Privitera. Fu proprio per merito dell'interessamento di quest'ultimo, a conoscenza delle scarse possibilità economiche della famiglia Campisi e del valore del giovane e promettente artista, che il Municipio e la Provincia di Siracusa gli aggiudicarono un piccolo sussidio per poter recarsi a Roma , a frequentare l'Accademia delle Belle Arti. Tra le varie ed importanti opere del Campisi, ci sembra opportuno indicare, in questa sede, il monumento da lui realizzato ed eretto a Boston in memoria di Giuseppe Verdi, per volere della comunità italiana di quella città.
Potrebbe rivelarsi interessante una ricognizione delle opere del Campisi, artista siciliano degno d'attenzione, e l'istituzione di una gipsoteca che raccolga e rivaluti la produzione dello stesso e di altri artisti siracusani operanti all'epoca nel settore. N.B. La fotografia in cat. è stata eseguita prima del restauro.



BCSR-SL-G. Privitera - 92
1) Ritratto di Giuseppe Privitera
2) Autore ignoto
3) 2a metà XIX sec.
4) Incisione litografica
5) on. 23 x 16,5
6) BCSR:FGP
7) Di non eccelsa fattura ma di estremo valore documentario, si tratta di una delle poche immagini del M° Privitera, l'incisione risulta, ad una analisi attenta, di chiara produzione locale. Piuttosto che definire rozzo, l'incisore di questa lastra, potremmo considerarlo affrettato. Sicuramente si tratta di uno degli abili artefici locali che operavano nelle botteghe tipografiche di Pulejo o Trom- batore, tra l'altro impegnate in diversi lavori di stampa, legatura ed incisione per i compositori e i musicisti siracusani dell'epoca, se non addirittura attribuirla al Campisi (vedi scheda n. 94).
Interessante la efficace resa del carattere del compositore, non sempre fortunato ma risoluto a reagire alle avversità che tanto segnarono l'evoluzione del suo cammino d'artista. L'incisione esposta è inclusa nella partitura autografa dell'opera I Bergolini e i Raspanti. Evidentemente una quantità di queste incisioni erano state stampate per essere inserite nelle musiche fatte ricopiare per la diffu¬sione, dallo stesso Privitera, il quale, peraltro, ebbe pochi mezzi per dare alle stampe le proprie opere. Di scarsa qualità è la carta utilizzata per riprodurre l'immagine, il che avvalora l'ipotesi di una produzione a basso costo ad alta tiratura.


lapide via Giuseppe Privitera


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