Il testo è tratto da:
Architettura religiosa in Ortigia
di Lucia Acerra
stampato nel 1995
da: EDIPRINT
CHIESA DI S. AGOSTINO
via Nizza
Era l'antica chiesa del S. Sepolcro, a tre navate con nove altari. Entrando a destra vi era la cappella della Madre del Buon Consiglio, a sinistra quella dell'Addolorata. Sopra la facciata esterna una statua della Madonna col bambino in braccio un puttino al lato, sotto i piedi il demonio. Ai lati del cornicione vi erano due angeli e sopra l'architrave della porta principale vi era la statua di S. Agostino. Dice il Privitera che queste statue "erano tutte di pietra bianca, ma laidamente e senza gusto rilevate" Essendo la chiesa dedicata al S. Sepolcro, i padri agostiniani ne continuarono il culto e il venerdì santo, a mezzogiorno, portavano in processione la statua della Madonna addolorata e il giorno di Pasqua quella del Cristo risorto che veniva trasportata, dai "Notari che avevano diritto nella chiesa", in Cattedrale. Gli Agostiniani istituirono nella loro chiesa la Congregazione dei Dolori di Maria a cui si aggregarono fedeli di ambo i sessi. Con la legge di soppressione del 1866, la chiesa venne chiusa e trasformata per potere ospitare gli uffici della Intendenza di Finanza, poi divenne magazzino dei tabacchi. Le campane della chiesa di S. Agostino vennero vendute alla chiesa del Carmine di Floridia, la statua della Madonna addolorata e l'altare in marmo furono trasportati, nel 1868, nella chiesa di S. Filippo Apostolo, dove si trovano ancora.