deposito carburanti aeronautica
Un'opera militare dell'aeronautica incompiuta, dimenticata e abbandonata e che forse il suo percorso potrebbe essere utilizzato, magari collegato al mai completato parcheggio Mazzanti, per agevolare i collegamenti con la Neapolis e il centro storico.
il deposito di carburante110 della Regia Aeronautica realizzato tra il 1935 e il 1939, poteva ospitare 35 milioni di litri di carburante che in connessione con l’idroscalo posto lungo la via Elorina, una volta operativo sarebbe stato in grado di rifornire l’intera Sicilia Orientale, ma come molto spesso accade in Italia, la struttura non entrò mai in funzione, a causa della ovvia carenza di carburante, già duramente patito durante il conflitto. Al di fuori dell'isola di Ortigia, ed esattamente nella vasta area prospiciente l'attuale viale S. Panagia, sede fino a qualche decennio fa di un insediamento dell'aeronautica militare, sono stati costruiti durante la seconda guerra mondiale, nei primi anni '40 del secolo scorso, depositi sotterranei di carburante, in calcestruzzo spesso alcuni metri, per una capienza di qualche migliaio di metri cubi, completamente impermeabilizzati con una copertura di ferro. Le vasche erano e sono collegate ancora oggi da una rete di gallerie sotterranee nelle quali, oltre alle tubazioni atte a trasferire, in sicurezza il carburante, hanno trovato alloggio i sistemi di ventilazione forzata, di comunicazione e di illuminazione.
La delegazione FAI di Siracusa già in occasione delle giornate di Autunno 2017 questo straordinario sito, mai aperto al pubblico, chiuso e abbandonato dal 1966 sia per l'interesse storico e archeologico del sito l'anciò l'idea di un possibile futuro utilizzo.